“Il territorio chiede risposte, non minacce di querele, sull’aeroporto”

“Il territorio chiede risposte, non minacce di querele, sull’aeroporto”

Ad Airiminum replicano anche Sensoli e Pruccoli.

Dal presidente dell'Aero Club Rimini, Fabio Falsetti, riceviamo e pubblichiamo questa risposta alle dichiarazioni uscite ieri dalla società di gestione del "Fellini".

Se potessimo restare nell’alveo delle discussioni accademiche si potrebbe dire che le tesi di Fincato e Corbucci non fanno una piega. Peccato che qua si parla del futuro di una infrastruttura che è indissolubilmente legata al territorio di Rimini e come tale non può essere affare privato e riservato di soli due soggetti, per quanto uno di essi abbia ricoperto ruoli importanti in passato nei corridoi romani e oggi desideri mettere a frutto le sue capacità relazionali.
La guerra dei numeri non si può fare prendendo il traffico di un anno e rispondendo dall’altra parte con il traffico di oltre due. Il dato è che la gestione del dott. Santini, doverosamente non improntata allo sviluppo ma al solo mantenimento con relativo contenimento dei costi, ebbe nel solo 2014 circa il 50% dei passeggeri in più di quanti sono previsti da Airiminum nel 2017, sempre che la stima dei 300.000 passeggeri si avveri. Questo anche per smentire l’affermazione del gestore che ritiene di non avere ricevuto alcuna eredità. E si rimarca che nel 2014 l’anno non chiuse in perdita. A fronte di questo dato sarebbe doveroso che Airiminum dicesse nel dettaglio quali saranno gli investimenti, in quali tempi (possibilmente non biblici e non limitati ad una jungla di sbarre), che politiche intenderà porre in essere per fare il suo mestiere di “incaricato di pubblico servizio” – perché questo è – sapendo che non è possibile da un lato dichiarare guerra al Mondo e dall’altro pretendere che le tasse dei riminesi lo finanzino.
Per una questione puramente tecnica la competenza sull’aeroporto di Rimini non è della Regione, ma se la Regione non avesse titolo alcuno di competenza, a fronte di cosa dovrebbe destinare al Fellini denari pubblici? Se, come dice il gestore, Airiminum deve rispondere in via esclusiva ad ENAC al MIT e al MEF, allora vada a chiedere soldi a loro. La verità è che non si possono invocare ragioni tecniche per smarcarsi dalle legittime domande di chi come Pruccoli, Sensoli e Sarti, nei loro ruoli istituzionali, sentono il peso della responsabilità della cosa pubblica e coerentemente pretendono trasparenza. Perché l’aeroporto è un bene pubblico e non una proprietà di Corbucci. Airiminum ha vinto un bando pubblico, bene, rispetti i criteri del bando. Per partecipare, un soggetto doveva possedere un capitale sociale interamente versato di 120.000 Euro il quale doveva poi essere elevato a 3.098.741,00 entro 30 giorni dalla aggiudicazione. I soggetti dovevano presentare un piano industriale e, stante che quello di Airiminum ha conquistato il massimo punteggio, sarebbe un gesto di stile condividerlo integralmente come hanno fatto gli altri partecipanti anziché celarlo dietro una molto comoda dicitura “strettamente riservato”. Forse che gli impegni di allora su quel piano si sono dimezzati come il capitale sociale? Nessuno dubita della solvibilità del soggetto se ENAC firma un documento che ne dà atto, ma le regole sono regole ed è immorale che a due anni di distanza il gestore abbia fermo il suo capitale versato a poco più della metà del dovuto. Perché ENAC nel silenzio accetta? Immorale soprattutto verso coloro che hanno perduto la gara di appalto. E sempre sul piano morale, l’aeroporto è una infrastruttura che deve dare conforto economico a chi la gestisce, ma soprattutto deve servire il territorio in cui è inserita altrimenti il disagio che comportano l’inquinamento acustico e dell’aria oltre al forte impatto che limita la città ad una sua naturale espansione, non trovano alcuna contropartita per i cittadini. Senza poi parlare di tutti gli aspetti che la presenza di un aeroporto implica nel senso della security e safety generale. Le domande che i Consiglieri Pruccoli e Sensoli, l’On. Sarti, il vice presidente Corbelli del MAR fanno, altro non sono che le legittime domande dei riminesi, la risposta di Airiminum che brandisce denunce con una mano e pretenderebbe denaro con l’altra non sembra essere la strada giusta per una convivenza normale. Evidentemente il gestore preferisce le prove di forza, esattamente come con i tassisti, gli autonoleggi, l’Aero Club che ho l’onore di presiedere, gli NCC, gli operatori del turismo riminese, i Tour Operator. E non voglio parlare di Air Coop, immagino che lo farà da sé, però da utente, posso dire che non è mai accaduto in 40 anni di attività che a tale operatore abbiano svaligiato il frigor dei gelati i passeggeri di un volo come è accaduto qualche giorno addietro ad Airiminum, semplicemente perché il presidio era mantenuto coperto e il servizio c’era sempre quando doveva esserci in coerenza con quanto ENAC dispone in tutti gli aeroporti.
Certamente condanno i ladri e censuro il fatto de quo, ma se il gestore ritiene per calcolo di risparmio di non tenere aperto un esercizio commerciale interno, anche questi episodi sono poco edificanti indicatori sulla funzionalità offerta dai servizi esistenti, curati appunto in forma diretta da Corbucci.
E quindi trovano ragione e titolo le condivisibili domande che si pone il Consigliere PD Pruccoli che devono essere soddisfatte non con giochetti sui numeri e minacce di querele, ma con i fatti, dei quali, meeting, forum, proclami via stampa e riunioni a parte, purtroppo oggi non c’è traccia.

