Nel 1987 il movimento passeggeri del “traffico commerciale complessivo internazionale e nazionale dei servizi di linea e charter” all'aeroporto di Rimini era a quota 304.706. Trent'anni dopo siamo tornati al punto di partenza (300.774). Anzi, qualcosa di meno.
1987-2017. Nel corso di trent’anni il movimento passeggeri del “traffico commerciale complessivo internazionale e nazionale dei servizi di linea e charter” all’aeroporto di Rimini è diminuito del 1,29% (da 304.706 a 300.774).
Anche la provenienza dei passeggeri, come evidenziato nel sottostante riepilogo, ha subito una sostanziale modifica.
Austria
1987: 97 (passeggeri)
2017: —
Variazione: -100%
Belgio
1987: 14.039
2017: —
Variazione: -100%
Danimarca
1987: —
2017: —
Variazione: —
Finlandia
1987: 48.285
2017: 5.813
Variazione: -88%
Francia
1987: 3.242
2017: 331
Variazione: -90%
Germania
1987: 9.997
2017: —
Variazione: -100%
G.Bretagna
1987: 145.631
2017: 379
Variazione: -99%
Irlanda
1987: 3.503
2017: —
Variazione: -100%
Italia
1987: 11.709
2017: 565
Variazione: -95%
Luxemburgo
1987: 6.668
2017: 7.292
Variazione: +9%
Olanda
1987: 9.692
2017: —
Variazione: -100%
Norvegia
1987: 17.162
2017: —
Variazione: -100%
Svezia
1987: 34.511
2017: —
Variazione: -100%
Svizzera
1987: 188
2017: —
Variazione: -100%
Totale 14 Paesi
1987: 304.706
2017: 14.380
Variazione: -95%
Altri Paesi U.E.
Cipro
1987: —
2017: 350
Variazione: +100%
Estonia
1987: —
2017: 2.093
Variazione: +100%
Grecia
1987: —
2017: 2.540
Variazione: +100%
Lituania
1987: –-
2017: 1.413
Variazione: +100%
Lettonia
1987: —
2017: 4.397
Variazione: +100%
Polonia
1987: —
2017: 5.997
Variazione: +100%
Rep. Ceca
1987: —
2017: 561
Variazione: +100%
Romania
1987: —
2017: 196
Variazione: +100%
Spagna
1987: —
2017: 4.708
Variazione: +100%
Totale altri Paesi U.E.
1987: —
2017: 22.255
Variazione: +100%
Russia, Albania, ecc.
1987: —
2017: 264.139
Variazione: +100%
Totale generale
1987: 304.706
2017: 300.774
Variazione: -1,29%
1987. In quell’anno, oltre all’Italia, l’aeroporto era collegato con 13 Paesi dell’Europa occidentale, la cui tipologia di traffico risultava essere prevalentemente charteristica.
1987-2017
a) I collegamenti con l’Europa occidentale subiscono una drastica riduzione: da 13 Paesi si passa a 2 (Finlandia e Lussemburgo).
La percentuale degli arrivi in aeroporto (146.6.498) nel 1987 su quelli arrivati in provincia dagli stessi paesi (623.283) rappresentò il 23%. A 30 ani di distanza, 2017, i 6.502 arrivi in aeroporto (-96%), sui 528.684 (-14%) del 2016 arrivi in provincia hanno rappresentato l’1,22%.
b) Nello stesso anno nuovi mercati dei Paesi dell’Unione Europea si sono collegati con l’aeroporto di Rimini. Il movimento passeggeri è stato di 22.225, di cui 14.627 di provenienza estera e 7.598 in partenza da Rimini.
Gli arrivi dai nuovi paesi U.E. sono stati circa 7.300; le partenze locali da Rimini circa 3.800.
c) I restanti Paesi europei con un movimento passeggeri di 264.189 hanno rappresentato, sul totale, l’88%.
Va evidenziato che da quei Paesi il traffico dalla russia raffrontato con quello dei dieci mesi della gestione 2014 del curatore fallimentare ha subito una diminuzione di circa il 59% (da 416.000 a circa 169.000).
d) Dal 1987 al 2017 la perdita del movimento passeggeri è stata di 537.326, pari a 268.600 arrivi per il cui ricupero necessita reperire l’arrivo allo scalo di Rimini di 2.240 nuovi voli.
