Morolli (Uil): quale destino per il nostro aeroporto?

Morolli (Uil): quale destino per il nostro aeroporto?

Dopo giorni di acceso dibattito sentiamo il dovere di intervenire sulla situazione in cui versa il nostro aeroporto e sulle sue prospettive future. V

Dopo giorni di acceso dibattito sentiamo il dovere di intervenire sulla situazione in cui versa il nostro aeroporto e sulle sue prospettive future.
Vogliamo ribadire che l’aeroporto per l’economia di tutto il nostro territorio era è e sarà una struttura fondamentale; la nostra preoccupazione è quindi massima quando vediamo la nuova società che gestisce la struttura molto restia a investire le importanti risorse indispensabili per un effettivo rilancio dell’aeroporto di Rimini.
Vediamo strutture vicine molto impegnate nel rilancio, nella espansione delle loro attività con il rischio che importanti fette di mercato vengano definitivamente sottratte alle nostre zone.
Di fronte a questa situazione cosa fa la politica riminese?
Quando va bene tace, quando parla si esprime con un sostegno aprioristico verso l’attuale gestione, evidentemente senza valutare nulla ma proprio nulla dei comportamenti che non producono a nostro avviso risultati positivi necessari per un effettivo rilancio.
La nostra preoccupazione cresce enormemente quando leggiamo notizie (per fortuna al momento smentite) di una presunta volontà di chiudere la struttura.
La preoccupazione della UIL è aggravata dal fatto che a tutt’oggi non ci è stato ancora presentato il piano industriale, trincerandosi dietro al fatto che sono una azienda privata, che però opera in un sistema governato da ENAC che proprio privato non è, a noi pare che qualcuno viva la gestione dell’aeroporto di Rimini come un fenomeno temporaneo, magari per guadagnare nel breve periodo un po’ di soldi e non come una infrastruttura importante da rilanciare, certo per guadagnare soldi ma nel medio e nel lungo periodo, cioè dopo aver rilanciato e consolidato la struttura in un sensibile aumento di voli e di passeggeri.
Bisogna smetterla con i vecchi metodi in cui tutti i politici si vogliono bene, tutti i politici si battono a parole, sempre e soltanto a parole per garantire i servizi di sostegno al turismo del nostro territorio e nella realtà veniamo depredati di quelle infrastrutture che sono fondamentali per lo sviluppo.
È certamente necessario sviluppare sinergie utili con gli aeroporti vicini, avendo l’obiettivo di salvaguardare quei flussi turistici, in particolare dal’Est, costruiti in anni ed anni di costante impegno, ma per la UIL, per l’economia del nostro territorio è necessario avere un aeroporto operativo, rilanciato con i necessari investimenti economici ed umani; la politica la smetta di perdere tempo e pretenda da chi gestisce chiarezza e linearità di comportamento verso gli obiettivi individuati. Permane in noi che almeno la politica gli obiettivi li abbia individuati.

Giuseppina Morolli
Segretario Generale CST UIL Rimini

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