“Che errore le monetine su Bettino!” A Riccione le scuse alla Craxi

“Che errore le monetine su Bettino!” A Riccione le scuse alla Craxi

L’epilogo andò in scena la sera del 30 aprile 1993. La cieca e furiosa rabbia “popolare” si sfogò su Bettino Craxi, lo statista socialista che aveva g

L’epilogo andò in scena la sera del 30 aprile 1993. La cieca e furiosa rabbia “popolare” si sfogò su Bettino Craxi, lo statista socialista che aveva guidato l’Italia ad essere la quinta potenza mondiale a metà degli anni ’80.
Davantì all’hotel Rapahel di Roma contro il leader socialista e il protagonista di una grande stagione riformista, furono gettate monetine e scanditi slogan offensivi.
Ventidue anni dopo è andata di scena una parziale e personale “riconciliazione”. Una “riconciliazione” appassionata, carica di pathos. Commovente.
Teatro di questo nuovo, piccolo ma significativo tassello della storia del leader socialista è stata la libreria Mondadori di Riccione dove Stefania Craxi, battagliera e appassionata figlia di Bettino, ha presentato il libro “Io parlo e continuerò a parlare” che raccoglie le riflessioni dello statista durante l’esilio ad Hammamet.
Al termine dell’intervento di Stefania Craxi, nel tradizionale spazio riservato alle domande ha preso la parola Alessandro Formilli, all’epoca dei fatti militante della destra che proprio in quella primavera del 1993 si trasformava da Movimento Sociale in Allenza Nazionale.
E la sorpresa e l’emozione per tutti i presenti è stata forte quando Formilli ha iniziato il suo intervento raccontando di essere uno di quelli che quella sera del 30 aprile 1993 erano davanti all’hotel Raphael a gettare le monetine a Bettino Craxi. Il gelo in sala che si è sciolto quando Formilli, con grande onestà intellettuale e rendendo tutti partecipi del suo percorso individuale, ha chiesto scusa a Stefania Craxi del suo gesto definito senza mezze misure un errore, dettato da ignoranza, ideologia e faziosità. Alla luce di quello che poi è emerso e di come è stata ridotta la politica in questi anni appare chiaro chi avesse ragione, ha aggiunto amaramente Formilli che ha definito il periodo di “mani pulite” una “falsa rivoluzione”.
Stefania Craxi, sorpresa e commossa fin quasi alle lacrime, ha ringraziato Formilli e ha spiegato che si è trattato della prima volta che le succedeva pubblicamente.
Un applauso ha consacrato questa riconciliazione individuale. Al termine dell’incontro molti dei presenti si sono complimentati con Formilli per il suo gesto e c’è stato anche un incontro personale tra lui e Stefania Craxi.
Per quel che riguarda la serata resta da aggiungere che la libreria Mondadori è stata letteralmente invasa da “reduci” socialisti e da giovani attratti dalla figura di Craxi, la cui eredità politica è più viva che mai e che viene portata avanti con inesauribile passione dalla figlia Stefania che ha raccontato anche dei suoi anni trascorsi in Riviera. Craxi ha anche assicurato il suo sostegno alla giunta di Renata Tosi rappresentata durante la serata da Luciano Tirincanti e Johnny Bezzi. La serata ha rappresentato anche la prima uscita pubblica del nuovo coordinatore provinciale di Forza Italia Giulio Mignani, che è anche presidente del consiglio comunale di Riccione.

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