“Ecco perché non sostengo Fabrizio Piccioni ma Veronica Pontis”

“Ecco perché non sostengo Fabrizio Piccioni ma Veronica Pontis”

Parla Sheila Falocco, consigliere comunale uscente eletta col centrosinistra a Misano

"Piccioni è stato il “braccio destro”, anzi sinistro, di Giannini per dieci anni. Pur dichiarandosi uomo di principi e di sinistra, ha avallato tutto, anche le decisioni più impresentabili". Mentre "quella di Veronica Pontis mi pare l'unica lista che potrebbe cambiare Misano dopo 70 anni trascorsi sullo stesso registro".

“Non scelgo Fabrizio Piccioni perché lo conosco”. Sheila Falocco (nella foto), consigliere comunale uscente eletta col centrosinistra, ribalta lo slogan (“scegli chi ti conosce”) del candidato sindaco che spera di confermare lo status quo “gianniniano” alla guida del Comune di Misano. Ha deciso di chiarire la sua posizione e spiegare le ragioni per cui non appoggia Piccioni, e il perché del suo sostegno alla candidata del centrodestra Veronica Pontis.

Partiamo da Piccioni.
E’ stato il “braccio destro”, anzi sinistro, di Giannini per dieci anni. Pur dichiarandosi uomo di principi e di sinistra, ha avallato tutto, anche le decisioni più impresentabili, quelle più sinistre … piuttosto che di sinistra.

Esempio?
L’imposta di soggiorno più bassa fra i Comuni della costa, al massimo 1,50 euro per i 4 stelle quando invece Riccione e Rimini arrivano a 4 euro. Per contro, la stangata dell’addizionale Irpef, che colpisce i redditi più bassi e in particolare i pensionati. Ricordo che nel 2019 c’è stata una ulteriore bastonata: è stata alzata la soglia di esenzione da 12mila a 15mila euro e aumentati tutti gli scaglioni tranne quello che era già al massimo.
Piccioni non ha mai battuto ciglio di fronte a queste scelte, è stato il “signorsì” di Giannini, non certo dei comuni cittadini. Ma quello che mi ha particolarmente delusa è stata la totale mancanza di confronto all’interno della maggioranza, siamo stati solo chiamati ad approvare decisioni assunte dal sindaco, dal suo vice e da pochi altri. Come nel caso del progetto di ampliamento dell’impianto del Misano World Circuit, approvato lo scorso marzo.

Cosa è successo?
A parte che il progetto è arrivato al dunque con un anno di ritardo, ma personalmente pur apprezzandolo e considerandolo un valore aggiunto per lo sviluppo di Misano, ho votato contro per il metodo che è stato seguito, ancora una volta senza nessun approfondimento, con tante richieste di chiarimento rimaste tali, la riunione di maggioranza che ha discusso l’argomento è stata una farsa. L’ultimo preconsiglio, ad esempio, è stato fissato nella stessa giornata delle commissioni (una scelta da me non condivisa) anche se ciò che mancava era proprio la perizia giurata, pervenuta poi via mail nella giornata di domenica per andare in consiglio il martedì seguente. Per qualcuno questo è tutto normale. Io ritengo che se una pubblica amministrazione concede qualcosa in deroga, come in questo caso, deve essere chiaro il ritorno per la città. Entrare nel merito dettagliatamente sarebbe lungo ma, per dirne una, c’è il tema della viabilità, che andava migliorata. Ripeto: io sono innamorata del circuito, ho scelto di abitare a Santa Monica, sono una motociclista, ma non per questo come consigliere comunale posso permettermi di non valutare nel merito. Poi c’è la questione dei benefit …

Vale a dire?
In primis la gestione dei biglietti d’ingresso gratuiti al circuito, per evitare di pagare 5 euro anche per assistere alle prove; una partita che è stata gestita dal sindaco e che non ha premiato minimamente i residenti di Santa Monica, i quali soffrono i maggiori disagi essendo la frazione che ospita tutta l’attività che si svolge all’autodromo. A mio parere serve un referente della frazione che gestisca le gratuità.

Torniamo a Piccioni e alla alleanza che lo sostiene.
La lista di Piccioni ha resuscitato quella fazione interna al Pd che nel 2014 aveva apertamente osteggiato Giannini e fatto confluire i voti altrove. Ma con che faccia si tenta di cancellare con un colpo di spugna una frattura così profonda? Solo per cercare di mantenere il potere adesso che vacilla? Penso che molti non accetteranno questo “volemose forzatamente bene” che nasconde fini incofessabili.

