Il vigile elettronico sigilla il centro storico, sempre più irraggiungibile

Il vigile elettronico sigilla il centro storico, sempre più irraggiungibile

Rassegna dai quotidiani oggi in edicola

Da gennaio il cuore della città verrà blindato dall'aggiunta di altri sette varchi. Fra i medici c'è chi è contrario al vaccino: c'è anche questa fra le cause della bassa percentuale di dottori che si immunizzano contro l'influenza. Prof condannato a sua insaputa per furto viene prosciolto in appello 30 anni dopo. Bonaccini difende gli aiuti regionali al "Fellini".

Centro blindato dal prossimo gennaio. La situazione dei parcheggi è quella che è: attualmente nel centro storico ne mancano all’appello circa 300 (spariti tutti gli stalli per auto in piazza Malatesta). Non basta? No, da gennaio il cuore della città verrà blindato dall’aggiunta di altri sette varchi: “Lasciate ogni speranza, voi che entrate in macchina nel centro storico. Magari sfruttando vie e pertugi che sfuggono al controllo delle telecamere installate in sei strade dieci anni fa. Da inizio anno il vigile elettronico, all’anagrafe ‘City Gate’, raddoppia: passano da 6 a 13 i varchi controllati dalle telecamere. In quel lontano 2008 la novità spiazzò riminesi e turisti, facendo piovere sui malcapitati la bellezza di 65.445 multe. Un diluvio universale, progressivamente ridotto negli anni successivi, fino alla ‘miseria’ di 11.938 sanzioni nel 2017, da 81 euro l’una salvo complicazioni. Ma i sette nuovi posti di controllo elettronico, insieme allo spostamento in altre strade di alcuni dei sei storici, per un totale di tredici, potrebbero dare nuove soddisfazioni alle casse comunali” (Carlino Rimini).
Quali sono i varchi? Li elenca l’articolo di Mario Gradara: “L’occhio elettronico entrerà in funzione in corso d’Augusto, storico ‘gruviera’ di auto e moto; raddoppierà in via Marecchia a Borgo San Giuliano, con nuove telecamere sul lato di accesso da via Tiberio, troppo frequentato di auto e scooter. Sempre a Borgo le new entry di via Trai e in via Ortaggi. Confermata via Bertani, altre novità sono via Tonini (Museo della Città) e via Castelfidardo – via Clari, davanti al mercato coperto, così come in via Michele Rosa. Saranno spostati gli ‘occhi elettronici’ attualmente in via IV Novembre: verranno collocati tra via Dante e via San Girolamo; quelli di via Quintino Sella andranno in piazzetta Plebiscito, dove c’è la rotatoria del grande ulivo. Niente telecamere, come inizialmente ipotizzato, in via Isotta degli Atti, in via Garibaldi e in via Fratelli Bandiera: saranno piazzate invece in via Molini, che copre comunque l’intera area circostante”. Da notare che “tranne corso Giovanni XXIII, che manterrà il via libera per 4 ore al giorno, tutte le altre 12 postazioni dovrebbero essere chiuse 24 ore su 24”.
Obiettivo della blindatura? “Con questa iniziativa entra nella fase più operativa il programma di valorizzazione e tutela del centro storico”, dice l’assessore Sadegholvaad. Talmente tutelato che arrivarci sarà difficilissimo. (foto dal Carlino)

“I medici trascurano i rischi dell’influenza” (Carlino Rimini, Monica Raschi). Abbastanza clamorosa la dichiarazione di Maurizio Grossi, presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Rimini. «Molte volte c’è una scarsa percezione del rischio. Altre volte c’è un disinteresse e in qualche caso c’è chi è proprio contrario ai vaccini». Fra i medici riminesi c’è anche chi è proprio contrario ai vaccini. Che, detto a Rimini, dove la battaglia sui vaccini si è radicalizzata ed ha assunto le proporzioni ben note, non è proprio un particolare da nulla. E per aumentare la bassissima percentuale del 29% di personale ospedaliero che si vaccina contro l’influenza, Grossi propone “incentivi del tipo un giorno di permesso retribuito a chi si vaccina, come accade a chi dona sangue. Per avviare un ragionamento del genere, però, l’Azienda Usl dovrebbe chiamare il nostro Ordine e quello degli infermieri per un confronto utile alla ricerca di soluzioni che possano incentivare il personale a vaccinarsi. E iniziare per tempo, non ora in vista dell’arrivo dell’ondata epidemica”. E’ “un problema deontologico”, aggiunge Grossi, “per questo auspico un confronto Ausl-Ordini, perché io, medico, che ho il dovere di curare non posso e non devo trasmettere malattie a chi arriva in ospedale proprio per farsi curare”.

Prof condannato a sua insaputa per furto viene prosciolto in appello 30 anni dopo (Andrea Rossini sul Corriere di Rimini). “Condannato a sua insaputa per un furto che non commise, scopre per caso di essere “pregiudicato” e, grazie a una mancata notifica scovata tra le carte ingiallite, riesce a fare riaprire il processo. Il risultato è stato il proscioglimento davanti alla seconda sezione penale della Corte d’appello di Bologna trenta anni dopo i fatti, risalenti al 1988, per intervenuta prescrizione. Una sentenza che fa tornare immacolata la sua fedina penale e gli consente di ottenere una docenza, altrimenti negata. Una possibilità di chiudere la partita con la giustizia attraverso la cancellazione di un reato lontano nel tempo che, se passasse l’emendamento del Movimento 5 Stelle (per oggi è previsto l’esame di ammissibilità, poi sottoposto alle Camere) non sarà più contemplata nel nostro ordinamento giudiziario”.

Il giorno delle forze armate e dell’unità nazionale (Corriere di Rimini). “Un bagno di folla per le forze dell’ordine che ogni giorni si impegnano per garantire la sicurezza dei cittadini. Piazze piene, non solo a Rimini ma nei vari comuni della provincia per il “Giorno dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate” che quest’anno coincide con il centenario della fine della Grande guerra”.

“Sinusite”: paziente muore in ospedale. La famiglia chiede un milione di euro (Andrea Rossini sul Corriere di Rimini). “Un milione di euro. È la richiesta di risarcimento economico rivolta all’Ausl Romagna dai genitori di un paziente di quarantacinque anni morto durante il ricovero all’ospedale “Infermi” il 25 novembre 2017 a loro avviso per una «sottovalutazione diagnostica della patologia che lo aveva aggredito». Era stato trattato chirurgicamente per una forma di sinusite, quando probabilmente – secondo la ricostruzione dei parenti basata sull’interpretazione delle cartelle cliniche fornite dai loro consulenti – era invece «affetto da una occlusione acuta di più vasi arteriosi del circolo polmonare». Stando all’autopsia, in ogni caso, la causa della morte dell’uomo, che lavorava come operaio e risiedeva a Santarcangelo di Romagna, fu dovuta a una trombo-embolia polmonare”.

Bonaccini al segretario leghista: sostenere l’aeroporto è sbagliato? (Corriere di Rimini) «…anche a Rimini discuteremo con gli Enti Locali, le Autorità Europee, le categorie economiche e produttive e le rappresentanze sindacali territoriali, con la società Airiminum ed Enac, su quali siano gli investimenti sulle infrastrutture interne ed esterne all’aeroporto, per i quali si possano impiegare risorse regionali. Cosa ci sarebbe di sbagliato in tutto questo per il segretario leghista?». Così il presidente della Regione Emilia Romagna in risposta al segretario provinciale della Lega di Rimini Bruno Galli.

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