Hillary Clinton a sostegno di una cordata del “Fellini”

Hillary Clinton a sostegno di una cordata del “Fellini”

Nella partita dell'aeroporto di Rimini è scesa in campo anche Hillary Clinton. Proprio lei, di cui si parla con insistenza per la candidatura alle pre

Nella partita dell’aeroporto di Rimini è scesa in campo anche Hillary Clinton. Proprio lei, di cui si parla con insistenza per la candidatura alle presidenziali del 2016, segretario di stato Americano fino agli inizi del 2013 e ancora saldamente in sella nella politica a stelle e strisce.
Pare che il capofila della cordata statunitense nella corsa per aggiudicarsi il bando Enac (dopo essersi già assicurato la gestione dello scalo di Forlì), Robert Halcombe, abbia sparato anche una cartuccia di peso: una lettera di credenziali a firma Hillary Clinton. In cerca delle entrature giuste, anche per ottenere finanziamenti dalle banche, Halcombe avrebbe appunto presentato durante l’estate in un importante istituto di credito di Rimini la lettera di accreditamento nientemeno di Hillary Clinton, che però non avrebbe sortito l’effetto sperato, tanto che Halcombe si sarebbe rivolto a banche straniere.

Ma c’è un’altra indiscrezione che circola. La cordata russa di Novaport si sarebbe interessata, ben prima della partecipazione al bando Enac, al destino dell’aeroporto di Rimini. Lo avrebbe fatto prima del “crac”, cioè del fallimento di Aeradria, offrendo la disponibilità dei capitali russi, pronti ad entrare nella gestione del “Fellini”. Una proposta che sarebbe stata formalizzata almeno ad uno dei principali creditori di Aeradria, ma anche in questo caso senza esito positivo.

Pare, insomma, che la storia di Aeradria abbia ancora parecchi tasselli da incasellare al posto giusto per capire come siano realmente andate le cose, a partire dalla fase precedente al fallimento.

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