Un paio di mutazioni sono già state isolate nel laboratorio di Pievesestina. Per una siamo in grado di mostrarvi l'immagine in 3D.
«Sono state individuate già almeno un paio di varianti del Covid in Romagna». Come le hanno riconosciute nel laboratorio Ausl di Pievesestina? «Il codice genetico di queste due varianti mostra alcune caratteristiche molto romagnole», dicono gli scienziati. Sono più aggressive? «Assolutamente no, anzi il sequenziamento ha permesso di appurare che si tratta di varianti assai goderecce, quasi troppo. Già in fase di prelievi per i test sierologici avvenuti fra Imola e Cattolica ci siamo trovati davanti a qualcosa di mai visto prima: la provetta assumeva la forma del fiaschetto». E in effetti è così, come si può vedere nella fotografia esclusiva che siamo in grado di mostrarvi per la prima volta (notare l’espressione stupita del tecnico del laboratorio di microbiologia di Pievesestina).
Ma per la prima volta vi facciamo vedere anche come è fatto uno dei due mutanti romagnoli del virus (fotografia in alto by Lussi Pagammo). Come l’avete chiamato? «PIADONA-VIRUS-21».
Si può definire epocale questa scoperta? «Certo, perché ci aiuterà anche a mettere a punto nuove terapie antivirali». Come si neutralizza? «La morte sua? Squacquerone e rucola». Consigli pratici per i nostri lettori per gestire questa variante? «Accendere il focolaio sotto il testo, meglio se in argilla, e cuocere a fiamma bassa il PIADONA-VIRUS-21».
Vertice in Regione domani mattina fra il direttore generale dell’Ausl Romagna, Tiziano Carradori, il presidente Bonaccini, l’assessore alla Sanità Raffaele Donini e il suo collega al Turismo Andrea Corsini per fare il punto sulle varianti romagnole. E perché anche Corsini? La risposta filtra da Apt Servizi: «La Notte Rosa non contagia più, il PIADONA-VIRUS-21 potrebbe accendere l’estate». Patrizia Rinaldis, albergatori: «Abbiamo già il tutto esaurito». Aureliano Bonini, Trademark: «Riviera romagnola, stagione 2021, +90% rispetto a quello che dirà l’Istat».
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