Veronica Pontis significa alleanza di centro destra e Lega: nessun problema per una come lei che viene dalla sinistra?
Vorrei precisare che nel 2014 pur candidandomi in una lista di centrosinistra non sono stata mai legata a nessun partito. Le mie scelte sono nel merito e nel merito di chiunque. Io non ho legami con la Lega, non sono politicamente innamorata di Salvini, non sono mai stata ideologicamente a lui vicina, ma devo dire che ha tutto il mio rispetto ed anche ringraziamento per alcuni provvedimenti che questo governo ha messo in cantiere o che ha già attuato, e che condivido in toto: dalla sicurezza alle telecamere negli asili e nelle case di riposo per tutelare bambini e anziani, alla inapplicabilità del giudizio abbreviato per i delitti puniti con l’ergastolo. A questo proposito c’è un caso che mi ha fatto un po’ vergognare di appartenere all’amministrazione comunale di Misano…

Quale?
L’8 marzo ho partecipato alla fiaccolata in ricordo di Olga Matei, la commessa rumena di 46 anni uccisa il 5 ottobre di tre anni fa a Riccione da Michele Castaldo. C’erano le amministrazioni comunali di Coriano e Riccione rappresentate ai massimi livelli, con i rispettivi sindaci, assessori con delega alle pari opportunità, le tre organizzazioni sindacali, eccetera eccetera. Io in quella occasione rappresentavo la Uil, dell’amministrazione di Misano nessuno. Dov’era il vicesindaco Piccioni? Una situazione imbarazzante, penosa, da vergognarsi. Nel merito, invece, dico che non è giusto che la condanna dell’ergastolo nei confronti di chi commette un omicidio così brutale, venga ridotta a 30 anni per il rito abbreviato e poi a 16 anni. E il governo in carica ha rimediato a questa ingiustizia. Mi fa poi molto piacere che l’avvocato Lara Cecchini, difensore di parte civile per Nina Pascal, sorella di Olga Matei, faccia parte della squadra di Veronica Pontis.

Cosa le piace di più della candidata Veronica Pontis?
Il mio appoggio a Veronica Pontis ha una ragione molto chiara: rappresenta l’alternativa rispetto a tutto quello che ha personificato la sinistra al governo della città. Rappresenta il cambiamento, la freschezza contrapposta alla incrostazione del potere stratificato da decenni, che io ho conosciuto da vicino nella mia esperienza sui banchi del consiglio comunale. Quella di Veronca Pontis mi pare l’unica lista che potrebbe cambiare Misano dopo 70 anni trascorsi sullo stesso registro. Piccioni, vicesindaco e con deleghe importantissime (bilancio, tributi, urbanistica, mobilità, edilizia) scopre adesso i problemi di Misano: dov’era negli ultimi dieci anni?

Cosa pensa della carta a sorpresa, quella di Claudio Cecchetto?
Dal punto di vista del produttore discografico, del personaggio televisivo, scopritore di talenti e tanto altro, nulla da dire. Dal suo entourage sono stata anche contattata in vista di una candidatura, ma ho scelto di non fissare nemmeno l’incontro per parlarne, non ero interessata. A mio parere Cecchetto non ha conoscenza del territorio e competenze maturate nella gestione amministrativa di una macchina complessa qual è quella di un Comune… e credo non ci si possa permettere il rischio di incappare in un commissariamento dopo pochi mesi dalle elezioni.

E i 5 stelle?
Gran bravi ragazzi, ne ho apprezzata una in particolar modo, ma non hanno dimostrato di avere la stoffa per fare l’opposizione, come si può pensare che possano governare?

E Giannini?
Dichiara che Piccioni è bravo ma nei fatti secondo me non l’ha sostenuto. E d’altra parte come avrebbe potuto farlo visti i compagni di viaggio che si è scelto Piccioni, nemici giurati di Giannini? E’ tutto davvero complicato.

E’ cambiata non poco Sheila Falocco in questi quattro anni…
Sono rimasta esattamente quella che ero nel 2014, con gli stessi ideali che avevano mosso la mia decisione di impegnarmi per la città di Misano, direi che altri non sono stati coerenti.

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