Questa mattina Comunione e liberazione è stata in udienza da Papa Francesco per il decimo anniversario della morte di don Giussani e nel sessantesimo dell’inizio del movimento. E al momento dell'incontro col pontefice la presidente della Fondazione Meeting ha fatto partire l'invito.
Questa mattina Comunione e liberazione è stata in udienza da Papa Francesco per il decimo anniversario della morte di don Giussani e nel sessantesimo dell’inizio del movimento. Ottantamila persone in piazza San Pietro, provenienti da 47 paesi del mondo e fra questi anche molti riminesi e romagnoli. Dopo il discorso del pontefice è arrivato il momento dei saluti e una serie di rappresentanti del movimento si sono messi in fila per stringere la mano a papa Francesco (al cui fianco c’era il responsabile della Fraternità di Cl, don Julián Carrón) e scambiare qualche parola o lasciare un dono. Anche Emilia Guarnieri Smurro, presidente del Meeting, era fra questi e si è intrattenuta per una decina di secondi a tu per tu col papa (nelle foto). Un tempo davvero ridotto, ma comunque sufficiente per chiedere al pontefice di essere a Rimini in occasione della prossima edizione del Meeting che si terrà dal 20 al 26 agosto col titolo “Di che è mancanza questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno?”.
“La aspettiamo a Rimini”: con queste parole Emilia Smurro ha stretto la mano al papa prima di congedarsi. Ovviamente a questo invito formale ne seguirà anche uno ufficiale, così come accadde lo scorso anno quando il filo conduttore del 35° Meeting era molto bergogliano (“Verso le periferie del mondo e dell’esistenza…”). Il papa non intervenne ma inviò un messaggio molto caloroso e ricco di sollecitazioni per il popolo del Meeting. Chissà che il 2015 non possa essere la volta buona.
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