Chi di ciclabile colpisce di ciclabile perisce

Chi di ciclabile colpisce di ciclabile perisce

Appena concluso (opera principe della cantieristica elettorale) viene completamente distrutto e rifatto il manto della sontuosa ciclabile di fronte al Club Nautico.

Non erano passate che poche ore dalla trionfale rielezione di Andrea Gnassi a sindaco di Rimini che i frequentatori di Marina Centro si sono trovati di fronte ad una sgradita sorpresa.
La sontuosa pista ciclabile davanti alla sede del Club Nautico di Rimini, costata mesi di duri lavori, lunedì mattina è stata completamente smantellata.
Si tratta di circa 170 metri che vanno dal piazzale del Club fino praticamente al Faro, costeggiando la pittoresca darsenetta dello storico sodalizio riminese.
Come si ricorderà, negli ultimi mesi questo particolare pezzo di ciclabile è stato spesso sulla bocca dei Riminesi, anche in chiave ironica visto che molti hanno trovato da ridire sulla sua magnificenza. L’opera è sicuramente di gran pregio, perché, oltre alla ciclabile, è stata allestita una lunga e preziosa ringhiera in ottimo acciaio che abbellisce notevolmente il lato terra della darsenetta, proprio di fronte anche agli uffici in cui viene organizzata la Molo Street Parade, un altro dei fiori all’occhiello dell’amministrazione Gnassi.
Quindi è stata grande la sorpresa degli astanti, lunedì mattina, quando hanno visto una squadra di operai al lavoro con martelli pneumatici, intenti a smantellare il prezioso manufatto.
Cosa è successo? La prima versione parlava di materiale scadente che si è praticamente deteriorato nel momento in cui è stato steso. Stiamo parlando del famoso macadam rosso che ormai viene utilizzato ovunque e che da altre parti non ha evidenziato particolari problemi. Qualcuno scherzosamente dice che i gnassiani più convinti stiano pensando di ripavimentare le loro abitazioni con il simbolico e beneaugurante materiale.
Poi invece sono cominciate a circolare altre versioni. Quella definitiva, anche se non ufficiale, ma pervenuta da fonte certa (cioè gli operai che si sono impegnati per mesi in questa ciclopica opera ed altri bene informati), è che ci si è accorti che questa ciclabile è stata ideata male.
Si pensava di riservare esclusivamente ai ciclisti il tratto concluso appena prima delle elezioni, convogliando i pedoni sulla banchina della darsenetta appena più in basso. Poi ci si è accorti che la cosa sarebbe stata impossibile per i disabili e per le famiglie con le carrozzine, visto che per accedere alla banchina della darsenetta ci sono alcuni scalini. Inoltre ben pochi pedoni – complici anche i lavori in corso alla banchina, che è stata risistemata ma chiusa per settimane – hanno mostrato la necessaria capacità intuitiva di comprendere quale fosse il percorso pedestre da compiere, creando ingorghi e qualche lite di troppo sulla ciclabile.
Così si è deciso di allargare il manufatto, riservando un passaggio a chi deve servirsi di carrozzina. Peccato che per completare questo allargamento sia stato necessario distruggere completamente il manto superficiale della ciclabile e rifarlo nuovo. I lavori di rifacimento questo pomeriggio erano già a buon punto.
Per il futuro si favoleggia anche di una passerella sopraelevata su cui potranno passeggiare in completa sicurezza i pedoni. Alla conclusione dei lavori l’intero manufatto potrà concorrere, senza alcun timore di sconfitta, ad ipotetici concorsi riservati alla più bella ciclopedonabile d’Italia.
Morale della favola: spesa notevolmente aumentata per le casse comunali. Ma qui per le ciclabili non si lesina e sinceramente, visto il risultato, l’opera è sicuramente un fiore all’occhiello dell’amministrazione, in uno dei punti più visitati e ammirati di Rimini.

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