Un ventennio nei cieli regionali: chi sale e chi scende

Un ventennio nei cieli regionali: chi sale e chi scende

Cosa è successo nel movimento dei passeggeri fra il 1998 e il 2018 negli scali dell'Emilia Romagna? Ecco la situazione ricostruita da Mario Pari.

Prima di valutare l’entità del movimento passeggeri (arrivi più partenze) del traffico aereo commerciale sviluppatosi nel ventennio 1998-2018, nella Regione Emilia-Romagna, si ritiene opportuno, anche ai fini comparativi, riportare le risultanze statistiche del movimento passeggeri registrato nei due anni considerati sul territorio nazionale e in alcune Regioni confinanti con la nostra.

Raffronto movimento passeggeri traffico aereo commerciale 1998 e 2018
Territorio nazionale (42 aeroporti)

Movimento passeggeri: da 76.539.750 a 184.810.849 (+141%); incremento medio annuo (i.m.a.) 7%.
Passeggeri per volo: da 76 a 131 (+72%).

Regioni confinanti

Lombardia (4 aeroporti)
Movimento passeggeri: da 19.646.067 a 47.310.564 (+141%); i.m.a. 7%.
Passeggeri per volo: da 77 a 126 (+64%).
Variazione passeggeri per aeroporto:
Milano Lin. (*): da 13.631.878 a 9.187.120 (-33%)
Milano Mal.: da 5.533.129 a 24.561.735 (+344%)
Bergano: da 581.060 a 12.827.267 (+2.108%)
Brescia: da 271.001 a 3.422 (-99%).
(*parte del traffico è stato dirottato a Malpensa)

Veneto (3 aeroporti)
Movimento passeggeri: da 5.369.349 a 17.473.572 (+225%); i.m.a. +11%
Passeggeri per volo: da 66 a 126 (+91%)
Variazione passeggeri per aeroporto:
Venezia: da 3.363.227 a 11.095.026 (+230%)
Verona: da 1.855.297 a 3.406.331 (+84%)
Treviso: da 150.801 a 3.274.286 (+2.071%)

Toscana (4 aeroporti)
Movimento passeggeri:da 2.338.814 a 7.597.957 (+225%); i.m.a. +12%
Passeggeri per volo: da 47 a 114 (+143%)
Variazione passeggeri per aeroporto:
Firenze: da 1,129.766 a 2,470.255 (+119%)
Grosseto: da 706 a 5.422 (+68%)
Isola d’Elba: da 1.775 a 718 (-96%)
Pisa: da 1.099.868 a 5.449.334 (+395%)

Marche (1 aeroporto: Ancona)
Movimento passeggeri: da 293.434 a 417.124 (+42%); i.m.a. +2%
Passeggeri per volo: da 24 a 81 (+237%)

Emilia-Romagna (da 4 a 3 aeroporti)
Movimento passeggeri: da 3.141.120 a 8.869.106 (+182); i.m.a. +9%
E’ opportuno ricordare che lo scalo di Forlì cessa la propria attività il 1° aprile 2013, dopo aver registrato nel 2008 un movimento di 772.078 passeggeri; mentre quello di Rimini, che nel 2011 ha registrato 916.138 passeggeri, per il mancato intervento dell’ENAC e dell’allora Ministro dei Trasporti, è rimasto inoperante per l’aviazione commerciale dal 1° novembre 2014 al 31 marzo 2015.

Raffronto regionale 1998-2018 del movimento passeggeri

Percentuale media annua di incremento per singolo aeroporto dal 1998 al 2018

PARMA: 12%
BOLOGNA: 10%
FORLI (1998-2012): 97%
RIMINI: 1%
REGIONE: 9%.

