Cronistoria, domande e considerazioni sull’aeroporto di Rimini

Cronistoria, domande e considerazioni sull’aeroporto di Rimini

Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera di Mario Pari. Con risposta finale.

Pre gara
Nei mesi di marzo e maggio del 2014, l’ENAC pubblicò i “Disciplinari di gara” (identici) per la gestione degli aeroporti di Forlì e Rimini.
Entrambi al punto 5) “Criteri di valutazione” prevedevano lo stesso punteggio massimo (100) per le offerte relative a: 1- Progetto della struttura organizzativa; (max 30); 2- Strategie societarie di sviluppo dell’attività aeroportuale (max 20); 3 – Piano degli investimenti (max 20); 4 – Piano economico finanziario (max 15); 5 – Compenso per le opere eseguite (max 15 punti). Per Forlì max euro 5.714.275,57; per Rimini max euro 6.653.977,33. L’unica offerta di 3 milioni per Rimini è stata fatta dalla soc. Novaport.
Non fu previsto nessun punteggio per incentivare la partecipazione delle società di gestione operanti in altri aeroporti, che sono 45 e non “pochissime” a detta del Presidente ENAC (25/10/2014).
Quanto al capitale sociale, fissato in euro 120.000, il “Disciplinare” al punto 4) prevedeva: “Nel termine di 30 giorni dalla richiesta da parte dell’ENTE, il Concorrente singolo aggiudicatario provvisorio, abbia incrementato il capitale sociale sino a euro 3.098.741; al punto 7) “L’aggiudicazione definitiva della concessione sarà disposta con provvedimento del Direttore Generale dell’ENTE soddisfatte le condizioni di cui al punto 4 del presente Disciplinare di gara”.
Alla richiesta di chiarimento posto dalla soc. Aviacom s.r.l. (capitale sociale: deliberato 120.000 euro: sottoscritto 120.000; versato 120.000) per la gara di Forlì (2° classificata per Rimini), relativo a: “Il capitale sociale di euro 3.098.741 si intende nominale o interamente versato?”, la risposta del 30/04/2014 della Dr.ssa Ciani Arianna – Direzione Analisi Giuridiche e Contenzioso dell’ENAC – (inviata p.c. alla Dr.ssa Lacriola – responsabile della Direzione Gestioni Aeroportuali), precisò che “Il capitale sociale di euro 3.098.741 richiesto all’aggiudicatario dovrà essere interamente versato (punti 4 e 7 del Disciplinare di gara)”. Analogo parere fu espresso il 15/09/2014 dal Responsabile Unico del Procedimento per lo scalo di Forlì: “Ai fini della concessione di gestione totale il capitale sociale di euro 3.098.741 richiesto all’aggiudicatario dovrà essere interamente versato (punti 4 e 7 del Disciplinare di gara)”. Per Rimini, il cui “disciplinare” è identico a quello di Forlì, al momento l’orchestra ha suonato, a nostro avviso stonando, una musica diversa.

La gara
Il Disciplinare di gara per Rimini pubblicato il 19/05/2014 prevedeva che le offerte dei partecipanti dovevano pervenire all’ENTE entro il 14/07/2014; l’apertura delle buste il 18/07/2014.
Alla gara parteciparono 3 società s.r.l. (Airiminum 2014 – Aviacom – Novaport Italia) e il Consorzio per lo sviluppo dell’aeroporto di Rimini-San Marino.

Le esperienze di gestione dei partecipanti antecedenti al bando di gara
AIRIMINUM 2014 S.r.l. (cap. sociale: deliberato euro 120.000; sottoscritto 120.000; versato 120.000). L’allora Amministratore Unico (oggi Amministratore Delegato della S.p.A.) ha ricoperto per un mese l’incarico di amministratore unico della ATA ITALIA (fallita) società per i servizi di handling all’aviazione generale presso l’aeroporto di Linate-Milano.
AVIACOM S.r.l.. Non risulta avesse svolto servizi di gestioni aeroportuali. NOVAPORT ITALIA S.r.l. Società appartenente alla Novaport Russian Airport che gestisce 7 aeroporti.
CONSORZIO PER LO SVILUPPO DELL’AEROPORTO DI RIMINI-SAN MARINO. Il Vice Presidente ha ricoperto la carica di Presidente della soc. di gestione dell’aeroporto di Palermo (GEAP SpA) e di ASSAEROPORTI, associazione alla quale aderiscono oltre 30 società di gestione aeroportuali.

