La Riviera di Rimini e il turismo organizzato

La Riviera di Rimini e il turismo organizzato

La Riviera di Rimini è fuori dai circuiti dei tour operator internazionali, che in Europa muovono circa 50 milioni di viaggiatori. Nel 1984 erano sette i tour operator inglesi che operavano nella nostra Riviera e già nel 1972 gli arrivi al "Fellini" dalla sola Gran Bretagna furono oltre 116 mila. Sono scesi a zero. Alcuni raffronti con altre mete italiane e straniere dimostrano che il territorio riminese può mettere a disposizione un numero di camere troppo basso per accogliere questo tipo di turismo e pratica prezzi non competitivi.

Nel 2005 i primi 50 tour operator europei hanno realizzato un giro d’affari di circa 58 miliardi di euro che, rivalutati al 2018, corrispondono a 68,75 miliardi. La sola TUI, tedesca, che opera in diversi Paesi europei, avrebbe fatturato circa il 24% (16,5 miliardi). Se, per ipotesi, si valuta la vendita di un soggiorno di sette giorni in hotel a 4 stelle ad un costo medio di euro 1.500, si può presumere che nei nove Paesi europei dove operano i primi 50 tour operator circa 49 milioni di persone hanno scelto i programmi vacanze offerti dai 50 tour operator.

In Europa la Gran Bretagna è tra i primi Paesi dove la popolazione residente si avvale delle offerte dei T.O.
Nel 2016 i programmi delle vacanze estive dei tre T.O. – Thomson, Monarch, Airtours – prevedevano la partenza di 44.225 aerei e oltre 7,5 milioni di passeggeri. Per la prossima stagione estiva la TUI, che nel 2017 ha rilevato la Thomson, nel programma vacanze estive 2018 prevede la partenza di oltre 18 mila aerei per raggiungere le località di soggiorno in 13 Paesi per i quali, ipotizzando l’utilizzo di un aereo a 200 posti e una percentuale di riempimento dell’85%, si prevede la seguente ripartizione:

Spagna
Isole Baleari (Ibiza, Majorca, Menarca): tempo volo (t.v.) dall’aeroporto di Londra/Gatwick h 2,15’, totale voli settimanali 157;

Isole Canarie: t.v. h 4,15’ – h 4,30’, totale voli 117;

Coste: Almeria t.v. h 2,15’, voli 2; Blanca t.v. h 2,15’, voli 18; Brava t.v. h 2, voli 7; Del Sol t.v. h 2,45’, voli 22; Dorada t.v h 2, voli 20; De la luz Faro t.v. h 2,45’, voli 10. Totale voli coste 89.
Totale programma Spagna: voli 9.075, passeggeri 1.550.000 (49%).

Portogallo
Algarve t.v. h 2,15’, voli 20; Madeira t.v. h 3,15’,voli 6; Orto Santo t.v. h 3,30, voli 2.
Totale programma Portogallo: voli 700, passeggeri 120.000.

Malta
Tempo volo h 3, voi 6.
Totale programma Malta: voli 150, passeggeri 75.000.

Italia
Campania (Sorrento) t.v. h 2,45, voli 15; Sardegna (Alghero) t.v. h 2,30’, voli 5; Sicilia (Taormina) t.v. h 3, voli 3; Veneto (Jesolo) t.v. h 2, voli 2. Totale programma Italia: voli 635, passeggeri 113.000 (4%).

Croazia
Dubrovnik t.v. h 2,30’, voli 11; Pola t.v. h 2, voli 10; Spalato t.v. h 2,30, voli 4;
Totale programma Croazia: voli 625, passeggeri 113.000.

Montenegro
Podgorica t.v. h 3.45’, voli 4.
Totale programma Montenegro: voli 100, passeggeri 17.000.

Bulgaria
Bourgas t.v. h 3,15, voli 21; Varna t.v. h 3,30, voli 2.
Totale programma Bulgaria: voli 575, passeggeri 97.000.

