Maggioli ricorre in Cassazione contro il Comune per le aree di marina centro

Maggioli ricorre in Cassazione contro il Comune per le aree di marina centro

La querelle fra la famiglia Maggioli e l'amministrazione comunale di Rimini sulle aree in fregio al lungomare tra via Beccadelli e piazzale Kennedy va avanti da otto anni. Ed ha ripercussioni anche sul progetto del parco del mare, dal quale, visto il contenzioso, le aree sono state stralciate. Come si conciliano gli appelli di Paolo Maggioli a sostegno del parco del mare con questa guerra a suon di carte bollate?

La famiglia Maggioli darà battaglia fino in fondo prima di dichiararsi vinta. Ma come si concilia questa puntigliosa battaglia con le dichiarazioni del numero uno di Confindustria Romagna, Paolo Maggioli, a sostegno del progetto del parco del mare? Vediamo un po’ cosa sta succedendo.
La società Rema (Ricostruzione Edilizia Marina Adriatica srl) ha deciso di ricorrere per Cassazione contro il Comune di Rimini, impugnando la sentenza della Corte di Appello relativa al riconoscimento dei diritti sulle aree di Marina centro, querelle a suon di carte bollate che va avanti da circa otto anni.

Risale al 2010 la sentenza del Tribunale di Rimini che aveva visto prevalere l’amministrazione comunale nel merito di quei famosi 16mila metri quadri di aree in fregio al lungomare tra via Beccadelli e piazzale Kennedy destinate a verde pubblico e parcheggi. Ne rivendicava la proprietà la famiglia Maggioli in base ad un contratto del 1948, sul quale però il diritto di usucapione del Comune di Rimini aveva avuto la meglio. Nella partita rientra anche l’ex Sangiovesa di Marina centro, colpita qualche anno fa dal sequestro dell’area, dalla chiusura del locale e da una ordinanza di demolizione delle opere abusive, consistenti in un gazebo e una pedana (poi demolite dai Maggioli). Una decisione mai accettata dai diretti interessati, intenzionati ad ottenere la restituzione del terreno oppure il risarcimento del danno subito.

Tre mesi fa si è avuta notizia che la Corte d’appello aveva confermato la sentenza del Giudice di primo grado, ovvero la titolarità del Comune di Rimini sulle aree verdi tra piazzale Fellini e piazzale Kennedy, comprese nel primo tratto del progetto del “parco del mare”. Sono aree che, stante il contenzioso con Rema, il Comune ha deciso di stralciare dal progetto, che dunque risulta “monco”. “Ora, salvo un eventuale ricorso in Cassazione della società REMA, le aree potranno essere ricomprese nel progetto, costituendo un elemento valorizzante del Parco del Mare”. Così sosteneva il 18 marzo scorso palazzo Garampi dando notizia della sentenza favorevole della Corte d’Appello di Bologna. Probabilmente l’amministrazione comunale sperava in una desistenza dei Maggioli, un passo indietro per farne fare uno avanti al tanto sbandierato waterfront atteso da decenni.

La Rema (costituita nel 1947) fa capo alla famiglia Maggioli. Amministratore unico è Manlio Maggioli (a lungo anche presidente della Camera di Commercio di Rimini). E’ controllata al cento per cento da Iniziative Romagna srl, amministratore unico sempre Manlio Maggioli, a sua volta controllata interamente da Pacri srl, nella quale pur essendoci lo stesso Manlio Maggioli rappresentante dell’impresa, figura anche il figlio Paolo.

“Non possiamo permetterci una Rimini a due velocità. Una del centro che sta cambiando rinnovandosi e una del mare che, se non per alcuni casi, resta ferma. Il Parco del Mare continua ad essere l’occasione da cogliere. Bisogna investire in riqualificazione e in rigenerazione urbana con una visione appunto futuristica in grado di competere a livello mondiale. Una scelta che darebbe un impulso importante anche al settore delle costruzioni, il più colpito dalla crisi con una perdita di imprese di oltre il 50% dal 2008 ad oggi. Mentre tutto il resto è 4.0, la fabbrica del turismo non può continuare ad andare a vapore. I privati devono crederci ed investire affinché possa essere stampata e spedita la nuova cartolina di Rimini”. Parola di Paolo Maggioli, che di recente così ragionava a margine della presentazione dell’analisi semestrale di Confindustria Romagna.
E commentando l’ingresso di dieci stabilimenti balneari di Rimini nella sezione turismo di Confindustria Romagna, aggiungeva: “Con il nostro spirito di intraprendenza e di propensione all’innovazione, vogliamo essere i protagonisti del cambiamento in atto e vogliamo farlo insieme. Uniti possiamo lavorare prestando attenzione a questioni importanti come la realizzazione del Parco del Mare con la riqualificazione delle strutture e dell’offerta e una maggiore attenzione all’ottimizzazione delle risorse a disposizione, a partire dal sostegno al nostro aeroporto”.
Il parco del mare è l’occasione da cogliere e bisogna fare in fretta, insomma, però il progetto può attendere… almeno fino a quando la Cassazione non si sarà pronunciata sui diritti vantati dalla famiglia Maggioli.

COMMENTI

DISQUS: 0