La graduatoria assegnata da Enac per le offerte presentate
Il risultato della gara.
4° classificato: Consorzio per lo sviluppo dell’aeroporto (A); 3° classificato: Soc. Novaport Italia (B); 2° classificato: Soc. Aviacom (C).
Offerte presentate. Movimento passeggeri al 2025: (A) 1.175.000; (B) 1.854.000; (C) 1.200.000. A regime – 2044 – (A) 1.919.000; (B) 1.854.000; (C) 2.500.000.
La soc. Novaport aveva percentualizzato anche le diverse tipologie di traffico: anno 2025 – 50% linea low cost – 40% charter – 10% linea tradizionale. A regime (2044): low cost 47% – charter 39% – linea regolare 14%.
Investimenti al 2025: (A) 39 mln.; (B) 36 mln.; (C) 16 mln. A regime – 2044 – (A) 69 mln.; (B) 41 mln.; (C) 260 mln.
Risultato netto d’esercizio primo decennio: (A) da 420.000 a 2,6 mln; (B) da 0 a 2,7 mln.; (C) da 70.000 a 5,7 mln. A regime (2044): (A) 5 mln.; (B) 8,5 mln; (C) 12,7 mln.
Nei rispettivi “Piano economico finanziario” i tre concorrenti avevano valutato anche le risorse necessarie per il traffico low cost.
La soc. Airiminum 2014, già operante dall’aprile 2015, è risultata la vincitrice della gara ottenendo il punteggio massimo: 85 su 85 ma, eccettuato l’ENAC che resta come a suo tempo detto dall’A.D. “l’unico interlocutore”, la proposta vincente resta ignota all’economia del nostro territorio. Non sarebbe opportuno che venisse resa pubblica?

Post gara
Le contrastanti scelte delle rotte.
Qualche indicazione programmatica è stata data da alcune interviste dell’A.D. Nell’inserto “petroleum pipeline” si legge: “2015-2019 perseguire un milione di passeggeri”; “…focus sui Paesi del Nord Africa. “Progetto di sviluppo – 9/5/2015”: superare la soglia di 1 milione WLU entro il 2019. Turismo: Mercato Russo, Nord Europa:..” . Intervista dell’ A.D. del 23/08/2016: “….sganciamento dalla dipendenza da tour operator e voli charter”…. “trattativa con vettore cinese per attivare un volo da settembre e punta a collegare altre tigri asiatiche tra Vietnam, Indonesia e Corea”. Siamo a febbraio 2017 e il volo non si è visto.
Il nuovo ‘Piano Nazionale degli Aeroporti’, che ha promosso lo scalo di Rimini da regionale a nazionale, prevede per i voli intercontinentali di linea tre scali: Milano-Malpensa, Roma-Fiumicino, Venezia. Sarà possibile per Rimini una seconda promozione per accogliere voli intercontinentali di linea?

Struttura societaria
Airiminum 2014 prevede di costituire altre sei società: AIRmarcheting – AIRhandling (già operante) – AIRcortesy (già operante per la gestione di bar e negozi sala internazionale, air side) – AIRmobility – AIRretail – AIRenergy – Nuova società (51% AIRIMINUM) per la gestione bar e mensa zona non doganale (land side). L’A.D., amministratore unico anche delle soc. Armonie, Synergie, Airhanling, AIRcortesy troverà il tempo per gestire anche l’attività dell’aeroporto?

