Chi è stato il più assente dai lavori dell'aula? Chi ha prodotto più provvedimenti? Come si sono espressi i parlamentari riminesi su Ius Soli, immigrazione, "salvabanche", testamento biologico, abolizione dei vitalizi?
E’ giunta al termine la legislatura (questa sera il presidente della Repubblica scioglierà le camere e a marzo si andrà al voto). Tracciamo un bilancio sintetico dell’attività parlamentare dei tre deputati riminesi. Il più anziano sui banchi della Camera è Sergio Pizzolante: quasi 12 anni. Tiziano Arlotti 4 anni e 289 giorni, come Giulia Sarti.
Partiamo dalla frequentazione dell’aula e dai provvedimenti che li hanno visti direttamente coinvolti, utilizzando i dati pubblici messi a disposizione da Openpolis. L’onorevole col maggior numero di assenze è l’esponente di Ap, Sergio Pizzolante: il 35,83% (8895 su 24827). Zero missioni. Per assenze si intendono i casi di non partecipazione al voto: per assenza fisica (non in missione) o, pur essendo presenti, i parlamentari non votano e comunque non partecipano a determinare il numero legale nella votazione. Spiega Openpolis che “attualmente i sistemi di documentazione dei resoconti di Camera e Senato non consentono di distinguere un caso dall’altro. I regolamenti non prevedono la registrazione del motivo dell’assenza al voto del parlamentare. Non si può distinguere, pertanto, l’assenza ingiustificata da quella, ad esempio, per ragioni di salute”.
Segue Giulia Sarti col 32.61% (8095 su 24827) di assenze e il 3.08% (765 su 24827) di missioni. Tiziano Arlotti è stato il più presente: 99.22%, solo il 0.78% di assenze (193 su 24827) e nemmeno una missione.
Chi segue di meno la disciplina di partito? Questo elemento è identificato da Openpolis col “voto ribelle”, ovvero diverso da quello del gruppo parlamentare di appartenenza. Evidenzia il grado di ribellione alla “disciplina” del partito di riferimento. Il più “indisciplinato” è Sergio Pizzolante: 316 voti ribelli, Giulia Sarti ha votato in maniera diversa dal movimento 5 stelle 41 volte, Arlotti 37.
Quanto si sono impegnati? Limitiamoci ai casi in cui sono stati primi firmatari. Dieci i disegni di legge per Tiziano Arlotti (di cui è stato anche relatore), e fra questi spiccano quello sul passaggio dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio alla provincia di Rimini, che ha ricevuto l’ostruzionismo della Regione Marche e che si è arenato; la famosa legge contro il “meteo terrorismo”: nulla di fatto; le agevolazioni fiscali in favore dei lavoratori frontalieri, il Parco museo delle miniere di zolfo delle Marche e dell’Emilia-Romagna e altro. In totale solo due sono arrivati all’esame della commissione o dell’assemblea, uno ritirato e per gli altri non è ancora iniziato l’esame. Poi ci sono 100 interrogazioni (a risposta orale, scritta e in commissione), 10 risoluzioni, 21 ordini del giorno, 103 emendamenti e 1 mozione.
Giulia Sarti è stata relatrice in due disegni di legge dei 104 presentati come co-firmataria. Come prima firmataria si è messa in luce con 4 interpellanze, 34 interrogazioni, 1 risoluzione, 32 ordini del giorno, 580 emendamenti.
Sergio Pizzolante è stato primo firmatario di 6 disegni di legge (2 da assegnare, altrettanti assegnati ma che devono ancora iniziare l’esame, 1 all’esame della commissione e quello dedicato alla “valorizzazione delle aree demaniali marittime e per la promozione degli investimenti nel settore turistico-alberghiero e ambientale” assorbito), come relatore, 9 mozioni, 1 interpellanza, 25 interrogazioni, 2 risoluzioni, 14 ordini del giorno, 194 emendamenti.
Alcuni voti “caldi”. Sul decreto per l’abolizione dei voucher Giulia Sarti si è astenuta, Tiziano Arlotti ha votato a favore e Pizzolante pure.
Sullo Ius Soli la parlamentare grilina si è astenuta, Arlotti e Pizzolante hanno votato a favore, ma com’è noto la legge sulla cittadinanza non ha superato lo scoglio del Senato.
Contraria Giulia Sarti sulla responsabilità civile dei magistrati, favorevoli Arlotti e Pizzolante.
Pizzolante e Arlotti hanno votato in maniera opposta sulla abolizione dei vitalizi: contrario il primo, favorevole il secondo.
Favorevoli alla legge sulle unioni civili per le persone dello stesso sesso sia Pizzolante (è stato uno degli 11 favorevoli di Ap su 22 del gruppo parlamentare) che Arlotti, che invece ha visto l’astensione di Giulia Sarti (in linea col movimento di Beppe Grillo).
Sul decreto Minniti, il provvedimento in materia di immigrazione, favorevoli Pizzolante e Arlotti, contraria Giulia Sarti. Stessa musica per il cosiddetto decreto “salvabanche” finalizzato al salvataggio di Mps e delle altre banche in difficoltà, che però non ha permesso di conoscere i nomi dei principali debitori insolventi, come avrebbe voluto il leghista Calderoli (la sua proposta è stata bocciata). Allineati, a favore, sulla discussa legge relativa al testamento biologico, che di fatto esclude anche l’obiezione di coscienza da parte dei medici e che non vieta esplicitamente l’eutanasia o il suicidio assistito, Arlotti e Sarti, assente Pizzolante. Sulla riforma delle concessioni demaniali, sulla quale Arlotti e Pizzolante si sono impegnati al massimo, si chiude la legislatura senza nessun risultato. Si ripartirà dalla prossima.
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