Rimini è sempre Rimini? Il video che, allegramente, ci mette davanti alla realtà

Disincanto, ironia, freschezza. Fa sorridere e riflettere. Sono due minuti due di video (oltre 73mila visualizzazioni per ora), puliti e lisci, che fanno bene alla salute del riminese medio.
Nella città che facilmente fa scattare i psicodrammi quando addenta i problemi, oppure non li addenta proprio, perché l’onda comunicativa si è fatta davvero bella alta e ormai riesce a far partire la ola anche quando nel rettangolo di gioco non si vede un’azione degna di nota, ecco l’intruso. Non pianificato ovviamente da logiche da “pro” o contro” (degli stessi autori anche un altro video più politico, il dialogo al bar fra un 5 stelle e un leghista), ma risulta una sorpresa divertente e intelligente, leggera come una brezza marina, birichina quanto basta per far volare la foglia di fico che copre ancora il mitico brand.

“Certo che Rimini è sempre Rimini! Sembra quella di dodici anni fa, te ricordi, amo combinato certi casini…” Volti sorridenti. Il ricordo spalanca praterie e gli occhi brillano. Allora, ‘ndo annamo stasera, ‘ndo me porti? Accento di altri lidi ma ambientazione tutta riminese. All’origine di tutto c’è la domanda topica. E la prima proposta per trascorrere la serata s’incarica di fare il resto: “Te passo a prenne a mezzanotte e s’annamo al Paradiso, se sfonnamo de Gin Lemon, se pijamo du’ pischelle e se le portamo al mare…”
Il sorriso vira quasi subito in delusione. “Mi sa che sei rimasto un po’ indietro, in spiaggia di notte non si può più andare… Ci stanno i buttafuori, come in discoteca. Off limits fino alla mattina”, gli risponde il riminese. Che domanda all’amico: “Toglimi una curiosità, da quant’è che non vieni a Rimini?” Il seguito è uno spasso. Un crescendo di desideri, legati alla notte, ma anche al giorno, che si strozzano in gola. Di simboli cancellati, non solo quelli di anni lontani ma anche della Rimini contemporanea, decantata rinascimentale.

Il Paradiso non c’è più. “Il proprietario è morto e il locale è andato all’asta”.
Beh, andiamo al Velvet! L’hanno buttato giù. “Ma è una tragedia”, dice disperato il romanaccio.
“Dai, tranquillo, vedrai che un posticino dove divertirci lo troviamo, e poi Rimini è sempre Rimini no?”. Il brand è ancora forte ma la lista dei defunti mette paura e fa barcollare anche la meta che è da sempre Rimini.
L’Embassy? C’è un ristorante.
La Mecca? E’ morta.
Il Bizzarro? Abbattuto.
Kiosko? Chiuso.
L’Assassino? Traslocato.
Bandiera gialla? Ammainata.
Il Tricheco? Raso al suolo.
Ma almeno “la piadina ci sta sempre, sì?”. Quella sì, anche se adesso è soprattutto quella vegana, senza strutto. “Ma che so’ venuto a fa’, non potevo sta’ a Ladispoli?”

Il messaggio finale è positivo. “Fate come noi: criticate, lamentatevi, ma non smettete mai di amare Rimini!”
Chi sono gli autori? “La pagina Facebook “i Photogenici” nasce un po’ come esperimento narrativo e di marketing ed anche come costola della nostra agenzia, la Caimani video agency”, spiega Michele Abbondanza, riminese, 34 anni, che con Simone Bertozzi e Mario Olivieri fa parte di questa agenzia. Il loro stile è quello dello storytelling, anche negli spot che hanno realizzato per Giometti Cinema.
Michele segue la regia degli spot realizzati ma è anche attore e compare nei video. Sono lui e Marco Iannitello (volto già abbastanza noto sul piccolo e grande schermo) a regalarci questo video in salsa riminese.
Come mai avete pensato a “Rimini è sempre Rimini”? “Il video non ha intenti politici, semplicemente volevamo raccontare lo smarrimento di un certo tipo di persona che ha vissuto determinati anni a Rimini, quelli delle discoteche. Non è una critica politica, ripeto, e per le discoteche in generale in Italia c’è stata una crisi. Alla fine concludiamo con non smettete mai di amare Rimini“. Ne farete altri di video con questo taglio? “Sì, il prossimo sarà sempre abbastanza nostalgico, anni 90, e probabilmente ci sarà ancora qualche riferimento a Rimini”.

C’è chi ha scritto che la Juventus ha potuto acquistare Cristiano Ronaldo perché Marchionne ha salvato la Fiat. Arrivati alla fine di questo video partono le domande più strane. Che c’entrano Cristiano Ronaldo e Marchionne con Rimini? Bisognerebbe farselo spiegare dai Photogenici.