Carim in assemblea il 30 aprile, anzi, il 30 maggio

Carim in assemblea il 30 aprile, anzi, il 30 maggio

E' un passaggio storico quello che la banca si trova a vivere in queste settimane. E storiche sono anche le gesta di accompagnamento a tale passaggio. I "signori azionisti" (se ne riparlerà dopo l'assemblea per capire se siano ancora signori) vengono convocati alle ore 8 del mattino.

La convocazione della prossima importante assemblea di banca Carim è già pubblica. Leggiamo: “I Signori Azionisti sono convocati in Assemblea Ordinaria e Straordinaria presso la Sala Manzoni, in Rimini, Viale IV Novembre n. 35, per il giorno 30 aprile 2017 alle ore 8.00, in prima convocazione e, occorrendo, per il 30 maggio 2017 alle ore 16.30, in seconda convocazione, per trattare e deliberare sul seguente ordine del giorno…”. Avete letto bene, non ci sono errori. Fra la prima e seconda convocazione balla un mese. Because? Piano, un passo alla volta. Cominciamo dall’ordine del giorno della assemblea.
La parte ordinaria prevede fra l’altro l’approvazione del bilancio 2016 con annessi e connessi, la
nomina di un componente del consiglio di amministrazione e, per la parte straordinaria, la proposta di riduzione del capitale per perdite con la conseguente modifica dell’art. 5, primo comma, dello statuto sociale. E deliberazioni in merito alla mancata ricostituzione delle riserve da rivalutazione in sospensione d’imposta.
A memoria, chi si ricorda un precedente analogo? Sfogliando le convocazioni degli ultimi anni si notano orari “umani” (16,30-17 oppure intorno alle 11), non fantozziani.
Si sa che in prima convocazione, affinché l’assemblea ordinaria e straordinaria sia regolarmente costituita, occorre almeno la metà del capitale sociale. Quindi sarà determinante la presenza della Fondazione Cassa di Risparmio, che ancora detiene oltre il 56% delle azioni della banca, mentre la restante quota è distribuita tra molti azionisti privati. Si presenterà al primo appello il presidente Linda Gemmani, ovvero affronterà la levataccia per farsi trovare pronta quando il prof. Bonfatti suonerà (metaforicamente parlando) la campanella di sala Manzoni? Chi vivrà vedrà. Ma ancor peggio dovrà vedersela chi avrà ricevuto la mission di approntare la sala e predisporre tutto l’occorrente per le ore 8 del 30 aprile, costretto a posizionare le lancette della sveglia presumibilmente al sorgere del sole. Ritmi da mezzadri, insomma.
E se invece fosse già tutto previsto – come suggerisce Riccardo Cocciante – anche l’uomo, anzi l’orario, che sceglievi? Chi vivrà, ancora una volta, vedrà. Al 30 aprile mancano appena otto giorni (e ad aprile c’è comunque una scadenza da rispettare, legata all’approvazione del bilancio) e lo scenario che Carim si trova davanti, al momento, non è ancora chiaro. Mancano dei tasselli. E’ il segreto di pulcinella, visto che l’ha sostenuto lo stesso presidente Bonfatti nella intervista a Milano Finanza pubblicata l’altro ieri. Che così si conclude: “Peraltro a fine maggio avremo la nostra assemblea, ed evidentemente inizieremo a sottoporre ai soci i diversi scenari”. Evidentemente non è stato lì a sottilizzare sull’affare burocratico della prima e seconda convocazione, ci mancherebbe. E poi, in Fondazione l’avranno sicuramente letta quella intervista e dunque è lecito immaginare che faranno due più due, ma chissà quanti dei soci privati saranno soliti far colazione ogni mattina con caffè, cornetto e Milano Finanza.

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