L’Adriatico è uno e proprio

L’Adriatico è uno e proprio

Il mare è per ognuno di noi un’aspettativa diversa, un percorso che ci permette d’impastarci con la nostra fantasia. al confino cibi, parole, emozion

Il mare è per ognuno di noi un’aspettativa diversa, un percorso che ci permette d’impastarci con la nostra fantasia.

al confino
cibi, parole, emozioni

di Paolo Bissaro

Ci fa riflettere, ci rende felici, ci travolge con il pianto, il mare è come la nostra anima, una bussola del tempo. Può succedere di tutto ma il mare inesorabilmente è lì che ci aspetta anche per un breve saluto in lontananza. E’ un amico fidato che non ti tradisce mai, ti avvolge, ti accarezza, ti fa trovare la pace. Guardandolo scopri che la sua ripetitività a riva è una nenia per i tuoi pensieri, per le tue preoccupazioni, ti puoi anche specchiare ma la tua immagine sarà sempre mossa dalla sua vitalità. Chi abita in una città di mare, come Rimini, sa sempre dove trovarlo, è un richiamo verso l’infinito piacere di sorprendersi. Quando il sole è immerso nel mare allora scopri davvero cosa significa il colore e la prospettiva tanto cara ai pittori del rinascimento, e se è nuvolo e il vento soffia, capisci che il mare non è solo pace, è guerra, è una giusta affermazione della sua maestosità. In inverno passeggiare sulla spiaggia con la nebbia è proseguire un sogno iniziato di notte e mai concluso, una scenografia fantastica fatta di acqua galleggiante, è il mare che ti porge la sua mano. La via fantastica per rispettarlo è mangiare i suoi pesci saporiti chiamati azzurri per la loro colorazione dorsale tendente al blu e argentea nella parte ventrale ma senza esagerare perché il mare ha bisogno di rigenerarsi. Bisogna variare la tipologia dei pesci che si vogliono mangiare e soprattutto rispettare la stagione. Le mode dei pesci di grossa pezzatura dovrebbero scomparire e si dovrebbe ricominciare a capire l’importanza della specie ittica dell’Adriatico. Un albero da frutta se non lo si cura prima o poi morirà e il mare essendo vivo ha bisogno delle identiche cure. Questa attenzione ci deve portare a legare indissolubilmente il nostro futuro a quello del mare.

Sardoncini con piada, radicchi di campo e cipollotto fresco

Ingredienti per 4 persone:

½ kg di Sardoncini
300 gr di radicchi misti comprati dai contadini del mercato
4 cipollotti novelli
4 piadine
1 bicchiere di vino bianco
1 bicchiere di aceto di vino bianco
Olio extravergine dei nostri colli a piacimento
Sale, pepe qb

 

Sono Paolo Bissaro, cuoco artigiano, essendo concentrato da una vita sulla sostanza al limite della sopportazione altrui per certe mie rigidità, sviluppo il mio lavoro nel cercare di rispondere alla fame atavica italiana, popolo buono e buono da mangiare, ma che ha sofferto fame e incomprensioni con la storia. I cliché culinari non li sopporto, l’ostentazione selvaggia di questa sottospecie di borghesia attuale convinta che il cibo sia uno status da lenzuolare mi allergica, mi fa scrivere molto onestamente che è meglio un’aristocrazia o un popolo affamato che questo becero presente di finti ricchi e finti poveri.

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