Ponte di Tiberio, Vittorio Sgarbi: “Le passerelle snaturano quel luogo”

Ponte di Tiberio, Vittorio Sgarbi: “Le passerelle snaturano quel luogo”

Quello che si sta facendo è sbagliato, dice il critico d'arte. Piuttosto si poteva intervenire sulle antiche mura, restaurarle e valorizzarle. Che botta alla passerella-ella-ella di Andrea Sigismondo Malafesta.

“Anche Vittorio Sgarbi si schiera contro i lavori”. Anche Vittorio Sgarbi? Notiziona sul Carlino Rimini di oggi, con un anche di troppo. Il Vittorione nazionale che da una vita si batte da par suo contro ogni scempio perpetrato al patrimonio architettonico (e non solo), pronuncia parole di peso e siccome escono dalla sua bocca il peso va moltiplicato per mille. “Il ponte di Tiberio ha una sua funzione e, soprattutto, una sua storia. Realizzare delle passerelle con il pretesto di migliorarne così la fruibilità, significa snaturare quel luogo. Quello che si sta facendo è sbagliato. Piuttosto si poteva intervenire sulle antiche mura, restaurarle e valorizzarle”. L’intervento è sbagliato, cioè quanto sostengono da mesi cittadini, esperti, comitati (da ultimo quello che si è presentato pochi giorni fa e che mercoledì ha depositato l’esposto alla procura della Repubblica), tirando una riga rossa sotto il progetto “luna park” della giunta Gnassi. “Il ponte di Tiberio è un monumento, non un soprammobile da usare e agghindare a proprio piacimento”, dice ancora Sgarbi. E conclude: “Trovo l’intervento sul ponte di Tiberio assolutamente forzato. Così come ritengo forzato l’accostamento ad altri siti storici e archeologici dove sono state montate le passerelle per i visitatori. Il ponte di Tiberio non ne aveva bisogno, bastava conservare quel che c’è già, che non è affatto poco”. Della serie: una trivellata pazzesca alla pazza idea avallata anche dalla Soprintendenza.
Sgarbi, pensaci tu! Se la battaglia iniziata a Rimini non trova “copertura” nazionale con personalità del tuo calibro, lo scempio continuerà.

Fotografia: Vittorio Sgarbi in una fotografia tratta dalla sua pagina Facebook.

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