Il teatrino dell’amministrazione locale

Il teatrino dell’amministrazione locale

Una specie di set cinematografico. Installato ad arte per sublimare le magnifiche sorti e progressive dell’Ordinamento Gnassiano?

Guardiamo attentamente le foto scattate all’anonimo 1 che prende il sole sulla spiaggia di Rimini, foto diventate subito virali e che ci hanno attirato il sarcasmo britannico e Shakespeartiano del tipo: “Much ado about nothing”.
Intanto, osservando i due quod fermi sulla spiaggia, si nota come siano posizionati in senso opposto l’uno rispetto all’altro, come se fossero arrivati da due direzioni diverse.
Quando io, da comune cittadino, li ho sempre visti procedere affiancati nella loro azione di monitoraggio delle spiagge,
Come mai qui non è così?
Secondo, il soggetto in questione.
Il quale, badate bene, s’è sdraiato a prendere il sole su una pila di quelle mattonelle accatastate che i bagnini usano per formare le passerelle d’estate, mentre d’inverno vengono ammucchiate in qualche punto strategico.
Ora, qualunque riminese che decida di andare a prendere il sole in aprile (che, come si sa, è il mese più crudele), siccome di sdraio e lettini ancora non si parla, porta dietro l’asciugamano per coricarsi più comodamente sulla sabbia.
Non su mattonelle in cemento armato che ti scorticano la pelle, come fa invece il soggetto in oggetto il quale è sì a torso nudo, ma nel bottom indossa i bluejeans.
Quando chiunque di noi, per una occasione del genere, prima di partire, sotto i bluejeans mette il costume e il sole lo prende così.

Terza questione: chi è costui?
Dell’ingegnere riccionese pizzicato 13 volte per mancata osservanza delle disposizioni sul clockdown si sa appunto che è ingegnere, si sa quanto ha preso di multa e i bene informati ne sussurrano anche il nome.
Ma questo chi è?
Un riminese? Un santarcangiolese? Un novafeltrista? Un vo cunprà allo sbando perché fuori stagione?
Ultima domanda.
Tra le foto pubblicate sul web, ce n’è una in cui si vede il malcapitato, si vedono i due vigili che lo circondano e si vede il drone dietro di loro che immortala la scena.
Il che significa che lì c’era qualcun altro istruito in precedenza su quanto doveva accadere in quella specie di set cinematografico messo su ad esaltare il perfetto funzionamento dell’istituzione a ciò preposta.
Tutto questo (e basta osservare le foto) non anche a voi dà l’idea d’un teatrino dell’amministrazione locale (se non della politica) installato ad arte per sublimare le magnifiche sorti e progressive dell’Ordinamento Gnassiano?
Chissà chi lo sa.

COMMENTI

DISQUS: 0