Fabio Falsetti, presidente Aero Club Rimini

Pruccoli e Sensoli: qual è il nostro reato? Lesa maestà?
“I vertici di AiRiminum dovrebbero sapere che il reato di lesa maestà, nel nostro Paese, non esiste più da un bel pezzo. Per questo trovo piuttosto bizzarro il fatto che si annunci una querela per aver – udite, udite – posto delle domande, ovviamente tutte circostanziate e ben documentate, come è mio solito fare. E per di più averle fatte attraverso delle interrogazioni alla giunta regionale che, al momento non ci risulta far parte ancora dello scintillante mondo che AiRiminum traccia nei suoi comunicati stampa”. Così Raffaella Sensoli (M5S) ribatte alla piccata nota di Airiminum. “Crediamo che su occupazione, investimenti e traffico aereo AiRiminum debba dare più di una spiegazione, anche alla luce della sua recente richiesta di finanziamenti pubblici per attrarre compagnie low cost (senza contare che l’aeroporto si trova su un bene demaniale, quindi il controllo pubblico non è certo in discussione)”. L’interesse attorno al tema dell’aeroporto “rientra banalmente nelle prerogative (e nel lavoro) di un consigliere regionale. AiRiminum se ne faccia una ragione. Per questo, piuttosto che far volare stracci e querele, i vertici della società che gestisce il Fellini dovrebbero concentrare i loro sforzi nel trovare le soluzioni migliori per far decollare e atterrare più aerei possibili sulle nostre piste. E in quest’ottica la fine dei collegamenti con la Germania non è di certo un gran biglietto da visita, come non lo è il comportamento minaccioso e intimidatorio che stanno utilizzando verso chi pone degli interrogativi e vorrebbe delle spiegazioni. Da quando ho iniziato il mio lavoro in Regione mi sono sempre occupata delle problematiche dei nostri aeroporti, compreso quello di Forlì. AriRiminum dorma pure sonni tranquilli, ho intenzione di continuare a farlo e di certo non basterà una querela, e una minaccia a mezzo stampa, a spaventarmi”. Risponde anche il consigliere Giorgio Pruccoli, che parla di “reazione scomposta” di Airiminum e dice: “Solitamente chi ha argomenti, strategia e capacità imprenditoriale uniti a obiettivi che possiedano rilevanza pubblica, in un caso del genere, comprendendo che per chissà quale malinteso alcuni attori istituzionali non capiscono le buone fondamenta di un progetto, piuttosto che sproloquiare e minacciare si affrettano a rassicurare l’intera comunità sulla bontà delle proprie intenzioni, del progetto stesso, cercando di condividere la vision vincente che anima la propria attività”. E conclude: “L’unico colpo che Airiminum ha battuto recentemente riguarda la richiesta di finanziamenti pubblici. E’ quasi irridente in una città dove c’è chi si trova con i beni bloccati da diversi anni ed ipotesi di reato che arrivano all’associazione per delinquere per aver fatto proprio quello (preciso che resto convinto della correttezza di quelle persone)”.

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