Il “buco” nella corsia protetta: passa il treno, fermate il Trc!

Il “buco” nella corsia protetta: passa il treno, fermate il Trc!

In prossimità del sito di Officine Grandi Riparazioni, la linea ferroviaria taglia il percorso della metropolitana di costa. Con tanto di passaggio a livello. Ma non doveva essere un'opera in sede protetta sull'intera tratta per il transito esclusivo dei veicoli a guida vincolata, senza invasione della sede da parte di nessun altro?

La cosa fa un po’ ridere. Ma forse no. La grande opera strategica di cui la città discute animatamente da decenni, con la sua coda infuocata di carte bollate, ora ultimata e pronta al “via” con un bel nome allegro dall’aria vacanziera (“MetroMare”), che tutti s’immaginano filare più che dritto da Rimini a Riccione, in realtà ha un “buco”. Un potenziale “stop”. In un punto dei suoi quasi 10 chilometri di percorso, all’occorrenza dovrà tirare il freno. Alle 15 fermate intermedie potrebbe aggiungersene un’altra. Magari molto raramente, ma un’altra. Quale?

Avete presente le Officine Grandi Riparazioni? Inaugurate nel 1912, le O.G.R. tuttora si occupano della manutenzione delle locomotive Diesel di Trenitalia e durante la scorsa estate sindacati e amministrazione comunale hanno chiesto che venga mantenuta la loro vocazione. Ecco, in prossimità del sito di Officine Grandi Riparazioni, la linea ferroviaria taglia il percorso del Trc: è quel tratto di strada ferrata che collega le O.G.R. alla stazione. Tanto che è stato previsto un passaggio a livello con relative sbarre per fermare i “filobus” su gomma del Trc in caso di transito dei mezzi ferroviari.

Stiamo parlando di un’opera in “sede protetta sull’intera tratta” (così si legge nei documenti del Trc),  costata 100 milioni di euro, concepita “per il transito esclusivo dei veicoli a guida vincolata, delimitata lateralmente da elementi di separazione fisica atti a ridurre i rischi di invasione della sede di altri veicoli e di accesso indebito dei pedoni”.

Eppure al Km 0 +557 circa la linea della metropolitana di costa attraversa il sedime delle Officine Grandi Riparazioni che è gestito da Rete Ferroviaria Italiana, ovvero proprio il binario di servizio del deposito di rimessaggio dei treni. E il Trc deve cedere il passo, come qualunque mezzo che viaggi non in sede protetta ma sulle strade delle nostre città. Le due sbarre di passaggio a livello (Km 0+531 e 0+597) sono azionate da R.F.I., e nel progetto definitivo del Trc si può leggere che “il concorrente dovrà proporre un sistema specifico, nell’ambito del SAE, affinché l’informazione sullo stato di tale passaggio a livello sia nota e trattata in tempo utile dal PCS e sia presente sulla console SIB del conducente”. Fermarsi e attendere, please.

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