“AlchimiAlchimie”, Cagliostro massone torna ad essere eretico a San Leo

“AlchimiAlchimie”, Cagliostro massone torna ad essere eretico a San Leo

Improvviso e misterioso cambio di rotta per l'evento che da anni si svolge a San Leo per celebrare il conte controverso. Niente più conferenze dotte a cura del Goi, che però gli organizzatori si dimenticano di cancellare dal manifesto. Il sindaco geologo e il geometra presidente di San Leo 2000 in rotta di collisione con la libera muratoria? Ma salendo sulla rupe per occuparsi di Cagliostro si scopre che Giorgio Pruccoli incassa anche qui. A capo della società che gestisce lo Iat e gli eventi turistici, con un bilancio in rosso.

san-leo-speroneCagliostro “demassonizzato”. L’edizione di “AlchimiAlchimie” che si chiude oggi a San Leo passerà alla storia per la migliore prestidigitazione mai riuscita. Nemmeno i 5 mila illusionisti che si sono riuniti alla Fiera di Rimini per “World Championship of Magic” sono stati così bravi.
Un passo alla volta. L’evento leontino quest’anno è stato ripulito: via il grembiule dal suo protagonista. Cancellata quell’impronta inconfondibile che andava avanti da anni sfidando anche l’ostilità aperta del vescovo di San Marino e Montefeltro. Nel 2014 il piatto ricco proponeva conferenze dedicate a temi come “Conosci te stesso: iniziazioni ed etiche di conoscenza”, o anche “Il conosci te stesso nell’essenza massonica” (moderatore nientemeno che il riminese Giovanni Cecconi del Grande Oriente d’Italia), oppure “il mistero alchemico nella scrittura per conoscere se stessi”, fino a “Impostori, intellettuali e rivoluzionari all’epoca della formazione dell’identità borghese”, solo per ricordarne qualcuno. Tutto sparito. Fra coloro che anche da lontano sono arrivati in questi giorni a San Leo alla ricerca di quei contenuti la delusione è stata forte per quello che viene considerato uno snaturamento della manifestazione. E così alcuni affezionati frequentatori hanno deciso di accendere la miccia e segnalare una notizia che l’amministrazione comunale a guida Mauro Guerra era riuscita a tenere murata nel forte.
alchimiaPrestidigitazione si diceva. Si, perché le tracce di una epurazione frettolosa e mal riuscita si annidano sin dal manifesto che annuncia “AlchimiAlchimie” 2015. Vengono citate fra le altre cose “conferenze” e “dibattiti” che invece nel programma non ci sono. Gli ingredienti rimasti sono cena alla Fortezza, rappresentazioni teatrali, danza, bolle di sapone e laboratori esperienziali: riequilibrio emozionale e gestione dello stress, energia e benessere mente-corpo, il potere interiore e via di questo passo. Nulla di erudito per celebrare il mago massone.
Dopo il crollo di un pezzo della rupe di San Leo, crolla pure un pezzo di cultura, l’unico che era presente nella manifestazione dedicata all’eretico. In stile David Copperfield sono stati fatti sparire in due mosse prima la Gran Loggia d’Italia e poi in un colpo solo l’Università d’Urbino, l’Istituto di Medicina Naturale e il Grande Oriente d’Italia. Tutti enti che, di fatto, hanno sempre finanziato indirettamente la manifestazione attraverso gli ospiti e le loro relazioni che parlavano di insolito, di spiritualità e di cultura.
Una clamorosa cesura (e censura) se si considera che l’iniziativa era nata nel 2006 da un’idea degli allora sindaco Dario Giorgini, assessore al Turismo e Cultura Carla Bonvicini e presidente della Società San Leo 2000 Davide Barbadoro. Obiettivo, dedicare un festival al Conte di Cagliostro, controverso personaggio in grado di suscitare profonde riflessioni sulla sua vita, le sue opere e il suo pensiero, ma anche e ancora capace di far risuonare universalmente la fama di San Leo nel mondo, come testimoniano i libri e i saggi che tuttora si scrivono su colui che è considerato uno dei più enigmatici e affascinanti avventurieri dell’Età dei Lumi. Scenario privilegiato l’imponente Fortezza, teatro di numerose vicende e famosa per le sue carceri, dove Cagliostro fu imprigionato dal 1791 al 26 agosto 1795, data della sua morte.
