Aeroporto, il parere del legale del Consorzio: “Molto più ragionevole e motivata la sentenza del Tar”

Aeroporto, il parere del legale del Consorzio: “Molto più ragionevole e motivata la sentenza del Tar”

"Se mi chiede una opinione..., non condivido il giudizio del Consiglio di Stato". Chi parla è il legale del "Consorzio per lo sviluppo dell’aeroporto

“Se mi chiede una opinione…, non condivido il giudizio del Consiglio di Stato”. Chi parla è il legale del “Consorzio per lo sviluppo dell’aeroporto di Rimini – San Marino”, avvocato Sebastiano Capotorto, il cui ricorso era stato pienamente accolto dal Tar Emilia Romagna, ma che è stato ribaltato dal Consiglio di Stato. “Mi è sembrata molto più ragionevole e motivata la sentenza di primo grado”. Perché? “La sentenza del Consiglio di Stato si basa su due punti. Il primo: non andava seguita la normativa del Codice dei contratti perché si tratta di una concessione e in questo caso vale una normativa a maglie più larghe. Il principio è giusto ma ritengo sia applicato male”. In che senso? “Il Consiglio di Stato cita la giurisprudenza della Adunanza Plenaria, la quale afferma che vanno seguiti determinati principi. Ora, fra quei principi che vengono citati ce ne sono almeno due, quello della trasparenza e quello della proporzionalità, che sono principi chiaramente violati nel caso specifico, almeno a mio parere”, spiega Capotorto. E poi c’è il secondo argomento: dice il Consiglio di Stato che sul punto più importante, ovvero quello della capacità tecnica, bisogna fare riferimento ad una normativa specifica. “Ma si tratta di una certificazione di qualità che viene rilasciata a valle della gara, basta guardare le date: l’aggiudicazione è antecedente alla certificazione rilasciata da Enac. Risponde ad un principio di buona amministrazione che venga richiesta una capacità tecnica, una esperienza, alle imprese che partecipano alla gara, questo è un principio di carattere generale, quindi non può essere surrogato da qualcosa che viene dopo, ex post, il problema è il principio che deve regolare la gara. Però il Consiglio di Stato si è così espresso…” E i giochi sono chiusi.
Come sottolinea Airiminum: “E’ giunto questa mattina l’esito finale della sentenza del Consiglio di Stato riunitosi lo scorso 4 febbraio, che assegna definitivamente la gestione dell’Aeroporto di Rimini e San Marino “Federico Fellini” ad AIRiminum 2014 per i prossimi 30 anni, di fatto chiudendo definitivamente il contenzioso giudiziario sulla gestione dello scalo”. Per la società di gestione del Fellini si tratta di “una sentenza che accoglie pienamente i rilievi presentati da AIRiminum e da ENAC rispetto alla sentenza del TAR Emilia Romagna dello scorso settembre e che permette finalmente di fare chiarezza e permettere ad AIRiminum 2014 di lavorare in serenità, con la possibilità di programmare nel medio-lungo periodo l’attività dei prossimi anni dello scalo. Un’attività che AIRiminum 2014 peraltro non ha mai cessato in questi mesi, durante i quali la società ha garantito il regolare funzionamento dell’aeroporto ed ha avviato contatti con importanti soggetti istituzionali e commerciali per stabilire nuove rotte e attrarre passeggeri sia dall’Italia che soprattutto dall’estero”. Il resto lo racconteranno i fatti.
Sulla sentenza del Consiglio di Stato interviene anche il coordinatore comunale di Forza Italia, Carlo Rufo Spina: “Prendendo atto della sentenza del Consiglio di Stato favorevole ad Airiminum, auspichiamo che la più importante infrastruttura turistica del nostro territorio possa finalmente “prendere il volo” e, con soldi unicamente privati, concorrere al benessere generale. I cittadini hanno infatti già abbondantemente pagato per i continui fallimenti del Pd. Valuteremo i risultati con la solita attenzione e senza sconti”.

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