Lotta alla prostituzione: Rimini sfodera l’arma fiscale

Lotta alla prostituzione: Rimini sfodera l’arma fiscale

Il sindaco di Rimini ci riprova ad arginare il fenomeno della prostituzione, ma fa tesoro della "bocciatura" arrivata lo scorso anno dalla procura del

Il sindaco di Rimini ci riprova ad arginare il fenomeno della prostituzione, ma fa tesoro della “bocciatura” arrivata lo scorso anno dalla procura della Repubblica di Rimini, che aveva un po’ irritato il primo cittadino, Andrea Gnassi. La nuova ordinanza, che entra in vigore domani, sembra un copia-incolla di quella che non aveva superato l’esame del procuratore Giovagnoli, tranne che in alcuni punti essenziali. Prima di tutto è stato cancellato il riferimento all’articolo 650 del codice penale. A questo aveva infatti fatto riferimento la motivazione che compariva nella richiesta di archiviazione della procura, sostenendo in buona sostanza che un sindaco non può emanare provvedimenti su ordine pubblico e sicurezza, o trasformarsi in sceriffo e dare la caccia a fattispecie di reato perseguibili penalmente. Secondo la Procura di Rimini la precedente ordinanza ledeva l’articolo 3 della Costituzione, cioè “il principio di eguaglianza dei cittadini davanti alla legge, perché gli stessi comportamenti potrebbero essere ritenuti variamente leciti o illeciti, a seconda delle numerose frazioni del territorio nazionale rappresentate dagli ambiti di competenza dei sindaci. Non si tratta di adattamenti o modulazioni di precetti legislativi generali in vista di concrete situazioni locali ma – recitava il testo del procuratore capo – di vere e proprie disparità di trattamenti tra cittadini, incidenti sulla loro sfera generale di libertà che possono consistere in fattispecie nuove ed inedite, liberamente configurabili dai sindaci, senza base legislativa”.
In secondo luogo la nuova ordinanza precisa meglio e sviluppa il tema dell’intralcio alla circolazione stradale (anche dal punto di vista delle sanzioni amministrative, che diventano più salate). E, soprattutto, il Comune di Rimini gioca il jolly: la carta fiscale. “Qualunque fatto o atto ritenuto rilevante ai fini fiscali nell’ambito dell’attività di controllo e/o di accertamento, sarà portato a conoscenza dell’Agenzia delle Entrate, nonché del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini, al fine di consentire la valutazione, da parte di tali organi, in merito agli accertamenti fiscali di competenza”.
Questa mattina l’assessore alla sicurezza, Jamil Sadegholvaad, e il comandante della polizia municipale, Talenti (nella foto), ne hanno illustrato i contenuti. L’ordinanza contingibile e urgente (messa a punto dal comando di Polizia municipale del Comune di Rimini) ha lo scopo di prevenire e contrastare i pericoli derivanti dai comportamenti connessi all’esercizio della prostituzione su strada.
Potranno essere puniti con una sanzione amministrativa pecuniaria fino a 500 euro (400 se pagati entro 60 giorni) non solo tutti i comportamenti diretti ad offrire prestazioni sessuali a pagamento, ma anche i clienti sorpresi a “richiedere informazioni concordando l’acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento”.
In particolare i comportamenti colpiti con sanzione amministrativa, specifica l’ordinanza, sono quelli “consistenti nell’assunzione di atteggiamenti di richiamo, di invito, di saluto allusivo ovvero nel mantenere abbigliamento indecoroso o indecente in relazione al luogo ovvero nel mostrare nudità, ingenerando la convinzione di esercitare la prostituzione. La violazione si concretizza con lo stazionamento o l’appostamento della persona o l’adescamento di clienti e l’intrattenersi con essi, o con qualsiasi altro atteggiamento o modalità comportamentali, compreso l’abbigliamento, che possano ingenerare la convinzione che la stessa stia esercitando la prostituzione”.
Oltre a ciò, “l’ordinanza punisce con le sanzioni previste dal Codice della strada coloro che alla guida di veicoli eseguono manovre pericolose o di intralcio alla circolazione stradale per porre in essere i comportamenti prima descritti”. Per tali comportamenti la sanzione amministrativa di 41 euro prevista sarà elevata a 54,67 se accertata in orario notturno, dalle ore 22 alle 7 di mattina. Un ulteriore strumento deterrente sarà evidenziato con una serie di cartelli stradali che dalla prossima settimana saranno montati nella zona sud della città lungo viale Regina Margherita e viale Principe di Piemonte.
Infine sarà portato a conoscenza dell’Agenzia delle Entrate e del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Rimini qualunque fatto riscontrato nell’ambito dell’attività di controllo previsto dall’ordinanza stessa.
L’ordinanza, in quanto contingibile, sarà in vigore fino al 15 ottobre 2014 e sarà applicata su una serie definita di aree dove – spiega il Comune – più cruento è il manifestarsi del fenomeno. In particolare su Viale Regina Elena, Viale Regina Margherita, Viale Principe di Piemonte, Via Cavalieri di Vittorio Veneto, Via Losanna, Via Guglielmo Marconi; su tutta la Strada Statale ”S.S. 16”- compresa tra il confine con il Comune di Bellaria-Igea Marina e il Comune di Riccione; su Piazzale Cesare Battisti, Via Dardanelli, Piazzale Carso, Via Principe Amedeo; in Via Varisco, Viale Eritrea e tutte le aree adiacenti a queste strade comprese.
“L’abbiamo detto e l’abbiamo fatto – ha commentato l’assessore alla Sicurezza Jamil Sadegholvaad presentando agli organi d’informazione l’ordinanza – non lasceremo mai i nostri concittadini soli davanti agli effetti di un fenomeno invadente e deleterio come quello della prostituzione che si manifesta con forme d’occupazione di parti della nostra città in maniera prepotente, pregiudicando le condizioni di vivibilità dei cittadini e generando un senso d’insicurezza in tutta la collettività”. L’assessore ha anche stigmatizzato “uno Stato centrale che scarica sulle comunità locali la propria incapacità di trovare e concretizzare soluzioni anche legislative che arginino un fenomeno deprimente e pericoloso, come Amministrazione locale mettiamo in campo tutto il potenziale di manovra che l’ordinamento giuridico ci concede. Per questo sforzo, unito a quello che quotidianamente gli agenti producono in strada, devo ringraziare il Comando della Polizia municipale – ma anche la Prefettura che non ci ha mai abbandonato – per aver messo in campo questo nuovo strumento che potrà essere d’aiuto a tutte le forze dell’ordine che quotidianamente sono impegnate nel contrasto della prostituzione.”

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