La Protezione civile di Rimini ha impiegato tre giorni di lavoro per svuotare la "nuova" questura allagata. Ha terminato nel tardo pomeriggio di ieri
La Protezione civile di Rimini ha impiegato tre giorni di lavoro per svuotare la “nuova” questura allagata. Ha terminato nel tardo pomeriggio di ieri a togliere tutta l’acqua. Quanta se ne era accumulata? “Tante tonnellate”, si limitano a dire dalla Protezione civile. Si sono messi al lavoro con una pompa e per vedere il fondo hanno aspettato tre giorni e questo rende l’idea della quantità. Ma la pioggia potrebbe riportare la situazione come prima perché le pompe di sollevamento di cui è dotata la struttura non entrano in funzione, anche perché manca la corrente elettrica. Ma il primo problema ne ha provocato un altro: svuotando l’area allagata e immettendo l’acqua nella rete fognaria, alcuni vicini hanno visto “bollire” le fogne di via Pascoli. Ora si tratterà di capire meglio l’origine anche di questo problema: fogne in cattive condizioni o addirittura di portata insufficiente? Sul posto sono anche intervenuti i Vigili del Fuoco e i tecnici di Hera.
E’ questa solo una conseguenza dello stato di abbandono totale in cui versa da anni la cosiddetta nuova questura, presa di mira da atti vandalici, con vetri rotti e porte divelte, cavi e rubinetti asportati dall’interno, pare che in alcuni locali siano stati messi materassi e utilizzati come dimora di fortuna. Si parla di diversi milioni di danni quantificati. E un grande buco nero sul futuro di un’opera ciclopica mai entrata in funzione e senza responsabili di questo disastro.
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