L’effetto novità della passerella galleggiante è finito ma restano i costi

L’effetto novità della passerella galleggiante è finito ma restano i costi

Quasi 25mila euro l'anno per garantire il deflusso in sicurezza delle acque del fiume Marecchia in condizioni di piena e per il buon funzionamento della struttura. Se si conta che l'opera è stata realizzata con una spesa di 200mila euro, l'incidenza del mantenimento non è proprio banale.

«Affidamento diretto dei servizi per il presidio e per la gestione del rischio idraulico della passerella galleggiante presente nel bacino del Ponte di Tiberio». La determina dirigenziale che affronta il tema ha questo oggetto. Non una novità ma comunque istruttivo tornarci sopra perché fu chiaro fin da subito che il ponticello sospeso avrebbe avuto un costo perenne e ne abbiamo scritto già nel luglio del 2019, con la differenza che col trascorrere degli anni la spesa lievita. Ora l’atto amministrativo del Comune di Rimini formalizza un’uscita annua di quasi 25mila euro (24.949).
Perché occorre dotarsi di un servizio dedicato che tenga costantemente sotto osservazione la passerella? Perché, viene spiegato nella determina, questa «interagisce con il sistema idraulico del Parco Marecchia quale bacino di laminazione del Ponte di Tiberio e del Porto Canale» e «occorre garantire il deflusso in sicurezza delle acque del fiume Marecchia in condizioni di piena anche nell’eventualità che superando la soglia dell’incile esistente si riversino nelle aree verdi del Parco e in alveo storico».
Ma le procedure operative per l’attivazione del piano di gestione delle manovre di sicurezza previste in occasione di determinati eventi meteorologici (alluvionali e marea straordinaria), nonché per le verifiche periodiche finalizzate a garantire il buon funzionamento delle componenti di sgancio, movimentazione e sicurezza, con le relative procedure di gestione del sistema passerella, anche in assenza di eventi climatici di criticità idraulica e costiera, hanno dei costi. Anche se la struttura misura solo 36 metri di lunghezza.
La passerella, inaugurata dall’allora sindaco Gnassi, ha fatto parlare di sé nel bene e nel male, ha attirato l’attenzione come ogni fenomeno nuovo. Ma adesso che la novità è scemata, che ad ogni allagamento delle banchine il passaggio scompare sotto l’acqua, e che a percorrerla sono davvero in pochi, che cosa rimane della trovata? La spesa, appunto. Se si conta che l’opera è stata realizzata togliendo dalle casse pubbliche 200mila euro, per il mantenimento saranno sufficienti meno di dieci anni per superare il costo di costruzione.

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