A Santarcangelo la bacheca consiliare di vetro del giovane Matteo Montevecchi è stata rotta con violenza. Gli autori dell’ignobile gesto sono ancora ignoti.
C’è un brutto clima a Santarcangelo. Nel mirino c’è finito ancora una volta il giovane consigliere comunale Matteo Montevecchi. A farne le spese è stata la sua bacheca consiliare. Vetro scheggiato e spaccato in diversi punti da violenti colpi. Chi ha commesso il gesto probabilmente lo ha fatto di notte, in maniera totalmente indisturbata. Gli autori restano ancora sconosciuti. Non è la prima volta che capitano episodi simili al consigliere Montevecchi. Già in passato la sua bacheca consiliare era stata aperta e vandalizzata assieme a quella del suo collega Crivellari, strappando tutti i fogli appesi. Quella volta qualcuno si era anche “firmato”, lasciando un volantino di un centro sociale di estrema sinistra.
Il consigliere commenta così: “Dispiace vedere episodi del genere e lo dico chiaramente: qui è proprio il concetto di democrazia e di libertà di pensiero ad essere stato attaccato da questi vandali. Inizialmente non volevo rilasciare dichiarazioni per evitare di dare rilevanza a ciò che è successo e perché non mi fa piacere passare per vittima. Poi però ho ritenuto opportuno far passare un certo messaggio”. E dedica un pensiero a chi ha commesso il gesto: “Io faccio quello che faccio anche per loro, anche se non lo capiscono o non se ne rendono conto, anche se sono accecati dall’odio, anche se ricorrono alla violenza e alle intimidazioni, vorrei far sinceramente sapere che faccio politica anche per loro”. Poi conclude: “Gli autori di questo gesto non sono solo colpevoli, sono innanzitutto le prime vittime. Vittime di una società che vuole azzerare lo spirito critico, che spinge a non approfondire nulla, a restare sulla superficie, a odiare chi esprime un pensiero non omologato. Vittime del pregiudizio su persone che non hanno mai conosciuto, vittime del pensiero unico che li manipola e di un fantomatico “messaggio rivoluzionario” che non fa altro che conformarli alla massa. Sono controllati, ma non lo sanno. Vittime di una società che ha liquefatto le loro menti. Vado avanti anche per queste persone”.
COMMENTI