Il “Fellini” spera di mettere le ali con Ryanair, ma sta per tornare in pista il “Ridolfi”

Il “Fellini” spera di mettere le ali con Ryanair, ma sta per tornare in pista il “Ridolfi”

C'è molta soddisfazione dentro la compagine di Airiminum per l'accordo concluso con la compagnia irlandese. Voli già in vendita, tre nuove rotte da Rimini. Ma l'aeroporto di Forlì non tarderà a far sentire i suoi effetti: dopo la debacle Halcombe sta per uscire il nuovo bando Enac. E in passato l'alleanza fra il "Marconi" e il "Ridolfi" non ha certo fatto bene al "Fellini".

C’è molta soddisfazione dentro la compagine di Airiminum per l’accordo concluso con la compagnia irlandese. Voli già in vendita, tre nuove rotte da Rimini: un alla settimana a Kaunas, due a Londra Stansted e altrettanti a Varsavia Modlin, a partire da marzo. Tariffe davvero attrattive perché Ryanair propone posti a partire da 19.99 euro per viaggi da marzo a maggio, che possono essere prenotati sul sito della compagnia fino alla mezzanotte di martedì 28 novembre.

“Ryanair è felice di tornare a Rimini”, assicura John Alborante, Sales & Marketing Manager Italia di Ryanair. “Per noi è un grande giorno”, gli fa eco Leonardo Corbucci, amministratore delegato di AIRiminum 2014. “Siamo felici e orgogliosi del risultato raggiunto che vogliamo dedicare all’intero territorio, con cui desideriamo condividere un brindisi virtuale. Il ritorno di Ryanair a Rimini, con queste prime tre rotte, rappresenta l’avvio di un progetto dalle grandi opportunità. I luoghi e i territori in cui Ryanair approda, sia in Europa sia in Italia, hanno sempre registrato importanti benefici in termini di crescita, mobilità e flussi turistici; si pensi a Bergamo e alla stessa Bologna, che hanno saputo cogliere queste opportunità. Siamo pronti per studiare, insieme a tutti gli altri soggetti che vorranno affiancarci in questo progetto, le modalità per sfruttare al meglio le enormi opportunità che questa collaborazione, a lungo termine, con la principale compagnia aerea europea potrà generare.”

In termini numerici, giusto per avere un parametro di valutazione, i collegamenti in funzione prima dell’addio di Ryanair da Rimini (Gran Bretagna, Germania e Svezia) fruttavano un movimento passeggeri low cost (arrivi più partenze) di circa 106.000. Sarà quella di Ryanair una spinta in direzione del decollo dello scalo di Rimini? Perché se gli affari vanno bene per Airiminum, e lo attestano i dati di bilancio, non si può dire fino ad oggi lo stesso per chi sperava in un rilancio alla grande dell’aeroporto di Rimini, che negli anni d’oro ha fatto ricadere il suo ottimo indotto sulla economia della città. Poi è arrivato il fallimento e la storia è nota. L’anno in corso dovrebbe chiudersi con poco più di 300 mila passeggeri.

Ma da Forlì c’è chi è pronto a insidiare le rotte di Rimini. Dopo la debacle Halcombe, accenderà i motori la compagine di imprenditori e realtà del mondo economico romagnolo riunite attorno alla società Aeroporto della Romagna Spa. Che va avanti nonostante il muro sollevato dal presidente di Confindustria, Paolo Maggioli: “Sconcerta che siano ripartite le sirene propagandistiche sull’aeroporto di Forlì. La convinzione è che l’aeroporto di Bologna e quello di Rimini siano sufficienti e che si debba lavorare per la loro integrazione”, disse lo scorso giugno, sorbendosi una piccata risposta di Confindustria Forlì-Cesena: “Le affermazioni di Paolo Maggioli appaiono ancora più inadeguate considerando che molti imprenditori di Ravenna, Forlì e Cesena si sono espressi anche pubblicamente in favore dell’aeroporto di Forlì e ciò pone il dubbio che il Presidente di “Romagna” non li rappresenti. Proponendosi di parlare a nome di una associazione di rappresentanza bisognerebbe lasciare da parte gli interessi particolari e rivolgere i propri sforzi verso ciò che favorisce l’imprenditorialità, non agitare miopi visioni campanilistiche”.

Non è comunque una strada in discesa quella che Aeroporto della Romagna si trova davanti. Come dimostra il tira e molla sui nomi degli investitori e il fatto che ad oggi la squadra non pare ancora al completo. Ma come per Rimini, sarà il bando Enac a convincere gli indecisi e ad affrettare la corsa della nuova società che si candida a gestire il Ridolfi. E’ atteso a breve, addirittura sembrava che ai primi di novembre sarebbe stato ufficializzato. Dovrebbe ricalcare i precedenti bandi che hanno riguardato sia Rimini che Forlì, ma c’è anche chi immagina qualche novità, facendo tesoro delle polemiche scaturite nella aggiudicazione del “Fellini” ad Airiminum: ad esempio, un parametro che valorizzi l’esperienza aeroportuale del pretendente gestore. Non ci vorrà molto per capirlo.

E poi? L’alleanza fra Forlì e Bologna ha in passato contribuito non poco ad affossare l’aeroporto di Rimini. Il “Marconi” deve fare i conti con un limite strutturale di “capienza” e dunque l’alleanza con un rinato scalo forlivese potrebbe tornare a turbare i sonni dei riminesi.

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