Rimini fa miracoli nel trasporto pubblico locale, mentre per i taxi sempre le solite licenze

Rimini fa miracoli nel trasporto pubblico locale, mentre per i taxi sempre le solite licenze

Stando a quello che risulta all'Istat l’utilizzo del trasporto pubblico nella città di Rimini è pressoché raddoppiato, passando dal 2011 al 2015 da 12,89 milioni di passeggeri annui a 21,28. Possibile? I mezzi però sono rimasti gli stessi.

L’Istat ha da poco pubblicato le rilevazioni riguardanti il servizio e l’utilizzo del trasporto pubblico locale per capoluoghi di provincia per il quinquennio 2011-2015. Se si va a confrontare il trasporto pubblico riminese con gli altri capoluoghi emliano-romagnoli si scoprono alcuni dati interessanti se non addirittura eccezionali o anomali. Stando a quello che risulta all’Istat l’utilizzo del trasporto pubblico nella città di Rimini è pressoché raddoppiato, passando nel quinquennio da 12,89 milioni di passeggeri annui a 21,28. Anche se pare un po’ sospetto il salto tra il 2013 e il 2014 di oltre sette milioni (da 13,90 a 21,28), ma l’Istat non segnala alcun mutamento nel campione o nella metodologia di ricerca, perciò non resta che affidarci ai numeri forniti dall’Istituto di statistica. Quindi Rimini, come numero assoluto di passeggeri, è terza in regione: dopo Bologna e a poca distanza da Parma. La domanda di trasporto pubblico locale passa da 92,5 del 2011 a 98,5 del 2012 e a 95,7 del 2013, con un balzo incredibile nel 2014 e 2015: 144,5 e 144,1. Tutto questo in un quadro stagnante perché, come spiega l’Istat, “dopo la debole ripresa del 2014, torna a calare la domanda di trasporto pubblico locale (Tpl) nei capoluoghi di provincia, pari a 186,8 passeggeri per abitante contro i 189,5 dell’anno precedente”.

Ci siamo rivolti all’Istat, chiedendo una spiegazione di questa anomalia, e la risposta è la seguente: “L’anomalia da lei riscontrata si riferisce all’anno 2014, quando il numero di passeggeri trasportati per abitante è salito, rispetto all’anno precedente, da 95,7 a 144,5. Il dato 2014 è stato pubblicato a novembre 2015 e confermato dal Comune di Rimini anche in occasione della rilevazione 2016. Le stime del numero di passeggeri trasportati sono effettuate dai rispondenti (gli Uffici di statistica comunali) e si basano di norma sulle vendite dei titoli di viaggio, sui risultati di apposite rilevazioni o su conteggi effettuati da dispositivi installati nei punti di accesso ai servizi di Tpl (fermate o stazioni) o a bordo dei veicoli. L’Istat, naturalmente, verifica questi dati chiedendo ai Comuni di confermare ed eventualmente rettificare i dati che appaiano anomali, ma in caso di conferme si tende a non intervenire d’ufficio (come si fa, invece, per le mancate risposte: in questo caso è l’Istat a stimare il dato mancante, segnalandolo nelle note alle tavole statistiche)”. L’Istat aggiunge che la rilevazione 2017 (dati 2016) è attualmente in corso e verrà fatto un accertamento su questa variabile con l’Ufficio di statistica del Comune di Rimini. Qualora dovessero emergere errori, si provvederà a una rettifica.
I dubbi restano, anche perché guardando i mezzi che i passeggeri hanno a disposizione, si vede come nel riminese all’aumento della domanda non è corrisposto un aumento di autobus e filobus.

Positivo per Rimini il raffronto con le altre province per quanto riguarda la velocità con cui i mezzi pubblici si muovono nelle vie della città. Non solo gli autobus viaggiano con una velocità maggiore (al pari di Ravenna) rispetto alle altre province, con gli ovvi benefici che ne derivano, ma nel quinquennio la velocità è leggermente migliorata: passando dai 21,5 Km/h del 2011 ai 22,8 del 2015.

Ma non di soli autobus è composto il trasporto pubblico, bensì anche di taxi. E anche i tassisti, così affezionati alla loro etichetta di servizio pubblico, sono stati misurati, dal 2012, dall’Istat, e qui i dati per il comune di Rimini sono meno lusinghieri.

Rimini risulta terza in Regione per numero di licenze rapportato al numero di abitanti, ma come s’è visto nel grafico sul numero di passeggeri nel trasporto pubblico, la piazza riminese deve andare incontro alla forte domande di turisti, negli anni sempre più spronati ad abbandonare la macchina a casa a favore dell’utilizzo del treno per raggiungere la Riviera.
A Rimini come negli altri capoluoghi si registra una certa piattezza nell’offerta dei taxi, con spostamenti di pochi decimali in meglio o in peggio. Nella città di Fellini non una sola licenza è stata rilasciata negli ultimi anni: erano 71 nel 2012 e 71 sono rimaste nel 2015.

Per il prossimo quinquennio l’Istat fotograferà i numeri di un trasporto pubblico interessato dal Trc, che la politica di governo (locale e nazionale) considera la soluzione di tutti i mali: i riminesi che utilizzeranno l’auto si conteranno sulle dita d’una mano, in quanto uno solo sarà il mezzo per cittadini e turisti: il Trc (o no? Vedremo). E allora, forse, ci si potrà dimenticare anche delle licenze dei taxi. (FP)

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