Il Caravaggio venuto alla luce a Rimini: “la buona sventura”

Il Caravaggio venuto alla luce a Rimini: “la buona sventura”

E' certamente opera di Caravaggio, ma si tratta di una terza versione de "La buona ventura" (le altre due sono conservate al Louvre e ai Musei Capitolini). Il dipinto è saltato fuori il 5 marzo, donato da mani ignote ai Musei Comunali affinché possa essere presto mostrato al pubblico in occasione di una grande mostra curata da Emma Petitti.

“Condottala all’albergo la ritrasse in atto di predire l’avventure”. E’ certamente opera di Caravaggio, ma si tratta di una terza versione de La buona ventura (le altre due sono conservate al Louvre e ai Musei Capitolini). Il dipinto è saltato fuori il 5 marzo, donato da mani ignote ai Musei Comunali affinché possa essere presto mostrato al pubblico in occasione di una grande mostra curata da Emma Petitti, la quale pare sia intenzionata a intitolarla “La buona sventura”.
Da osservare nelle minime sfumature e nei particolari in apparenza più insignificanti. Una sveglia zingarella mette gli occhi su un promettente giovane di buona famiglia, di fulminante carriera e di larghe ambizioni, già Signore di Rimini. Utilizzando uno stratagemma, la lettura della mano, e ipnotizzandolo col civico sguardo furbetto e la fluente parlantina, gli sfila abilmente la verginità politica del vincente nella pubblica via.
Spiegano i critici che il dipinto può essere illuminato anche alla luce della parabola del figliol prodigo che, prima di redimersi, cadde nelle mani di falsi adulatori e, tornando a casa con le pezze, nella sua famiglia politica scoppiò un tal casino che ancora se ne parla.

Immagine Lussi Pagammo

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