Addio a Valeriano Moroni, memoria della marineria riminese e dei suoi protagonisti

Addio a Valeriano Moroni, memoria della marineria riminese e dei suoi protagonisti

Si è spento ieri nella sua casa di San Giuliano il Cavalier Valeriano Moroni. Rimini deve molto al suo impegno di ricercatore storico e di infaticabile promotore di ogni possibile opera che potesse mantenere viva la memoria della marineria cittadina. Domani alle 10 i funerali.

La comunità del porto è in lutto per la morte di Valeriano Moroni, che si è spento ieri nella sua casa di San Giuliano. I funerali si svolgeranno giovedì alle 10 nella chiesa del Borgo San Giuliano. Valeriano Moroni era figlio di un marinaio che prestò servizio come sommergibilista durante la seconda guerra mondiale ed anch’egli svolse il servizio militare nella marina Italiana presso l’ammiragliato di Cagliari. Nel 1992 fu insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana.

Tutta Rimini deve molto a Valeriano e al suo impegno di ricercatore storico e di infaticabile promotore di ogni possibile opera che potesse mantenere viva la memoria della marineria cittadina.
A Valeriano Moroni si devono praticamente tutte le iniziative che Rimini ha dedicato ai suoi marinai.
Tra le tante va ricordato anzitutto l’impegno per la riscoperta e la conoscenza di Capitan Giulietti, uno dei più autorevoli personaggi della storia marinaresca di Rimini, fondatore del sindacato dei marinai e per questo suo impegno conosciuto in tutto il mondo ma alquanto meno nella sua città natale. Quella di attribuire al capitano Giuseppe Giulietti il giusto riconoscimento di Rimini è stata la sfida nella quale Valeriano si è impegnato per anni attraverso una rigorosa ricerca storica svolta assieme al comitato che del capitano portava il nome. Per questo fine Moroni ha promosso pubblicazioni, organizzato mostre e convegni fino ad arrivare a fare intitolare a capitan Giulietti il molo di levante del porto di Rimini.

Moroni alla Messa di commemorazione dei Caduti del mare

Giustamente l’Ammiraglio Angelo Mainardi, amico di Valeriano e con lui attivissimo nella sezione riminese dell’Associazione Marinai d’Italia (Anmi), può dire che “se noi adesso abbiamo conoscenze precise di Capitan Giulietti lo dobbiamo a Moroni”.
A Valeriano Moroni si deve anche il ritorno della scultura in marmo che si trova oggi alla base del monumento a Capitan Giulietti, nei giardini del porto. La scultura era stata rubata da decenni e Valeriano si impegnò per anni finché riuscì a trovare le risorse perché l’opera fosse riprodotta e ricollocata nel luogo in cui si trovava.

Un altro personaggio per la cui memoria si adoperò in ogni modo Valeriano Moroni è l’ammiraglio Antonio Scialdone, riminese, Medaglia d’oro al Valor Militare. Oltre all’eroica operazione che gli valse il più alto riconoscimento, Scialdone fu colui che bonificò l’Adriatico dalle mine alla fine del secondo conflitto mondiale. Grazie alle ricerche e all’impegno di Valeriano, il Comune di Rimini e l’Anmi apposero una targa commemorativa nella sua casa natale, in Via Clodia.

Valeriano Moroni alla inaugurazione, il 3 ottobre 2015, della targa ai naufraghi del Trabaccolo Romeo

Sempre a Valeriano Moroni si deve la targa, apposta il 3 ottobre 2015, che si trova oggi nel monumento ai caduti del mare in piazzale Boscovich e che ricorda il tragico naufragio del trabaccolo Romeo, che il 28 febbraio 1895 si schiantò contro la palata del molo di levante nel tentativo di entrare in porto durante una burrasca che costò la vita ai cinque marinai dell’equipaggio.

Ancora l’ammiraglio Mainardi ricorda che “ogni due novembre Valeriano ci accompagnava al cimitero a fare il giro di tutte le tombe dei marinai. Su ciascuna mettevamo un fiore, comprese quelle dei Ragazzi del Parsifal, perché Valeriano teneva che tutti i marittimi, e non solo i militari, fossero onorati e ricordati”.

Questa attenzione per l’uomo è sempre stata al centro delle ricerche di Moroni, una passione che si rivelava in particolare nell’impegno profuso fino all’ultimo nel ruolo di segretario della sezione di Rimini dell’Associazione Medaglie d’oro di Lunga Navigazione; l’organismo raccoglie tutti i marinai italiani che hanno superato i vent’anni di imbarchi effettivi e che lo Stato Italiano premia assegnando loro l’importante riconoscimento.

Il “Cavaliere del mare” con la Società de Borg

Per questo suo impegno pochi anni fa la rivista dell’Anmi gli ha dedicato un articolo nel quale lo ha indicato come “un esempio da imitare”, scrivendo di lui: “Sin dal lontano 1959 si è sempre personalmente speso per lo sviluppo dell’Associazione, contribuendo a diffondere presso la cittadinanza i valori e la storia della marineria italiana e, più nello specifico, riminese. Ha svolto opera di ricerca ed archiviazione storica espressa tramite convegni, mostre e pubblicazioni”.

Valeriano Moroni aveva un sogno: vedere a Rimini un Museo del mare, per il quale proponeva come sede la vecchia corderia di Viserba perché, spiegò in un articolo pubblicato il 4 febbraio 2010 da La Voce di Romagna, “era lì che venivano preparate le vele utilizzate dalla nostra marineria”.
A questo desiderio e al suo impegno di collaborazione con il quotidiano che l’ha rilanciato si lega anche il mio personale ricordo di Valeriano. Lo conobbi proprio grazie a La Voce di Romagna e a Uomini & Mare, l’inserto che vi ho redatto per circa 14 anni. Mi contattò per primo e per tutti quegli anni mi fu sempre a fianco con la sua appassionata ricerca. “Ho una robettina da portarti”, mi diceva ogni volta al telefono preannunciandomi con discrezione la sua visita, e ogni volta quelle “robettine”, proposte con tanta umiltà, si rivelavano preziose testimonianze della vita, del lavoro e dei sacrifici della gente di mare di Rimini.
Uomini & Mare non sarebbe stato lo stesso senza Valeriano Moroni e senza di lui tanta parte della storia del porto di Rimini e della sua gente sarebbe ancora nascosta.
Grazie Valeriano, mi mancherai.

Il cordoglio dell'amministrazione comunale
“L’Amministrazione comunale esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Valeriano Moroni, Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana e figura di riferimento per il mondo della marineria civile e militare italiana.
Un mondo che l’ha sempre visto prodigarsi in tante iniziative e ricerche storiche da appassionato e studioso di storia locale per mantenere viva la memoria della marineria riminese e dei suoi protagonisti come Capitan Giulietti, il celebre marinaio riminese sindacalista, giornalista e politico a cui la città ha dedicato un monumento proprio lungo la destra del porto.
Alla moglie signora Pina e alla famiglia tutta le condoglianze del Sindaco e della Giunta comunale di Rimini”.

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