Salsiccia con le olive

Salsiccia con le olive

Parola d'ordine stagionalità. Il che significa andare al Mercato, fare due passi in più, annusare l’aria e i prezzi e scegliere con “iudicio”. Possibilmente dai rurali, che oltre al cuore ci mettono anche la faccia. E' arrivato Enrico Santini con la sua nuova rubrica "doc" per Rimini 2.0. In questa prima puntata un piatto strepitoso. Alla portata di tutti. E due parole per inquadrare l'approccio: liberi di non essere alla moda. Col pennino intinto nelle nostre radici, nella nostra storia, nelle nostre tradizioni.

LIBERI DI NON ESSERE DI MODA. Il problema è che scrivo, e quando scrivo, scrivo. Vent’anni fa, o giù di lì, chi fumava i Rurali? Praticamente nessuno. Il Carlino di Andrea Basagni e di Silvano Cardellini ci dava a fatica due righe. Gli altri non c’erano, o se c’erano non esistevano.
Il Rurale non andava di moda, non era un soggetto e neanche un complemento oggetto. Oggi, non c’è quotidiano che non si occupi, almeno di striscio, di agricoltura e di quello che ci sta dietro, davanti o di lato. E allora, finalmente scriviamo liberi di sparare quello che gli altri non dicono. Perché questo è il problema: non fare marchette, non piegare la schiena, non banalizzare il tema; uscire dal gregge, entrare come un elefante nella cristalleria senza paura, senza condizionamenti, in direzione ostinata e contraria. Con le nostre radici, la nostra storia, le nostre tradizioni. Come al solito l’ho fatta troppo lunga, ma questo è solo l’inizio di una bellissima storia. Rurali sempre.

Partiamo subito in quarta: estate di San Martino, un salto a Santarcangelo, il più bel borgo della Romagna, e il piatto di stagione è salsiccia con le olive. Noi dobbiamo seguire la stagionalità, sempre e comunque, le patacate lasciamole ai cazzoni. Il che significa andare al Mercato, fare due passi in più, annusare l’aria e i prezzi e scegliere con “iudicio”. Possibilmente dai contadini, dai rurali, da quelli che ci mettono oltre al cuore, anche la faccia. Salsiccia con le olive: piatto strepitoso che tutti possono preparare senza tante malette, senza tante xxxette, come dice Cevoli. Salsiccia sottile, bucata con la forchetta perché sgrassi, un filo d’olio, e poi olive a metà cottura come se piovesse. Non è necessario sale e pepe, ma ognuno fa come gli pare a casa sua. Pane Toscano “siapo”, per i raffinati una piada fatta in casa, un buon bicchiere di Sangiovese, anzi meglio due, come i morelli di salsiccia. Poca spesa, molta resa. Rurali sempre.

COMMENTI

DISQUS: 0