Da un presiniente a Mimma Spinelli: “Cambio di passo per la Provincia”

Da un presiniente a Mimma Spinelli: “Cambio di passo per la Provincia”

Rassegna dai quotidiani oggi in edicola

"Serve il coinvolgimento del territorio, bisogna dare risposte ai cittadini. La mia candidatura non è nata nelle sedi di partito". Il sindaco di Coriano, candidato alla presidenza della Provincia, spiazza e traina, Riziero Santi "civico" insegue. Piazzetta San Bernardino resta un luogo degradato nel cuore del centro storico. Alberi e Psbo: la spuntano ambientalisti e Gioenzo Renzi. Tre indagati nel Consorzio di Bonifico della Romagna.

“Convocare ogni mese una assemblea generale con tutti i 353 tra consiglieri e sindaci, assieme ai parlamentari del territorio” e “implementare il personale della provincia perché alcuni compiti i piccoli comuni non possono svolgerli, serve una regia degli uffici provinciali” (Carlino Rimini). Il sindaco di Coriano, Mimma Spinelli, spiega il cambio di passo di cui l’ente Provincia ha bisogno, e lo fa in vista del voto per il rinnovo del presidente e dei componenti del consiglio provinciale, che si tiene domani. “Consiglieri e sindaci votino secondo coscienza. Negli ultimi sei anni da sindaco ho dimostrato di sapere fare squadra con progetti che vanno al di là dei confini e dei colori politici”, dichiara. “Gnassi quattro anni fa disse di essere un ‘presiniente’ perché l’ente era destinato a scomparire. Dopo il referendum del 2016, che ha ridato vita alle Province, si poteva fare di più ma è mancato il cambio di passo e il coinvolgimento del territorio”, spiega Spinelli. A chi ipotizza una sorta di prova generale di alleanza “gialloverde” lei risponde che chi lo afferma “non conosce Mimma Spinelli” perché “io”, aggiunge, “parto dai cittadini” e “questi ragionamenti li lascio a chi non sa fare altro”. Invita “a pensare diversamente guardando al proprio comune, e non a barattare la propria partecipazione nella sfida”. “Ora si vota per le provinciali e prima di tutto dobbiamo dare risposte ai cittadini. Chi vuole la continuità voterà Santi, chi vuole cambiare potrà farlo”. Chiaro? Alla domanda: cosa invidia al suo avversario, Mimma Spinelli fa filotto: “Assolutamente nulla. La mia candidatura non è nata nelle sedi di partito”. Gran Finale: “Se la Provincia dovesse continuare a rimanere dormiente, mi farò sentire”.

Davanti al tornado Spinelli il Pd stavolta dà l’impressione di rincorrere. Riziero Santi è il candidato di bandiera. Perché dovrebbero votarla, gli domanda il Carlino? “Per l’esperienza amministrativa che ho maturato. Sono sindaco di una lista civica che ha in sé diverse sensibilità. Conosco bene le necessità dei piccoli Comuni e garantirò un riequilibrio sul territorio delle politiche provinciali. Sarà la provincia di tutti”. Oggi non lo è? “Il presidente uscente Gnassi ha lavorato in un ente che sembrava indirizzato a ridimensionarsi, ed è per questo che si è impegnato su alcuni aspetti: razionalizzare e organizzare il lavoro. Ha traghettato l’ente in una fase difficile. Oggi è necessario cambiare modalità. La Provincia è in una fase di ripresa è va rilanciata”. Davanti si troverà un asse gialloverde, che effetto le fa? “Sono politicismi, e non voglio farci i conti. Non voglio ragionare su questi schemi politici. Sono concentrato nel rilancio della Provincia. Simili giochetti fanno parte del tentativo di demolire l’avversario, e non mi appartengono. A me interessa aiutare i comuni, soprattutto quelli piccoli”. Ma di politica si parla, nel 2016 andranno al voto 16 comuni, soprattutto piccoli. “Il tema si pone, ma la mia lista è trasversale e parla ai cittadini delusi da forme classiche della politica e non parlo solo del Pd, di delusi ne sento in tutti gli schieramenti. Io sono per la cittadinanza attiva e ho finito per esserne un esempio. Se valessero le somme dei partiti, io non sarei diventato sindaco a Gemmano. Sono convinto della necessità del civismo politico piuttosto che della militanza politica”. Cosa invidia al suo avversario? “Non invidio nulla. La sfida è tutta da giocare”. Cosa farà se non vince? “Tornerò ai miei compiti. Non sono in lista, non ho voluto alcun paracadute in caso di sconfitta”. Fin qui domande e risposte confezionate dal Carlino (Andrea Oliva). Che dire? Se un uomo di partito, targato Pd, come Santi, strombazza il civismo e si appella ai delusi della politica, compresi quelli del Pd, forse la paura fa novanta. Stavolta per la Provincia è caccia all’ultimo voto. E già questo la dice lunga.

«Assediati da spacciatori e giovani ubriachi» (Carlino Rimini). “Scritte spray su muri, cestini e panchine come se piovesse. Fittoni divelti, lampioni inclinati per puro divertimento, fioriere ribaltate, vespasiani en plein air, rumori e concerti notturni a go-go. Come confermato dal grave episodio delle due 15enni finite in coma etilico sabato sera, piazzetta San Bernardino resta un luogo degradato nel cuore del centro storico. Nonostante il bel restyling comunale di pochi anni fa”.

Muore facendo kitesurf: si schianta sugli scogli (Corriere di Rimini). La vittima, Mario Deriu, marignanese, avesa 63 anni: lascia la moglie e due figlie. “Sollevato in aria dal vento e sbattuto contro la barriera”.

Consorzio di bonifica, tre indagati (Carlino Rimini). “Poche settimane fa il sostituto procuratore di Forlì, Sara Posa, ha notificato a tre persone la richiesta di prosecuzione di indagini avviate nel marzo scorso. Gli indagati sono il presidente Roberto Brolli di Santarcangelo (nella foto), il direttore generale Vincenzo Bosi di Ravenna e il capo settore pianificazione idraulica Chiara Benaglia di Cesena. Il sospetto è che per togliersi dagli impicci nelle precedenti inchieste non abbiano detto tutta la verità agli inquirenti”. Tempesta sul Consorzio di Bonifica della Romagna, e il Carlino Rimini riprende una notizia pubblicata dal blogger Davide Fabbri. La notizia è più diffusamente affrontata sulla pagina di Cesena dello stesso quotidiano.

Alberi, il salvataggio costa 350mila euro (Corriere di Rimini). “La dorsale sud del Piano di balneazione cambia tracciato per salvare oltre 40 alberi. Con una spesa aggiuntiva probabile di circa 350mila euro. L’impegno delle associazioni ambientaliste, cavalcato dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Gioenzo Renzi, porta dunque a un risultato: dai 74 alberi che andavano abbattuti tra i parchi Cervi, Bondi e Fabbri per la realizzazione della condotta fognaria, si scende a 29, con altri 5 particolarmente a rischio”.

COMMENTI

DISQUS: 0