Grecia
Corfù t.v. h 3, voli 29; Creta t.v. h 4, voli 28; Halkidiki t.v. h 3,15’, voli 15; Cefalonia t.v. h 3,30, voli 14; Kos t.v. h 4, voli 16; Rodi t.v. h 4, voli 23; Samos t.v. h 3, voli 1; Zante t.v. h 3,30’, voli 22.
Totale programma Grecia: voli 3.875, passeggeri 660.000 (21%).

Cipro
Larnaca t.v. h 4,30, voli 20, Paphos t.v. h 4,30, voli 30.
Totale programma Cipro: voli 1.250, passeggeri 212.000 (7%).

Turchia
Antalya t.v. h 4,15’, voli 8; Bodrum t.v. h 4,15’, voli 6; Dalaman t.v. h 4, voli 22; Zmir t.v. h 4,45’, voli 2;
Totale programma Turchia: voli 950, passeggeri 162.000 (5%).

Egitto
Hurgada t.v. h 5,15’, voli 5; Marsa Alan t.v. h 5,30, voli 1; Sharm El Sheikh t.v. h 5,15’, voli 6.
Tot. programma Egitto: voli 300, pax 50.000.

Marocco
Agadir t.v. h 3,45’, voli 4; Marrakech t.v. h 3,30’, voli 4.
Totale programma Marocco: voli 200, passeggeri 35.000.

Capo Verde
Boa Vista t.v. h 6,15, voli 7; Sal t.v. h 6, voli 6.
Totale programma Capo Verde: voli 325, passeggeri 55.000.

Il totale delle partenze settimanali programmate per i 13 Paesi meta delle vacanze estive risulta essere di 750 voli e circa 128.000 passeggeri. Alla fine della stagione estiva, 25 settimane, si può prevedere che oltre 3 milioni di cittadini britannici trascorreranno le vacanze all’estero usufruendo dei programmi TUI.

Quantità e caratteristiche degli hotel convenzionati
Per la stagione estiva 2018 nei 13 Paesi meta di vacanze il T.O. ha convenzionato 294 hotel aventi una capienza ricettiva totale di 97.085 camere. La Spagna con 106 hotel e 35.605 camere rappresenta rispettivamente il 36% e 37% della capacità ricettiva. Nei 12 Paesi esteri il numero medio delle camere per ogni esercizio alberghiero ammonta a 357. Nei 31 hotel delle quattro regioni italiane (Campania, Sardegna, Sicilia e Veneto) la media è di 102. Nella nostra riviera i 157 hotel a 4 stelle registrano una media di 58 camere. Nel contesto generale la percentuale media di occupazione delle camere disponibili, secondo le nostre stime, è del 66%.

La scelta delle categorie
Prevalgono gli hotel a 4 stelle con il 67% (198), i 5 stelle con 38 esercizi, rappresentano il 13%, il 20% (58 hotel), sono quelli a 3 stelle.
Nelle quattro regioni italiane i 31 hotel convenzionati, 28 sono a 4 stelle, 3 a 3 stelle.
Tutti gli hotel convenzionati sono dotati di una o due piscine per adulti e piscina per ragazzi. In quelli spagnoli, al pomeriggio, vengono offerti gratuitamente tè e pasticcini.

Costo vacanza di sette giorni pensione completa in hotel a 4 stelle
Nel 1984 sette erano i T.O. inglesi che operavano nella nostra Riviera (Cosmos, Thomson, Horizon, Global, Matin Rooks, Blu Skay, Falcon, Flair). L’allora Direzione Generale della società Aeradria, avvalendosi dei cataloghi dei T.O., effettuò una indagine comparativa dei costi delle vacanze pensione completa tra la nostra Riviera e quelle della Spagna e di altri Paesi.
Rispetto alle 4 coste spagnole: Costa Brava, Costa Dorada, Costa del Sol, Costa Blanca, la percentuale del costo della vacanza a Rimini in bassa e alta stagione era rispettivamente superiore del: +42%, +35%; +41%, +37%; +31%, +23%; +28%, +20%.
A Rimini il costo in hotel a 4 stelle praticato dalla Thomson (oggi TUI) era di sterline 209 in bassa stagione e 249 in alta stagione (rivalutazione in € al 2018: € 697; € 830).
Se, oggi, un cittadino britannico volesse trascorre privatamente una vacanza di sette giorni in bassa o alta stagione nello stesso hotel dovrebbe sostenere una spesa rispettivamente di € 1.330 – 1.680, più il costo del viaggio A/R. Quello massimo praticato dalla TUI sulle coste spagnole (Costa del Sol – viaggio A/R h.6 ) è di € 855 in basa stagione e € 1.275 in alta stagione.
E’ opportuno precisare che in Riviera il costo medio per un soggiorno di una settimana pensione completa in hotel a 4 stelle è di € 610 in bassa stagione e € 925 in alta stagione. Se si considera che la spesa per il viaggio andata e ritorno dalla Gran Bretagna a Rimini è di circa € 200, il costo vacanza privata in Riviera sale rispettivamente a € 810 e € 1.125.
Si può pertanto, con le dovute riserve, effettuare un raffronto tra la spesa media della nostra Riviera con alcune di quelle estere ricomprese nel catalogo della TUI.

