Nel primo bilancio consolidato Palazzo Garampi ci mette 5 società su 35

Nel primo bilancio consolidato Palazzo Garampi ci mette 5 società su 35

Fra quelle che non concorrono alla contabilità del "gruppo Comune" anche la Fiera.

Secondo le nuove disposizioni di legge, l'amministrazione comunale deve rappresentare il vero stato dei conti pubblici, che nel bilancio del solo ente comunale non sarebbe completo. Ma il "paniere" è mezzo vuoto. Escluse pure quelle a partecipazione maggioritaria, come Amir, CAAR e altre.

Fiera, Palacongressi e trasporti pubblici fuori dal bilancio consolidato, insieme ad altre 10 società pubbliche ritenute “irrilevanti”. La notizia, che si apprende da una delibera di un paio di giorni fa, ha del paradossale.
Secondo le nuove disposizioni di legge, essendo il Comune un ente locale di grandi dimensioni e con partecipazioni ramificate in decine di attività e servizi vari, dalla culla alla tomba, dallo spettacolo al turismo, dalle dighe di acqua alle fibre ottiche, la giunta Gnassi è obbligata a redigere per la prima volta il bilancio consolidato 2016. Deve cioè rappresentare il vero stato dei conti pubblici, che nel bilancio del solo ente comunale non sarebbe completo, perché non farebbe vedere in modo plastico gli eventuali debiti o disavanzi delle aziende pubbliche, per i quali come sappiamo “paga Pantalone”, cioè il contribuente.
Il debutto del “consolidato” comunale è interessante per i cittadini, perché possono farsi un’idea più precisa dei veri conti pubblici, assimilando gli enti pubblici ai gruppi industriali privati. Ma da quello che si evince nella delibera, c’è sempre il modo di nascondere sotto il tappeto la gran parte delle realtà coinvolte.
Partiamo dalla considerazione che il Comune di Rimini è la “società capogruppo”, alla testa del “Gruppo Amministrazione Pubblica Comune di Rimini”. Il Gruppo comprende – è il risultato della delibera – altri 15 componenti. Solo 15, benché gli enti e le società effettivamente partecipate dal Comune siano 35. In altre parole, la scrematura consentirà al Comune di redigere un bilancio di gruppo, consolidato, sì, ma solo fino a un certo punto.
Entriamo nei dettagli, derivanti dall’ampia ricognizione compiuta dai tecnici di palazzo Garampi. Il Comune ha a che fare con 35 società ed enti (di cui 16 a partecipazione diretta, 12 a partecipazione indiretta di 2° livello, 7 di partecipazione indiretta di 3° livello). Ma ben 20 società sono escluse dal “Gruppo”, con motivazioni varie che vedremo, e delle rimanenti 15 componenti del “Gruppo”, 10 sono considerate “irrilevanti”. Conclusione, il bilancio consolidato 2016 del Comune comprenderà la capogruppo più altre 5 società, e basta.
Questo è l’elenco delle 15 società che con il Comune costituiscono il “Gruppo”: ASP “Valloni-Marecchia”, ACER Rimini, Consorzio Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Rimini, Itinera s.r.l. consortile (in liquidazione), A.M. Agenzia Mobilità Provincia di Rimini, Rimini Holding s.p.a. (a sua volta capogruppo del gruppo formato da Anthea s.r.l., Amir Onoranze Funebri, AMIR s.p.a., CAAR Centro Agro-Alimentare Riminese s.p.a., Rimini Reservation), AMFA s.p.a., Romagna Acque-Società delle Fonti s.p.a., Plurima s.p.a., RiminiTerme s.p.a..
