Contributi di co-marketing agli aeroporti? “Bastonata” solo Aeradria

Contributi di co-marketing agli aeroporti? “Bastonata” solo Aeradria

I casi di Alghero e degli scali della Puglia sono emblematici. Perché hanno avuto esiti molto diversi rispetto a Rimini, unico caso dove gli amministratori sono alla sbarra per i contributi di co-marketing.

Nel comunicato stampa del 17 maggio 2017 la Commissione europea precisa che “Per quanto riguarda gli aeroporti, gli Stati membri possono adesso effettuare investimenti pubblici negli aeroporti che gestiscono fino a 3 milioni di passeggeri all’anno in piena certezza giuridica e senza previo controllo della Commissione. Questo faciliterà gli investimenti pubblici in più di 420 aeroporti in tutta l’Unione (che gestiscono circa il 13% del traffico aereo)”.

L’aeroporto di Alghero
Precedentemente, nel giugno 2012, previa denuncia della compagnia aerea Air One, la Commissione europea comunicò al nostro Ministro degli Affari Esteri che l’aeroporto di Alghero aveva omesso la norma che vietava la concessione dei contributi di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree.
Veniva contestato alla società di gestione dell’aeroporto Sogeaal di avere ricevuto contributi dallo Stato e dalla Regione Sardegna per lavori, attrezzature (€ 85.718.924) e per avere favorito diverse compagnie aeree mediante accordi di handling e avere concesso alle stesse contributi per il marketing (€ 60.000.000). La spesa totale fu di euro 145.718.924.
Con la decisione del 1° ottobre 2014 la Commissione europea concluse che:
a) l’aiuto di funzionamento all’aeroporto di Alghero è compatibile con il mercato interno ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c) del trattato;
b) gli accordi di servizi aeroportuali (o di handling) e di marketimg stipulati tra SO.GE.A.AL. da una parte e Ryanair, Aie One/Alitalia, Volare, Bombay, Air Vallée e Air Italy dall’altra, non costituiscono un aiuto di Stato.

Gli aeroporti della Regione Puglia (Bari, Brindisi, Foggia, Taranto)
La società “Aeroporti di Puglia”, della quale la Regione detiene il 90% del capitale sociale, nel marzo 2007 pubblicò sulla G.U.U.E. il bando per la concessione di contributi per l’avviamento di nuove rotte aeree: 16 internazionali e 8 nazionali. Spesa triennale prevista € 63.088.553.
Furono realizzate 10 rotte internazionali e 4 nazionali sugli aeroporti di Bari e Brindisi. La spesa per contributi fu di € 31.682.314. L’incremento dei passeggeri in arrivo nel triennio 2008-2010 fu di 835.480.
La gara fu vinta dalla compagnia aerea Ryanair. Successivamente fu presentata alla Procura di Bari una denuncia per truffa, abuso d’ufficio e falso nei confronti degli amministratori della società di gestione “Aeroporti di Puglia”, denuncia che fu archiviata dal GIP su richiesta della Procura.

L’aeroporto di Rimini
Relativamente allo scalo riminese va considerato che la tipologia di traffico ha una elevata caratteristica stagionale charteristica, caratteristica per la quale il rapporto promozionale, solitamente, è tenuto con il tour operator che organizza il volo, o con la compagnia aerea nei collegamenti low cost.
Dal 1977 al 2012 la società di gestione aeroportuale Aeradria ha effettuato azioni di co-marketing, promozione e pubblicità per una spesa di € 50,917 milioni, così ripartita: società Aeradria 78%, Enti soci 15%, Ministero del Turismo 7%.
Le azioni di co-marketing svolte dal 2000 al 2012 comportarono una spesa di € 34.827.953.

La spesa per il marketing
Le attività di co-marketing svolte dalle tre società aeroportuali al fine di aumentare i passeggeri in arrivo, vanno rapportate all’incremento della ricaduta economica sul territorio, alla spesa sostenuta per ogni passeggero incrementato e, conseguentemente, al bilancio di gestione della società.

Periodo 2000-2012: passeggeri arrivati

Aeroporto di Alghero
Spesa per marketing: € 60.000.000
Aumento passeggeri: +421.902; totale passeggeri: 756.845 (+126%)
Totale spesa per passeggeri aumentati: € 142,21; spesa per passeggero/anno € 11,85.

Aeroporto di Rimini
Spesa per co-marketing: € 34.828.000
Aumento passeggeri: +275.008; totale passeggeri: 392.051 (+233%)
Totale spesa per passeggeri aumentati: € 126,64; spesa passeggero/anno € 10.55.

Periodo 2008-2010: passeggeri arrivati

Aeroporti di Bari e Brindisi

Spesa per co-marketing: € 31.682.314
Aumento passeggeri: +816.141; totale passeggeri: 2.472.542 (+52%)
Totale spesa per passeggeri aumentati: € 38;81 spesa per passeggero/anno € 12,93.

Il contributo di € 10,55 per passeggero/anno concesso dall’aeroporto di Rimini, risulta inferiore a quello dell’aeroporto di Alghero (€ 11,85) e degli scali di Bari e Brindisi (€ 12,93).
Dall’annuario statistico dell’ENAC del 2011 risulta che i passeggeri partiti dai 42 aeroporti con voli low cost furono 29.841.244.
Da una valutazione effettuata a suo tempo risultò che la spesa totale sostenuta dalle 42 società di gestione aeroportuale fu di circa € 600.000.000. Il contributo medio per passeggero risultò essere di € 20,10.

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