Fotocopie, telefoni e internet: Palazzo Garampi si “regala” un milione di euro in più

Fotocopie, telefoni e internet: Palazzo Garampi si “regala” un milione di euro in più

Ma quale austerity. Si investe anche sul software per la gestione paghe.

L’anno scorso c'erano stati tagli di bilancio pesanti sulla spesa informatica e telefonica dell’ente. Ma adesso con un provvedimento dirigenziale “omnibus” gli uffici comunali si prendono la rivincita.

Un milione di euro in più da spendere nel 2017 per fotocopiatrici, telefonia ed informatica: il Comune di Rimini si “regala” una bella sommetta, contraddicendo l’austerity della Direzione Risorse Finanziarie che l’anno scorso aveva operato dei tagli di bilancio pesanti sulla spesa informatica e telefonica dell’ente. Con un provvedimento dirigenziale “omnibus” varato a fine dicembre ma passato solo pochi giorni fa, ora gli uffici di Palazzo Garampi si prendono la rivincita con la riassunzione in bilancio di numerosi capitoli di spesa per un totale, appunto, di 959mila euro e spiccioli. Soldi che saranno impiegati in fotocopiatrici (38mila euro), aggiornamento e manutenzione software, manutenzione del sistema di videosorveglianza, trasmissione dati, telefonia mobile e fissa e relativi canoni. Schematizzando, si tratta di 608mila euro nella branca informatica e di 312mila euro per quella telefonica.
La sforbiciata della Direzione Risorse Finanziarie era stata calata due volte, fra giugno e luglio scorso, nella previsione che la spesa non sarebbe stata compatibile con il pareggio di bilancio. Ora l’amministrazione la pensa in maniera diversa, avendo attestato invece la compatibilità finanziaria della riassunzione di spesa.
Non mancano le curiosità spigolando fra i capitoli di spesa: fra i software da aggiornare ci sono quello elettorale, dei passi carrai, delle biglietterie, fra i più costosi quello della gestione paghe, e persino l’implementazione di un programma già esistente “per opzione donazione organi”.
Costerà circa 257mila euro il consumo nella telefonia mobile e fissa, compresa la trasmissione dati.
Il solo accesso alla rete telematica regionale Lepida costa 55mila euro.
Tra i fornitori (i contratti erano già in essere) troviamo Telecom Italia, Wind, Rai Way per l’accesso al sistema wireless, la società regionale Lepida per la rete telematica dell’Emilia-Romagna nonché per la piattaforma fax server, Acantho (gruppo Hera) cui vanno oltre 350mila euro di “rinnovo triennale contratto gestione servizi informatici comunali”. Inoltre vari privati tra cui Actalis, Harvard Service, Semenda, Maggioli.

COMMENTI

DISQUS: 0