Interventi infrastrutturali
Il “Progetto di sviluppo del 09/05/2015” prevedeva il “Nuovo terminal con avvio dei lavori nel 2016”. L’anno è scaduto e “l’avvio” non si è visto.
Nel documento presentato ai Sindacati dall’Assessore Regionale ai Trasporti in occasione della riunione del 19/07/2016, a differenza di quanto esplicitato dalle società aeroportuali di Bologna e Parma relativamente agli investimenti (natura dell’intervento; tempi di attuazione; costo dell’opera), la società di Rimini elenca una serie di opere senza indicare tempi e costi. Nel “Targhet previsti – Passeggeri: nel 2020 registrare 2.000.000 passeggeri”. (Raddoppio rispetto alla precedente previsione per il 2019). Sarà l’effetto delle “tigri asiatiche”?

Capitale sociale
Ai chiarimenti forniti dalla Direzione Analisi Giuridiche e Contenzioso e dal Responsabile Unico del Procedimento in merito all’integrale versamento dei 3.098.741, si è aggiunto quello del Presidente ENAC fin dal 10/07/2003, Prof. On. Vito Riggio, già docente universitario di Diritto Amministrativo, che in una intervista del 25/10/2014 al Carlino affermò: “Se Airiminum versa per intero il capitale richiesto… possiamo dare le autorizzazioni entro 45-50 giorni”.
Con decreto del 13/11/2014 il Direttore Generale di ENAC utilizzando la versione “possesso di un capitale sociale non inferiore a euro 3.098.741” dispose l’aggiudicazione definitiva ad Airiminum 2014.

Alcune considerazioni
Capitale sociale. In occasione dell’interrogazione dell’On. Sarti del 16/11/2014, l’A.D. di Airiminum ha consigliato alla parlamentare che, ne siamo certi, non ne ha la necessità, di consultare il dizionario della lingua italiana Zanichelli per sapere che “incrementare è sinonimo di aumentare”. Non si tratta di sinonimi ma di versamenti di denaro, come richiesto da ENAC che ha chiarito che il capitale sociale versato deve essere di euro 3.098.741 e non 1.599.591 come risulta da visura camerale. Non si corre il rischio che al momento opportuno la Corte dei Conti non registri il decreto per la concessione definitiva? Rimini non ha certamente bisogno di una seconda eventuale chiusura dell’aeroporto.

Tour operator e voli charter
Quando ci si propone come “capofila di un importante soggetto privato che miri a rilanciare il turismo indirizzando gli investimenti (di chi?, nda) in maniera efficace ed efficiente” (Vice Presidente di Airiminum al TTG 13-15 ottobre scorso) riteniamo sia indispensabile da parte del proponente di rendere chiari e noti i suoi programmi perché, al momento, tra chi vuole i tour operator e i voli charter e chi pensa alle “tigri asiatiche” non c’è molta chiarezza. Corriamo il rischio di pestare l’aria fritta.

Mario Pari

Diciamo che due degli “attori” che si erano affacciati sulla scena per aggiudicarsi il bando per la gestione del “Fellini” si sono poi visti all’opera in scali molto vicini al nostro e non certo con risultati entusiasmanti. In particolare per la situazione di Forlì, sulla quale si registra un silenzio assordante, andrebbe steso un velo pietoso. Per quanto riguarda Rimini si raccolgono sia pareri molto critici e sia qualche voce a favore, come abbiamo riferito anche noi nei giorni scorsi. Circa la dibattuta questione del versamento del capitale sociale (sulla quale Corbucci si era espresso rispondendo alle domande del “Fatto quotidiano”), mesi fa abbiamo chiesto lumi ad Enac, attraverso l’ufficio stampa, il quale ci aveva verbalmente assicurato una risposta, che però non è ancora arrivata. Così come, nei giorni scorsi, abbiamo fatto pervenire, tramite l’ufficio stampa, all’Ad di Airiminum una serie di domande, relative alle prospettive di sviluppo dell’aeroporto di Rimini, fra le quali anche una sul versamento del capitale sociale. Ci è stato risposto che, per il momento, la società non intende rilasciare dichiarazioni a testate giornalistiche del territorio. Noi siamo qua, sempre disponibili ad ospitare interventi e analisi, a tutto vantaggio della chiarezza e di un confronto sereno e leale. (Rimini 2.0)

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