Anche nel 2018 l’aeroporto “Fellini” ha volato basso

Anche nel 2018 l’aeroporto “Fellini” ha volato basso

I passeggeri dalla Russia calano del 22%, quelli dall'Albania di oltre il 13%. Crescono Polonia, Gran Bretagna, Ucraina, Lussemburgo e Lituania, ma il bilancio finale è un più zero virgola. E rispetto ai progetti consegnati ad Enac in sede di bando di gara, il movimento del periodo 2015-2018 è di molto inferiore alla realtà.

A suo tempo per chi criticava il regime c’era la prigione o il confino. Oggi a Rimini se una testata giornalistica analizza criticamente, ai fini dell’interesse collettivo, la gestione della società privata dell’aeroporto, viene catalogata fra chi disturba il manovratore. Ma qualcuno dovrà pur guardare sotto la superficie dei comunicati ufficiali!
Dal 1962, anno di nascita della società pubblica aeroportuale, all’ottobre 2014, le risultanze mensili del movimento aerei e passeggeri di ogni singola nazione venivano rese note alla cittadinanza. Da quando al “Fellini” è iniziato il nuovo corso non è più così.
Di recente Airiminum ha fornito i numeri 2018 del traffico aeroportuale: i passeggeri hanno registrato un movimento (arrivi più partenze) di 304.147 (+0,9%). Siamo tornati ai primi anni 60.

I dati forniti da Airiminum nel recente comunicato diffuso alla stampa. In essi si fa riferimento al movimento (arrivi più partenze), ma il dato significativo per il territorio è quello degli arrivi (si veda la nostra tabella qui sotto). Fra l’altro, risultano delle discrepanze fra i dati comunicati da Airiminum e quelli forniti da Enac rispettivamente per gli anni 2015, 2016, 2017 (il 2018 non è stato ancora reso noto): passeggeri: 158.688; aerotaxi 1.591; aviazione generale 957; passeggeri 236.918; aerotaxi 1.875; aviazione generale 916 passeggeri 300.209; aerotaxi 2.278; aviazione generale 1.032

UN BILANCIO PASSEGGERI DA ZERO VIRGOLA
Nonostante il positivo incremento di Gran Bretagna, Polonia, Ucraina, Lussemburgo, Lituania, per la sensibile diminuzione dalla Russia, il totale degli arrivi dei passeggeri è aumentato dello 0,9.
A fronte di questo lieve incremento che non raggiunge l’1%, preoccupante è il raffronto tra il movimento passeggeri 2015-2018 previsto nel progetto vincente scelto da ENAC e il consuntivo dei primi quattro anni di gestione della nuova società. Risulta infatti che nei progetti presentati ad Enac in sede di gara, i passeggeri previsti in arrivo sono circa 1.568.300 nel periodo 2015-2018, mentre il consuntivo della gestione dello stesso quadriennio ammonta a circa 500mila passeggeri se si conteggiano gli arrivi e a circa 1 milione se si prende in considerazione il movimento.
Nel primo caso mancano all’appello in arrivo circa 1 milione di passeggeri, il cui mancato apporto economico sul territorio può essere valutato in circa 520 milioni di euro, e nel secondo circa 500mila passeggeri.

GLI INVESTIMENTI
Anche per le opere infrastrutturali – come per il movimento passeggeri, che dopo vent’anni (2037) dovrebbero raggiungere un i 13 milioni, come riferito dall’a.d. di Airiminum (successivamente ridimensionato dal Direttore Generale ENAC a 1,7 milioni alla fine dei 30 anni di concessione), anche gli investimenti sono miracolosamente raddoppiati.
La Romagna sud può considerarsi fortunata: il nuovo gestore dello scalo aereo di Rimini, come annunciato dal suo a.d. nel comunicato stampa del 1° febbraio, anziché investire in 30 anni 42 milioni di euro come previsto nel piano approvato da ENAC in sede di gara, ha annunciato che gli investimenti previsti nel periodo 2020-2033 (13 anni) comporteranno una spesa di 87 milioni di euro (+107%). E nei restanti 17 anni di concessione?
Chi vivrà vedrà.

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