Si prevede che con gli attuali 5 collegamenti settimanali di Ryanair verranno realizzati in un anno 360 voli e 50.000 passeggeri. Va ricordato che nel 2011 la stessa compagnia con i collegamenti con Londra, Liverpool, Francoforte, Stoccolma, effettuò un movimento di 788 aerei, 106.459 passeggeri e un riempimento del 71,5%.
Per colmare il vuoto aereo attuale c’è chi pensa, come l’a.d. di Airiminum, alle “tigri asiatiche” – Corea, Cina, Vietnam – (intervista al Sole 24 Ore). Non sarebbe più produttivo pensare all’Europa?
Il balletto dei passeggeri
Nell’estate 2014 la soc. Airiminum vinse la gara per la gestione dell’aeroporto ottenendo il massimo punteggio.
Relativamente alle previsioni di traffico le quattro società partecipanti valutarono mediamente le risultanze di seguito riportate.
Movimento passeggeri
Anno 2016: 735.000 (consuntivo Airiminum 236.916; -68%)
Anno 2017: passeggeri 826.300 (consuntivo Airiminum 300.774; -66%).
Anno 2020: passeggeri: 1.120.000.
Alla fine dei 30 anni di concessione, 2044, passeggeri 2.112.000.
Nel luglio 2016 in una riunione con i sindacati, l’assessore regionale ai Trasporti rese noto che la soc. Airiminum aveva comunicato: “Nel 2020 registrare 2.000.000 di passeggeri” (+80% rispetto alla previsione del piano).
La variazione più “interessante” venne annunciata dall’a.d. di Airiminum nel convegno organizzato dalla sua società nel maggio 2017, presente il direttore generale Enac.
Anno 2018: passeggeri 408.000; -56% rispetto alla previsione di 952.000. Posticipa i 2 mil. di passeggeri dal 2020 (come comunicato alla Regione nel luglio 2016) al 2027.
Nei dieci anni successivi, 2037, l’a.d. della società di gestione prevede di toccare un movimento passeggeri di 13 milioni.
Con un anticipo di sette anni rispetto alla fine della concessione trentennale (2044), l’a.d. ha previsto un aumento del movimento passeggeri del 93% (da 2.193.000 a 13.000.000).
Sarebbe interessante, al riguardo, conoscere l’opinione del presidente, direttore generale e della responsabile aeroporti Enac, già presidente della commissione giudicatrice per l’assegnazione della gestione dell’aeroporto di Rimini.
Risultati di gestione 2017 e 1987
La stampa locale in data 10 maggio u. s. ha pubblicato le risultanze di gestione 2017 della soc. Airiminum aeroporto di Rimini: l’esercizio chiude con “un utile netto di quasi 1,9 milioni di euro”.
Nel 1987 la gestione della soc. Aeradria si chiuse con un attivo, rivalutato in euro al 31/12/2017, di € 361.952.
Va considerato che allora non venivano riscossi i diritti di approdo, partenza, sosta e quelli per la sicurezza.
In quell’anno fu sostenuta una spesa di € 1,6 mil. per attività promozionali. La riscossione dei proventi sopra indicati e la non effettuazione della promozione come avvenuto nella gestione 2017, avrebbe fatto registrare un attivo di circa 2,9 mil. di euro. Va altresì considerato che i 150.826 passeggeri arrivati in aeroporto nel 1987 hanno beneficiato il territorio di una ricaduta economica di circa 71,87 mil. di euro.
In quei tempi non c’era la “fregola” di essere sovente sui giornali.
Investimenti fatti e quelli sulla carta
La soc. Aeradria negli ultimi quattro anni (1985-1988) della concessione ventennale e dal 2006-2011 (tot. 10 anni) ha realizzato opere per una spesa totale di € 26.473.475.
Nei piani d’investimento presentati alla gara (Airiminum ha ottenuto il massimo punteggio), si prevede una spesa di € 21.800.000, di cui € 13,9 nel triennio 2015-2017, ancora in attesa.
L’aeroporto “piadineria” che doveva diventare un “ristorante di lusso”, come fu a suo tempo ipotizzato dall’a.d. di Airiminum, non ha visto, salvo qualche tinteggiatura, ancora nessun intervento.
Ma l’Enac, anche in questo caso, non dovrebbe vigilare?
Mario Pari
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