L'assessore di Riccione si candida con Forza Italia: "Sono determinato a rappresentare le esigenze del nostro territorio, a dare sostegno e incentivi alla tutela e salvaguardia delle nostre coste, dei nostri porti e delle nostre attività marittime e balneari".
Assessore nel Comune di Riccione con deleghe al demanio, affari generali e politiche comunitarie, classe 1974, Andrea Dionigi Palazzi ha deciso di candidarsi con Forza Italia (che a Rimini avrà come capolista Nicola Marcello) alle elezioni regionali del 26 gennaio prossimo e di partecipare alla sfida che vede il centrodestra correre con la speranza, suffragata da diversi sondaggi, di portare a casa il risultato storico: conquistare il palazzo di via Aldo Moro a Bologna.
“Mi candido perché voglio contribuire con il mio impegno a scongiurare il rischio di una regione a due velocità, che marginalizza ancora colpevolmente l’area vasta costiera, e su cui invece in futuro occorrerà concentrare progetti di sviluppo e valorizzazione”. Non ha dubbi Dionigi Palazzi: portare a Bologna le aspettative del territorio turistico per eccellenza è la sfida che ha deciso di raccogliere. Ha in mente progetti concreti, “come concrete sono state in questi anni le richieste che in qualità di assessore al Demanio del Comune di Riccione mi hanno fatto gli imprenditori del mare e i miei concittadini e a cui ho cercato come assessore di dare risposte con determinazione e con la mia presenza costante”.
Il suo obiettivo, insomma, si sintetizza così: “Portare in Regione la concretezza delle esigenze dei tanti imprenditori della Riviera e dei cittadini che qui vivono e che sentono distanti dai loro problemi la macchina burocratica regionale. A partire dalla necessità di sostenere e proteggere il turismo balneare per garantire la continuità delle imprese e la ripresa degli investimenti, di assicurare, attraverso il dialogo e la concertazione, il giusto equilibrio di tutela e le giuste opportunità di fare impresa e creare lavoro lungo tutta la filiera economica e infrastrutturale della Riviera, di dare sostegno ed incentivi alla tutela e salvaguardia delle nostre coste, dei nostri porti e delle nostre attività marittime e balneari“.
Al primo posto c’è dunque l’area di riferimento della costa romagnola, ma Dionigi Palazzi ha anche ben chiaro il tema politico sul tappeto: “Desidero rinnovare e rilanciare il lungo impegno del mio partito, che è la comunità con cui condivido aspirazioni, progettualità e valori. Mai come in questo momento è necessario non farsi abbindolare dalle facili promesse di un progetto ormai logoro e fine a stesso. Dobbiamo smetterla di andare nei palazzi della Regione con il capello in mano. Noi siamo la Riviera, un vanto per tutto il Paese. Penso che un rappresentante di questo splendido territorio debba battersi in Regione per tutelare gli interessi dei cittadini di tutta la Riviera”.
L’approdo alla candidatura è il frutto di un percorso cominciato sui banchi del consiglio comunale di Riccione e in veste di coordinatore di Forza Italia, ma anche all’interno del mondo economico: “Mi è sembrato estremamente coerente al mio impegno di questi anni accettare l’invito del mio partito a candidarmi alle prossime regionali. Lo faccio con la consapevolezza di affrontare un’intensa, importante e difficile sfida”. E aggiunge: “Sono determinato a rappresentare le esigenze del nostro territorio ed in particolare di quel settore storicamente così determinante per lo sviluppo economico e sociale della nostra Riviera che lega in un unico filo il mondo dei balneari a quello degli imprenditori della nautica, dell’economia marittima e della pesca. Lo faccio perché penso che anche Forza Italia in Emilia Romagna non possa sottrarsi all’esigenza di un rinnovamento radicale della classe politica e che per far questo servano persone che, nei ruoli che hanno ricoperto, hanno dimostrato grande impegno e forte partecipazione. Penso infine che serva portare in questa campagna elettorale un punto di vista diverso: quello di chi guarda la nostra regione dal lato del mare, che pensa agli interessi che ruotano introno a questa parte dell’Emilia Romagna che ha bisogno di una nuova stagione di rilancio e di cambiamento”.
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