Il “fanta immobiliare” ci salverà?

Come e chi potrà stabilizzare il mercato degli immobili? Probabilmente solo le banche ed il sistema di cui fanno parte, diventando parte attiva del

Come e chi potrà stabilizzare il mercato degli immobili? Probabilmente solo le banche ed il sistema di cui fanno parte, diventando parte attiva del problema acquisendo la proprietà degli immobili finiti all’asta e degli immobili ricompresi nei vari fallimenti. Ma forse anche questo è solo un sogno.

di Fabio Lisi

Scrivere un articolo, od organizzare una rubrica di approfondimento per: immobili, catasto e tributi è oggi un compito poco entusiasmante, anche perché deprime soprattutto coloro che si avventurano a leggerne i brani. Possedere un immobile è giudicato una vera “disgrazia” se poi si tratta di un’area fabbricabile la malasorte è anche peggiore.
Il livello assurdo raggiunto dalla tassazione immobiliare, erariale e locale (Imu, Imu2 cioè Tasi, tassa rifiuti, etc), porta a consumare tutte le risorse economiche che normalmente, la famiglia proprietaria, destina per le opere di manutenzione straordinaria ed ordinaria. Ciò ha portato ad un vero degrado delle nostre città.
indice-prezzi andamento-IMILe imprese costruttrici hanno subito una vera e propria “epoca dell’estinzione” con un danno incalcolabile per il lavoro delle costruzioni e per l’indotto. La crisi economica ha lasciato sul territorio un numero in crescendo di locali vuoti ed inutilizzati e di immobili che non potranno essere acquistati dalla maggior parte delle persone. Immobili che se anche acquisitati da altri soggetti non avranno futuro economico. Tutto questo ha, ovviamente, ripercussioni sui valori degli immobili che continuano a deprimersi e non riescono a trovare la necessaria stabilità. Ho quindi preso spunto da un articolo di “Massimo Riserbo” ed ho fatto una fantasticheria, un sogno fanta-immobiliare. Ho immaginato di trasformare la realtà in un sogno per trovare una soluzione alla crisi e fantasticare sulla ripartenza del mercato immobiliare. Mi sono chiesto nel sogno: come e chi potrà stabilizzare il mercato degli immobili? Probabilmente solo le banche ed il sistema di cui fanno parte. Queste istituzioni dovranno, senza concedere maggiori finanziamenti o nuovi mutui, diventare parte attiva del problema acquisendo, comperando, la proprietà degli immobili finiti all’asta e degli immobili ricompresi nei vari fallimenti.
Immagine03 Immagine04Da qui si deve ripartire con il mettere a reddito una serie di immobili usciti dal sistema economico, prima che il mercato immobiliare si deprima ancora di più facendo crollare il valore di questi beni e dell’intero sistema. Questo patrimonio deve ritornare ad essere produttivo con una visione innovativa del territorio e del lavoro. E’ inutile pensare di sostituire una attività od un’azienda che ha chiuso i battenti con un’altra che svolge un’attività economica superata dall’evoluzione del mercato. Un numero importante di capannoni e di altri locali sono stati realizzati per utilizzi e destinazioni d’uso che non hanno più un futuro. Si stima che circa il 50% dei mestieri attuali siano obsoleti e quindi praticamente finiti, senza futuro. Queste strutture vanno messe in mano a soggetti in grado di intervenire economicamente e, con una riconversione, poterle orientare ed adattarle per le esigenze delle nuove occupazioni e della new economy.
Una visione del futuro in grado di portare, con cambiamenti tecnologici, grandi stravolgimenti in moltissimi settori ed ambiti occupazionali con riflessi positivi sul mondo del lavoro e delle persone. Il sogno si è però interrotto quando, guardando fuori dalla finestra, ho visto come ancora molte persone non si sono accorte del mondo che è cambiato attorno a loro. La nostra vision è molto limitata e ci porta a pensare che per dare un futuro alla città è necessario spostare il mercato dal centro per crearne uno “lineare” e più longilineo.

(Dati statistici e grafici da pubblicazioni dell’Agenzia delle Entrate ex Territorio).

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