Come si è trasformato il nostro turismo negli ultimi 50 anni

Come si è trasformato il nostro turismo negli ultimi 50 anni

Provenienza dei turisti, mezzo di trasporto utilizzato e organizzazione del viaggio. Una radiografia che mette a confronto i numeri del 1968 e del 2018. Sulla Riviera romagnola mezzo secolo c'erano ben 40 tour operator, scesi a 7 nel 2008, per poi sparire completamente. Una perdita per nulla indolore.

Nella metà degli anni ’60 del secolo scorso (dal 1967 al 1970) l’Ente Provinciale Turismo della provincia di Forlì effettuò una ricerca per conoscere la struttura del movimento turistico proveniente dall’Italia e dai vari Paesi europei.
L’elaborazione dei dati raccolti consentì di conoscere anche la regione di provenienza di ogni singolo Paese e la percentuale dei turisti partiti rispetto alla popolazione residente.
La ricerca degli anni ’60 resta l’unica effettuata nel settore del turismo provinciale, per cui il raffronto 1968/2018 fa riferimento agli arrivi per Paese, esclusa l’Italia, e all’aereo quale mezzo di trasporto.

Gli arrivi dall’Italia e dall’estero

Italia
Totale arrivi 1968 e 2018: da 723.385 a 3.911.200; +426%; incremento medio annuo +8,52%.

Raffronto arrivi dalle regioni nel 1968 e nel 2018

Le tre principali regioni, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, che nel 1968 con un totale di 222.900 arrivi rappresentarono sul totale il 31%, nel 2018 con 2.188.886 arrivi fanno salire la percentuale al 56%.

Estero
Gli arrivi dall’estero, che a differenza di quelli italiani, il cui incremento 1968/2018 è stato del 476%, nel corso del cinquantennio hanno registrato un aumento del 98%.
Totale arrivi 1968 e 2018: da 475.089 a 941.305 (+98%); incremento medio annuo 1,96%.

Raffronto 1968-2018 degli arrivi dall’estero
Gli arrivi dall’Europa sono suddivisi in quattro zone geografiche così rappresentate:

1) Zona nord: Irlanda, Gran Bretagna, Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia.
2) Zona ovest: Francia, Belgio, Lussemburgo.
3) Zona centrale: Olanda, Germania, Austria, Svizzera.
4) Zona est: Polonia, Slovacchia, Rep. Ceca, Russia, Ungheria, Romania, Jugoslavia, Grecia, Turchia, ecc.

1) Nella zona nord, dopo 50 anni, gli arrivi sono diminuiti dalla Gran Bretagna (-40.464), Norvegia (-1.233), Svezia (-19.780), per un totale di –60.477.
2) La Germania, zona centrale, ha registrato un aumento di 13.730 arrivi (+8%; incremento medio annuo +0,16%).
3) Zona est: il forte incremento lo si deve alla Russia, che con i 102.819 arrivi del 2018, ha rappresentato il 31% sul totale della zona est.

Mezzo di trasporto utilizzato
L’indagine effettuata negli ultimi tre anni del 1960 ha individuato i mezzi di trasporto utilizzati dai turisti italiani e stranieri per raggiungere la Riviera: auto, treno, aereo, pullman, altri mezzi. Per la mancanza di ulteriori indagini sulla struttura del movimento turistico, l’unico dato disponibile per il raffronto 1968/2018 risulta essere quello del mezzo aereo.

Composizione percentuale dei turisti secondo il mezzo di trasporto utilizzato e organizzazione del viaggio
L’indagine a suo tempo effettuata evidenziò per ogni regione dei singoli Paesi di provenienza il mezzo di trasporto utilizzato e l’organizzazione del viaggio (agenzia – privatamente) per raggiungere le località della Riviera.

Mezzo di trasporto

Italia

Estero

Dal 1968 al 2018, 50 anni, gli arrivi con l’aereo sono diminuiti di 24.400 passeggeri.

Organizzazione del viaggio
Va opportunamente evidenziato che, relativamente al “viaggio organizzato”, la scelta delle località di soggiorno e degli hotel viene annualmente effettuata dai tour operator, i cui programmi sono venduti anche dalle agenzie di viaggio.

I tour operator
Nel 1968, quando la concorrenza estera era poco aggressiva, i tour operator stranieri che operavano nella Riviera romagnola erano 40 con sede in 12 Paesi europei: Francia (2), Belgio (4), Lussemburgo (1), Olanda (4), Germania (5), Gran Bretagna (8), Irlanda (2), Islanda (1), Norvegia (2), Danimarca (2), Svezia (4), Finlandia (5).
Nel 2008 erano diventati 7: Belgio (1), Finlandia (1), Bielorussia (1), Lussemburgo (1), Norvegia (1), Olanda (1), Gran Bretagna (2).

L’organizzazione del viaggio

Italia

Estero

Nella sottostante tavola viene riportato il raffronto 1968\2018 dei giorni di permanenza negli esercizi ricettivi.

Giorni di permanenza media (ex provincia Forlì; provincia Rimini + Forlì-Cesena)

Alberghiero
1968
arrivi: 884.325; presenze: 14.628..315; permanenza giorni: 16,54
2018
arrivi: 4.421.588; presenze: 18.896.794; permanenza giorni: 4,37
variazione %: +400; +30; -72

Extra-alberghiero
1968
arrivi: 324.469; presenze: 7.458.827; permanenza media: 22,99
2018
arrivi: 455.088; presenze: 2.788.729; permanenza media: 6,12
variazione %: +59; +63; -72

2013-2018: Provincia di Rimini, raffronto arrivi, presenze e permanenza media italiani e stranieri

Italia
2013: arrivi 2.480.047; presenze 11.458.128; permanenza giorni 4,6
2018: arrivi 2.954.857; presenze 12.361.958; permanenza giorni 4,18
variazione %: 19,14; 7,88; -9.52

Unione Europea
2013: arrivi 391.999; presenze 2.268.600; permanenza giorni 5,78
2018: arrivi 451.725; presenze 2.348.847; permanenza giorni 5,19
variazione %: 15,23; 3.53; -10.20

Altri Paesi Europei
2013: arrivi 318.572; presenze 1.593.914; permanenza giorni 5,00
2018: arrivi 237.301; presenze 1.230.741; permanenza giorni 5,18
variazione %: -25,51; -22,78; 3,60

Extra Europei
2013: arrivi 41.575; presenze 153.737; permanenza giorni 3,59
2018: arrivi 67.025; presenze 224.426; permanenza giorni 3.34
variazione %: 61,21; 46,94; -6.96

Alcune considerazioni conclusive

Italia
Dal 1968 l’aumento degli arrivi del 426% è la dimostrazione che la vacanza estiva, pur in presenza di una sensibile diminuzione della permanenza, si è positivamente estesa a più classi sociali.

Estero
Oltre alla perdita del 50% degli arrivi della “zona nord”, va evidenziato che nel quinquennio 2013-2018 i turisti russi sul territorio interprovinciale di Rimini e Forlì-Cesena sono diminuiti del 44%; mentre in aeroporto i passeggeri russi in arrivi sono diminuiti del 63%: da 230.098 a 85.861.

Le presenze
Nel 1965 nell’ex provincia di Forlì si sono registrate 17.534.000 presenze, che rappresentarono sul totale nazionale di 179.534.000 il 9,64%.
Il 2017 (ultimo dato ISTAT) ha registrato sul territorio interprovinciale di Rimini e Forlì-Cesena (ex FO) 20.951.594 presenze (+21%) che hanno rappresentato il 4,98% (-4,66%) sul totale nazionale di 420.629.455 (+134%).

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