Raffronto costo vacanza T.O. TUI con costo individuale Riviera di Rimini
L’analisi dei costi fa riferimento ad una vacanza di sette giorni pensione completa hotel a 4 stelle in bassa e alta stagione.

Costo medio vacanza Riviera di Rimini: bassa stagione (b.s.) euro 810; alta stagione (a.s.) euro 1.125.

Spagna
Costa Brava (ore volo a/r 4): b.s. € 610 (- € 200 rispetto a Riviera di Rimini); a.s. € 1.096 (- € 29 rispetto a Riviera di Rimini);
Costa Almeria (h volo 5,30): b.s. €718 (- € 92); a.s. €1.121 (- € 4);
Costa Dorada (h volo 4 ): b.s. € 803 (- € 76); a.s € 1.233 (+ € 108):
Costa Blanca (h volo 4,30): b.s. €776 (- € 3); a.s. € 1.117 (- € 8);
Costa Del Sol (h.volo 6): b.s. € 846 (+ € 36): a.s. € 1.293 (+ € 68).

Italia
Jesolo (h volo 4): mezza pensione b.s. € 640 (- € 170): a.s. € 830 (- € 285).

Turchia
Doloman (h. volo 8): b.s. € 717 (- € 95): a.s. € 1.119 (- € 6).

Bulgaria
Burgas Sunny (h. volo 6,30): b.s. € 660 (- € 150); a.s. € 973 (- € 152).
Se si considera che il costo dell’aereo per le lunghe distanze (Turchia, Bulgaria) incide maggiormente sul totale pacchetto vacanza, risulta che il rapporto di costo T.O./hotel è più favorevole in quei Paesi dove il costo vacanza è concorrenziale a quello della Spagna e Italia.

L’aeroporto e la Riviera
L’abbandono dei T.O. inglesi (non solo) della nostra Riviera ha ridotto drasticamente gli arrivi da quel Paese. Se si guarda al passato si evidenzia che nel lontano 1972 gli arrivi, solo in aeroporto, furono 116.466 (2017 zero). Nel 2016 in provincia si sono registrati 18.043 arrivi. In 44 anni la perdita è stata di 98.243 arrivi, pari a -84%

Gli arrivi dalla Gran Bretagna nell’aeroporto di Rimini 1966-2016

Alla perdita dalla Gran Bretagna si sommano quelle dei Paesi scandinavi e Finlandia.