Che sia Giorgio Pruccoli il prestidigitatore? Da circa un anno è lui il presidente della “San Leo 2000 Servizi Turistici” srl che organizza anche “AlchimiAlchimie” e gestisce lo Iat. Davvero davvero non c’era in tutta San Leo un giovane laureato disoccupato a cui poter far spendere le sue giovani energie, dirigendo le attività culturali e turistiche della città leontina? Bella domanda. Sta di fatto che Pruccoli si porta a casa anche il compenso di quella presidenza, assunta quando non era ancora approdato in Regione. Ma nel frattempo è entrato a far parte dell’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna a seguito delle elezioni dello scorso novembre. Percepisce 5 mila euro al mese per l’indennità di carica da consigliere regionale e intanto matura anche l’assegno vitalizio. In quel di San Leo guadagna circa 10.500 euro annui (più rimborsi spese) per essere a capo di una società, col ruolo di amministratore unico, interamente di proprietà del Comune di San Leo e che nel 2014 ha chiuso in rosso per 24.546 euro, rendendosi necessario, in occasione dell’ultima assemblea di San Leo 2000, un versamento da parte del Comune di 12 mila euro a copertura delle perdite, allo scopo di evitare la riduzione del capitale al di sotto del minimo legale e quel che ne consegue. “Io ne farei anche a meno, è tutto tempo che sottraggo alla mia famiglia e all’attività privata, e non voglio rimanere in San Leo 2000 a tutti i costi, ma è una questione di serietà, ho iniziato un impegno, ho messo in campo delle attività e penso sia corretto concludere il percorso, … a fine anno spero di poter consegnare un bilancio in salute e poi si vedrà”, spiega Pruccoli a Rimini 2.0.
Si ma la domanda delle cento pistole riguarda Cagliostro. Evirato dei suoi attributi massonici sotto il regno di un sindaco geologo e di un presidente di San Leo 2000 geometra. E che ne sanno di Cagliostro e di libera muratoria un geologo e un geometra? Pruccoli di concreta muratoria se ne intende, e in quel di Verucchio è considerato un esperto, anche per i suoi trascorsi nel cuore pulsante di una potente (un tempo) cooperativa edile. La chiave che apre la rupe del bel manifesto alchemico sta nei milioni che si attendono a San Leo per le opere di consolidamento e mitigazione della frana che, si spera, il consigliere regionale farà piovere copiosi?
Fra i cultori di Cagliostro e della manifestazione cresciuta negli anni a San Leo, la “ripulitura” compiuta in silenzio, senza darne nessuna spiegazione pubblica, appare come una scelta che ne calpesta l’identità massonica. E’ come voler fare la cioccolata senza il cacao, il pane senza la farina, o tentare di estirpare Gramsci (che comunque nel 1925 alla Camera affermò che “chi è contro la massoneria è contro il liberalismo”) dalla storia del Pci. O, per usare un’analogia più calata fra Verucchio e San Leo, è come fare il calcestruzzo armato senza i tondini di ferro. Ma Pruccoli si difende e allontana da sé l’amaro calice: “C’è stata una incomprensione tra la giunta comunale e il comitato organizzatore delle conferenze, che aveva divulgato informazioni sui contenuti della nuova edizione prima ancora che il programma fosse approvato e a quel punto l’amministrazione ha ritenuto preferibile stralciare quella parte lasciando tutto il resto”. Ma non è la società che lei presiede che ha il compito di organizzare AlchimiAlchimie? “Si ma dal punto di vista operativo, per il resto si tratta di un evento dell’amministrazione”. Quindi la scelta nel merito non è stata sua? “No”.
La delibera che la giunta comunale di San Leo dedica alla manifestazione non contiene spiegazioni di sorta sul cambio di rotta. Il sindaco Guerra per il momento tace.

COMMENTI

DISQUS: 0