Al convegno del 15 maggio 2017, indetto dalla dalla società di gestione dell’aeroporto di Rimini, l’a.d. della società, come risulta da notizie di stampa del giorno seguente, nel presentare il piano industriale affermò che a partire dai 340mila passeggeri del 2017 (sono stati 300.209), nel 2037, dopo vent’anni, lo scalo aereo riminese registrerà un movimento passeggeri di 13 milioni: +3.723%; incremento medio annuo 186%. Un record assoluto!
Rimini, secondo l’a.d., supererà Bergamo e Treviso che negli ultimi 20 anni hanno registrato un un incremento medio annuo rispettivamente del 105% e 101%.
Il piano per lo sviluppo del traffico presentato alla gara indetta dall’ENAC nel 2014, prevedeva per il quadriennio 2015-2018 un movimento passeggeri di 3.136.600; il consuntivo dell’attività dello stesso periodo, come risulta dagli annuari statistici dell’ENAC, ha totalizzato un movimento di 1.000.570 passeggeri.
Mancano 2.135.428 (-68%) e circa € 1.283000.000 per mancato soggiorno.

Il traffico low cost nel decennio 2008–2018

La tipologia del traffico “senza fronzoli” ha avuto inizio in Europa a partire dai primi anni del 1990.
Una serie di caratteristiche introdotte sul mercato dalle compagnie low cost, quali ad esempio: l’utilizzo di internet per la vendita della biglietteria, l’utilizzo prevalente degli aeroporti medio-piccoli, commercialmente più convenienti, la soppressione dei pasti e pagamento delle bevande, generalmente unico tipo di aeromobile utilizzato, hanno consentito di praticare tariffe concorrenziali.
I dati di seguito riportati, che fanno riferimento agli annuali statistici pubblicati da ENAC, evidenziano lo sviluppo del movimento passeggeri in Italia e nelle Regioni prese in esame.

Variazione numerica dei passeggeri low cost nel decennio 2008-2018 in Italia e nelle 5 Regioni

ITALIA
Nel corso del decennio sul territorio nazionale le compagnie low cost hanno aumentato il loro traffico di 47.385.9 passeggeri (nazionali + internazionali) (+109%), mentre per quelle tradizionali l’incremento è stato di 476.303 passeggeri (+0.53%)

REGIONI
Lombardia: +11.335.480 passeggeri
Veneto: +5.288.274 passeggeri
Toscana: +1.907.837 passeggeri
Marche: +115.293 passeggeri
Emilia-Romagna +3.050.268 passeggeri

Nella nostra Regione solo un aeroporto su quattro, Bologna, nel corso del decennio 2008-2018 aumenta di 4.118.329 i passeggeri low cost. Gli altri tre scali perdono, complessivamente, 1.028.132 di passeggeri: Parma -179.334; Forlì -740.654; Rimini -108.144.
Analizzando i risultati del nostro traffico regionale non è errato concludere che Bologna ha attratto quello dell’Emilia nord e della Romagna.

Spese e ricaduta economica del traffico low cost sul territorio nazionale e su quello dell’Emila-Romagna

LE SPESE
Per acquisire e sostenere il traffico low cost le società di gestione aeroportuali intervengono con attività promo-pubblicitarie, il cui onere può essere valutato in circa 18 euro per passeggero arrivato.
Nel 2018 la spesa sostenuta per i 47.389.699 passeggeri arrivati con voli low cost si può presumere che sia stata di circa € 853 milioni.

LA RICADUTA ECONOMICA
Prudenzialmente si può valutare che sul totale di 47,4 milioni di arrivi low cost il 20% non siano passeggeri incoming. Se inoltre si considera una permanenza media di giorni quattro e un costo medio giornaliero di € 150 per alloggio/ristorazione e altre spese (abbigliamento e calzature, agroalimentare, giornali, ecc.), si può valutare la ricaduta economica.

TERRITORIO NAZIONALE
Passeggeri arrivati al netto del 20%: 37.911.759
37.911.759 x 4 giorni = 151.247.036 presenze
151.247.036 x € 150 = € 22.687.055.400 ricaduta economica

REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Passeggeri arrivati al netto del 20%: 1.974.044
1.974.044 x 4 giorni = 7.096.176 presenze
7.096.176 x € 150 = € 1.184.426.000 ricaduta economica

Nel 2018 la Regione Emilia-Romagna ha rappresentato il 5,31% del movimento nazionale passeggeri low cost e il 4,16% della ricaduta economica sul territorio.

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