La Corte dei Conti “ammonisce” Emma Petitti e l’Ausl di Rimini

La Corte dei Conti “ammonisce” Emma Petitti e l’Ausl di Rimini

La Corte dei Conti dell'Emilia Romagna tira le orecchie all'assessore regionale al Bilancio e al riordino istituzionale, la riminese Emma Petitti. Ina

La Corte dei Conti dell’Emilia Romagna tira le orecchie all’assessore regionale al Bilancio e al riordino istituzionale, la riminese Emma Petitti. Inaugurando l’anno giudiziario, il presidente Luigi Di Murro ha detto che la Regione ha sforato sui tempi fissati dalla legge di stabilità 2015 in materia di partecipate, cioè la zavorra che grava sui costi della politica e quindi sulle tasche dei cittadini. In buona sostanza, la Regione non ha trasmesso alla Sezione regionale di controllo, entro il 31 marzo 2015, il piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni direttamente ed indirettamente possedute. Venendo meno ad un preciso obbligo. L’assessore si difende: “Entro marzo presenterò in Giunta una delibera nella quale si indicheranno le riduzioni e gli accorpamenti delle società partecipate della Regione. Le scelte che verranno fatte con questa delibera saranno realizzate concretamente entro la fine dell’anno. Così come, del resto, prevede la scansione dei tempi definita dalla recente legge Madia. Del resto la Giunta che si è insediata alla fine di gennaio del 2015, già lo scorso mese di luglio aveva adottato un atto che delineava le linee di indirizzo per definire il riordino delle società partecipate”.
Di Murro, fra i tanti temi passati in rassegna, si è occupato anche della spesa sanitaria regionale e parlando di quella farmaceutica ospedaliera, ha messo in luce che l’Emilia Romagna “registra un aumento del 5,5 per cento rispetto al 2012”, superando il tetto del 3,5 per cento. “Fra le aziende che maggiormente hanno contribuito all’aumento” c’è anche l’Ausl di Rimini (+5,74%), “battuta” però da Bologna (+7,06%), Cesena (+6,32%) e Forlì.

COMMENTI

DISQUS: 0