Ecco l’elenco delle escluse dal “Gruppo”, fra le quali scorgiamo anche alcuni colossi: IPAB “Asilo d’infanzia Ceccarini”, IPAB Asilo Infantile “Baldini”, Fondazione “Centro Ricerche Marine”, Fondazione “S.I.P.L. – Scuola Interregionale di Polizia Locale”, CEIS – Centro Educativo Italo Svizzero, Fondazione CARIM, Fondazione “Don Masi”, Fondazione “San Giuseppe”, Uni.Rimini s.p.a. consortile, Lepida s.p.a., Rimini Congressi s.r.l., I.E.G. Italian Exhibition Group s.p.a., Società Palazzo dei Congressi s.p.a., Start Romagna s.p.a., A.T.G. Adriatic Transport Group, TEAM s.c.r.l., METE s.p.a., Aeradria s.p.a. (in fallimento), RiminiTerme Sviluppo s.r.l., Hera s.p.a.
Infine, ecco l’elenco delle 10 società che, pur essendo del “Gruppo”, sono considerate “irrilevanti” ai fini del bilancio consolidato: ASP “Valloni-Marecchia”, ACER, Consorzio Strada dei Vini e dei Sapori, Itinera, Amir Onoranze Funebri, Amir s.p.a., Centro AgroAlimentare Riminese, Rimini Reservation, Plurima s.p.a., RiminiTerme s.p.a.
Stringi stringi, il bilancio consolidato comprenderà solo il Comune, più Agenzia Mobilità (ridenominata in P.M.R. – Patrimonio Mobilità Provincia di Rimini consortile), Rimini Holding s.p.a., Anthea s.r.l., AMFA s.p.a., Romagna Acque-Società delle Fonti s.p.a.
Un commento sul capitolo “società irrilevanti”: pur avendo palazzo Garampi una partecipazione diretta molto ingombrante (vedi il 76% nell’ASP, il 75,3% in Amir, il 59,3% nel CAAR, il 51% in Rimini Reservation) tale da far pensare a questi organismi come società pubbliche tout court, il bilancio consolidato non le riguarderà grazie ad un cavilloso parametro contabile (incidenza inferiore al 10 per cento rispetto alla posizione patrimoniale, economico e finanziaria della capogruppo, quanto al totale dell’attivo, al patrimonio netto, al totale dei ricavi caratteristici). Esempio: l’Azienda Servizi alla Persona “Valloni-Marecchia” fa 6,1 milioni di euro di ricavato caratteristico, cioè solo il 3,7% di quello del Comune, quindi è “irrilevante”. Invece l’AMFA, con 17,1 milioni di ricavi caratteristici – al di sopra del 10% – rientra fra gli “enti rilevanti”, ed essendo controllata (di 2° livello) al 25%, è fra le 5 società del bilancio consolidato.
Vediamo invece la motivazione con cui il Comune esclude la Fiera dal “Gruppo”: in quanto “società priva di influenza dominante del Comune di Rimini e quindi «non controllata»; mista e quindi «non partecipata»”. Secondo l’ultima ricognizione, la I.E.G. – Italian Exhibition Group s.p.a., nuovo nome di Rimini Fiera a seguito della fusione per incorporazione di Vicenza Fiera nel corso del 2016), è detenuta al 70,4% da Rimini Congressi s.r.l., a sua volta detenuta da Rimini Holding con il 38,43%: “il Comune detiene pertanto una partecipazione complessiva pari al 27,05%”. La multiutility Hera è invece esclusa dal “Gruppo” in quanto società quotata in borsa, e comunque anch’essa non controllata (il Comune ha solo l’1,69% delle azioni) e mista.
Una curiosità non da poco: il primo bilancio consolidato va chiuso al 31/12/2016, ma non tutti i bilanci di questo esercizio delle società e degli enti sono stati approvati dal consiglio comunale e dall’assemblea dei soci. Anzi, “in alcuni casi essi non sono stati ancora approvati nemmeno dai rispettivi organi amministrativi” – nota il Comune -, perciò “nella verifica sulla rilevanza o irrilevanza di bilancio si è fatto riferimento ai rispettivi bilanci del 2015”. Ma come è possibile che a fine aprile 2017 alcuni bilanci non siano ancora stati, non diciamo approvati dagli organi sociali ma nemmeno firmati dagli amministratori?
Conclusione, il consolidato 2016 del Gruppo Comune di Rimini sarà da prendere con le pinze.

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