Gli arrivi dalla Gran Bretagna in provincia 1966-2016

Dagli anni ’80 del secolo scorso si passa dai 76.321 arrivi in aeroporto ai 16.817 registrati in provincia nel 2016. La perdita di 60.506 arrivi ha fatto registrare una diminuzione del 79%.
Un’ulteriore diminuzione dei passeggeri riguarda il mercato russo. Dal 2014 al 2017 gli arrivi in aeroporto sono diminuiti del 48%: da 208.217 a 109.194; – 99.023 passeggeri. Sommando i mancati arrivi il 2017, rispetto al passato, chiude con una perdita totale di 252.364 passeggeri. Per l’eventuale recupero è necessario acquisire circa 2.800 nuovi voli. Al terzo anno di gestione la nuova società aeroportuale chiude con un movimento passeggeri leggermente superiore ai 300.000.
Nel famoso convegno del maggio 2017, l’a.d. della società di gestione dell’aeroporto di Rimini prese il volo e ci raccontò, presente il Direttore Generale dell’ENAC, che alla fine dei 20 anni i passeggeri in arrivo saranno 6,5 milioni (media + 325.000 all’anno), anziché poco più di 1 milione previsto nel vittorioso piano. A tal riguardo sarebbe utile e opportuno che il D.G. dell’ENAC chiarisse se la sua Commissione esaminatrice delle offerte relative al bando di gara ha sottovalutato la potenzialità del mercato riminese, o se l’a.d. della società aeroportuale tende a sopravalutarlo.
Per l’incremento del traffico, e con riferimento a quanto previsto nel piano di Airiminum si ritiene inopportuna e non giustificata l’insistente richiesta dei vertici della nuova società al fine di ottenere contributi pubblici e privati per l’istituzione di nuovi collegamenti.
La Regione si è commossa e ha stanziato 5-600 mila euro per nuove tratte su Bologna (che scoppia) e Rimini (che langue). Prima di spendere soldi pubblici sarebbe stato opportuno chiedere ai nuovi gestori di rendere pubblico il loro miracoloso piano.
Aspettando i nuovi eventi Airiminum non perde tempo e ha inoltrato alla Commissione europea un esposto contro l’aeroporto di Ancona per il quale la Regione Marche ha chiesto parere sulla possibilità di concedere un contributo a ripiano dei debiti contratti dalla gestione. Va ricordato che a suo tempo Airiminum al punto 5 (“Sviluppo traffico merci” delle “Linee strategiche aviation: focus 2015-2019”) sottolineava che “l’obbiettivo potrebbe essere quello di sviluppare la domanda da e verso il territorio oltre che intercettare parte del traffico cargo di Ancona”.
Siamo certi che il nostro territorio non condivide la ‘guerra dei celi. Per evitare problemi alla nostra struttura aeroportuale, gli amministratori dovrebbero adeguare il capitale sociale a € 3 milioni come era previsto nel bando di gara e come richiesto a suo tempo dal Presidente ENAC rimasto inascoltato. E gli interventi infrastrutturali previsti nel piano per gli anni 2016 e 2017 dove sono finiti?
Non v’è dubbio che la ripresa dei rapporti con i T.O. favorirebbe una maggiore internazionalizzazione della nostra Riviera. Necessita al riguardo sciogliere tre nodi: la disponibilità, attraverso la loro associazione, degli albergatori; iniziativa dell’APT e ‘Destinazione turistica Romagna” per una ripresa del rapporto in particolare con i T.O. della Gran Bretagna e della Scandinavia; particolare attenzione dei gestori aeroportuali verso le “tigri europee” anziché ipotizzare quelle “asiatiche” invocate dall’amministratore delegato di Airiminum.

Ryanair torna a volare su Rimini
Al via le tre nuove rotte di Ryanair su Rimini: due verso Londra Stansted e Varsavia Modlin, operate due volte a settimana, e una per Kaunas (Lituania), con una frequenza settimanale.
“L’estate è finalmente arrivata e siamo lieti di lanciare la nostra programmazione per l’estate 2018 da Rimini e le nostre nuove rotte”, dice John F. Alborante, Sales & Marketing Manager Italia di Ryanair. “Quest’estate i clienti Ryanair possono scegliere fra tre rotte in partenza dall’aeroporto di Rimini e approfittare delle nostre imbattibili tariffe”. Per l’occasione sono in vendita posti a partire da 14,99 euro per viaggiare tra aprile e maggio, prenotabili fino alla mezzanotte di venerdì 30 marzo.
Dal prossimo anno la compagnia pensa di aumentare i voli da Rimini includendo rotte dalla Germania e dalla Scandinavia. I vertici di Airiminum in conferenza stampa hanno detto che con Ryanair hanno sottoscritto un accordo di cinque anni, ribadendo però che “per crescere serve anche la collaborazione degli operatori e del territorio” e una migliore accessibilità allo scalo di Miramare. (r.r.)

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