Gnassi può parlare di cose sexy, l’opposizione deve far partire l’operazione “bonazza”

In una Rimini meteoropatica bisogna pensare con il meteo in testa e guardare alla prossima primavera sapendo che se s’infilano tutta una serie di coi

In una Rimini meteoropatica bisogna pensare con il meteo in testa e guardare alla prossima primavera sapendo che se s’infilano tutta una serie di coincidenze sarà difficile battere il primo cittadino e i problemi resteranno gli stessi. Per evitarlo bisogna cominciare a pensare alle proposte alternative e renderle più accattivanti di quelle del primo cittadino.

Rimini è giustamente una città meteoropatica. Essendo molte delle sue attività legate al turismo, il tempo influisce più che in altre località sull’umore della gente. Non bisogna poi dimenticare che la benedetta e maledetta “riminizzazione” è stata fatta da contadini inurbati e questa tradizione rurale (meteoropatica per forza di cose) è radicata in buona parte della popolazione.
Tutto ‘sto pistolotto per dire che bastano due giorni di sole per credere di vivere nel migliore dei mondi possibili, e bastano due gocce d’acqua per far sprofondare qualcuno nella depressione, in questo caso caspica vista l’assenza di russi.
In primavera poi, i primi soli scaldano non solo le ossa ma anche l’immaginazione di qualcuno che pensa che sì, i guai sono tanti, ma questa sarà la stagione della svolta ecc. ecc. Poi bastano due secchiate d’acqua il giorno di Pasqua per sentirci come lemming in corsa verso la scogliera della morte.
Tutto questo influenza anche la politica. Prima di Pasqua, durante le prime belle giornate primaverili sembrava che il clima nei confronti dell’amministrazione e del sindaco Gnassi fosse parzialmente mutato, sì Rimini è messa male però ci sono le rotonde, l’aeroporto ha riaperto, sono stati inaugurati nuovi locali e stanno lavorando al teatro che tornerà alla vita dopo 70 anni.
In realtà la pioggia del mattino di Pasqua ci ha ricordato che siamo messi proprio male dal punto di vista strutturale e che non bastano due belle giornate di sole (e magari tutta una splendida primavera ed estate come tutti speriamo) per mettere a posto le cose.
Chi si occupa di politica deve tenere in considerazione la natura meteoropatica della città e dei suoi abitanti.
Le elezioni si terranno nella tarda primavera del prossimo anno, un periodo in cui i riminesi sono più ottimisti; Gnassi arriverà con nulla di fatto in mano, ma avrà colorato altre rotonde e diversi punti della città con il suo arcobaleno (tra pace/gay/hope/obey, in una parola Shepard Fairey) e soprattutto potrà (se tutto va strabene) “pompare” la riapertura del teatro e potrà dire di aver fatto qualcosa per impedire la merda in mare. Considerata la maestria comunicativa dell’attuale sindaco, con tre carte del genere nel suo mazzo di raffinato imbonitore, si può dire che l’esito delle elezioni appare scontato: rielezione dell’attuale primo cittadino sotto il cielo primaverile e pianti a dirotto nei prossimi inverni.
Tutto questo rende ancora più difficile il compito dell’opposizione, proprio mentre continua il lavorio per dare unità alle tante liste civiche e ai movimenti che vogliono l’alternanza. Infatti il sindaco ha dalla sua la possibilità di affrontare argomenti leggeri, piacevoli, come si dice adesso nel linguaggio politico, “sexy”. La riapertura del teatro diventerà un grande evento, ogni aereo di russi sarà celebrato come una vittoria ai mondiali, si berrà l’acqua salata per dimostrare che non ci sono più pericoli di merda in mare e via dicendo. L’opposizione invece dovrà parlare di argomenti noiosi e pesanti: Rimini inaccessibile ai turisti, Trc inutile e costoso, crollo di alcuni settori dell’economia per colpa di politiche amministrative locali, difficoltà del sistema creditizio-finanziario, ambiente pericoloso e insalubre, inchieste giudiziarie sui poteri forti… Insomma, roba per nulla “sexy”. E’ questo il grande problema dell’opposizione: rendere attraente e popolare quello che non lo è. Infatti, se lamentarsi e criticare va bene per l’inverno, queste stesse attività sono off limits in primavera quando il sole ci chiama (in tanti) alla spiaggia, (in pochi) al mare, e (qualcuno) ai colli.
Insomma, bisognerà prendere tutte le soluzione alternative al disastro attuale e presentarle in maniera attraente. Per capirci è come prendere una brava attrice non proprio dotatissima fisicamente, un tipino “interessante” per intenderci e presentarla come una “superbonazza”. Un’operazione fattibile, l’importante è che il pubblico prenda in simpatia il “tipino” e che capisca che è più brava.

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