Il Borgo

Il Borgo

Ancora vale il buongiorno, il sorriso, ancora ci si conosce per nome, ancora si scherza e si ride come era abitudine in tutte le realtà della nostra Romagna.

Ho la fortuna, il merito come al solito è di mia moglie, di abitare nel Borgo. Sono passati 20 anni da quando, corianese volgare, ho messo radici a San Giuliano.
Allora non andava ancora di moda. Nel secolo scorso era la zona più sfigata della semiperiferia riminese. Poi, ripeto e io non centro nulla, inesorabilmente, ma inevitabilmente il ponte di Tiberio è diventato il riferimento della città. Così è se vi pare: il ponte più bello del mondo merita il successo che ha sulle pagine patinate delle riviste più importanti. Ma la fama di questa piccola enclave è determinata da chi ci abita e da chi ci lavora.
Ancora vale il buongiorno, il sorriso, ancora ci si conosce per nome, ci si prende in giro, ancora si scherza e si ride come era abitudine in tutte le realtà della nostra Romagna. Il successo del Borgo e dei locali nel Borgo, è nell’avere fatto rete e alzato l’asticella: più siamo e meglio stiamo. Avanti c’è posto, senza invidia, senza ipocrisia. Siamo una piccola, grande comunità che lavora in sintonia, che partecipa alla vita della città, che ha nella storia, nella tradizione, nelle radici, nel suo DNA il principio sacro dell’ospitalità.
Rurali del Borgo, sempre.

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