Degrado di via Garibaldi: Gioenzo Renzi svela le magagne

Degrado di via Garibaldi: Gioenzo Renzi svela le magagne

"Negli ultimi quattro anni l'amministrazione comunale si è limitata a transennare gli immobili ai civici 59 e 50-52 di via Garibaldi, mentre per ragioni di pubblico interesse avrebbe dovuto fare ben altro". Sull'immobilismo di palazzo Garampi nel risolvere l'annoso problema degli edifici che cadono a pezzi nel centralissimo centro storico, il consigliere di Fratelli d'Italia, Gioenzo Renzi, coglie impreparato l'assessore Sadegholvaad.

Meno di un mese fa ci eravamo nuovamente occupati degli immobili degradati e transennati di via Garibaldi, e l’avevamo fatto a seguito della interrogazione di Gioenzo Renzi (Fratelli d’Italia) discussa in consiglio comunale. L’assessore Sadegholvaad aveva sottolineato, condividendo la “denuncia di una situazione indecente”, il costante impegno dell’amministrazione comunale per risolvere il problema: “Gli immobili sono stati oggetto di varie ordinanze e di varia natura: motivi igienico sanitari, di pubblica incolumità…, ma tutte sistematicamente inottemperate da parte del proprietario”, erano state le sue parole.

Ma la risposta scritta di palazzo Garampi, che Gioenzo Renzi ha ottenuto alla sua interrogazione, dice qualcosa di diverso, come rivela lo stesso consigliere di opposizione: “La risposta scritta dell’Amministrazione Comunale è stata quella di avere effettuato alcuni interventi, nel 2013 e 2014, di bonifica e messa in sicurezza interna dell’edificio al numero 59 con una spesa di 14.694 euro per la quale si è proceduto inutilmente alla riscossione coattiva”. Ma “nei quattro anni successivi, dal 2014 ad oggi, l’intervento del Comune si è ridotto alle sei transenne, a salvaguardia dei passanti, collocate davanti agli edifici ai civici 59 e 50-52 di Via Garibaldi angolo Via Bertola, con il restringimento della Via Garibaldi e le difficoltà al transito di pedoni, biciclette, moto, auto”. Un po’ pochino.

“Il problema è che le transenne come risposta all’emergenza e il conseguente restringimento della Via Garibaldi non possono diventare permanenti, a danno delle attività degli esercizi pubblici, dei negozi circostanti, dei residenti in zona, dei cittadini e di tutti coloro che percorrono la Via Garibaldi per lavoro e per entrare nel Centro Storico”, rincara oggi Renzi. “Non ci si può limitare ad una ordinanza Sindacale contingibile e urgente di sei anni fa, rimasta inottemperata dal proprietario, e ai minimi interventi di pulizia ordinati dal Comune ad Anthea all’interno dell’immobile al n. 59 di Via Garibaldi. Il dovere del Comune è di eliminare questo degrado in una via commerciale e frequentata del Centro Storico, come Via Garibaldi, a poche decine di metri da Piazza Tre Martiri, attuando il Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE)”.

Perché Renzi tira in ballo il Rue? Perché prevede che “qualora i proprietari non provvedano, l’Amministrazione Comunale ordinerà l’esecuzione delle opere necessarie al fine del mantenimento delle condizioni di sicurezza e di decoro delle costruzioni”. E per ragioni di pubblico interesse “l’Amministrazione Comunale dovrebbe almeno restaurare le facciate esterne degli edifici (nell’edificio al civico 52 si trova, fra l’altro, l’unica bottega medievale superstite a Rimini!), mettere in sicurezza i cornicioni infestati dalle erbacce per ripristinare l’immagine di normalità e il transito in questo tratto di Via Garibaldi”. E poi il conto chi lo paga? “Per il recupero delle spese con le sanzioni previste si potrebbe procedere al pignoramento degli immobili appartenenti al proprietario. Senza aspettare le soluzioni dal Cielo!”, spiega Renzi.

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