Il referendum costituzionale fa miracoli. Vere e proprie conversioni. Nel fronte del sì e del no se ne vedono di tutti i colori: Travaglio insieme a F
Il referendum costituzionale fa miracoli. Vere e proprie conversioni. Nel fronte del sì e del no se ne vedono di tutti i colori: Travaglio insieme a Forza Italia, l’Anpi che manifesta con Forza Nuova contro la riforma Boschi e tanto altro. A Rimini però i ciechi riacquistano la vista e il miracolo, manco a dirlo, lo fa prezzemolino Pizzolante che il 19 novembre porta all’hotel Savoia il ministro dell’Interno Angelino Alfano (vabbè) insieme al noto costituzionalista Andrea Gnassi (vabbè), al professor Giovanni Guzzetta (vabbè), a Paolo Maggioli (vabbè) e al segretario della Cisl Massimo Fossati (vabbè). Ma c’è un altro, che arriverà in moscone, del quale vabbè non si può dire. Il nome che conta è solo il suo: è un famoso esponente del mondo riformista, un innovatore, un uomo del cambiamento, un renziano doc spuntato in riva al mare, rottamatore della Bolkestein. E’ Giorgio Mussoni, leader dei bagnini di Oasi Confartigianato, che tante battaglie riformiste ha disseminato lungo la battigia. Un’oasi riformista nel cuore della rendita che, senza il referendum, nessuno avrebbe colto.
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