Sant’Antonio nell’arte guardato con gli occhi di suor Gloria Riva

Sant’Antonio nell’arte guardato con gli occhi di suor Gloria Riva

Un santo particolarmente legato a Rimini spiegato dal punto di vista estetico e religioso attraverso i capolavori che lo raffigurano. A partire dalla tela del Guercino custodita nel Museo della città. Mercoledì 26 ottobre alle ore 21 presso il Cinema Tiberio.

Una lettura dei capolavori che raffigurano Sant’Antonio da Padova, non solo seguendo un approccio estetico ma anche una riflessione sulla santità del frate portoghese: «Sant’Antonio nell’arte guardato con gli occhi di Suor Maria Gloria Riva». E’ la proposta del Centro Internazionale Giovanni Paolo II unitamente al Cinema Teatro Tiberio, per mercoledì 26 ottobre alle ore 21 presso il Cinema Tiberio. Sarà Suor Maria Gloria Riva a condurre la serata, dove uno spazio importante verrà dedicato al capolavoro del Guercino, che rappresenta il Santo, collocato presso il Museo della Città. L’opera venne realizzata nel 1659 su commissione del riminese Francesco Magnanoni per l’altar maggiore della Chiesa di San Francesco di Paola.
Suor Maria Gloria è nota. Vivace e poliedrica personalità, coltiva lo studio della Sacra Scrittura e della Patristica unendo una grande passione per l’arte che affronta con particolare dedizione con l’obiettivo di educare lo sguardo di fronte all’opera, e sarà proprio questo il “taglio” della serata di mercoledì. «Abbiamo scelto Sant’Antonio perché particolarmente legato a Rimini, essendo tra l’altro compatrono, ed in previsione dell’Anno Antoniano nel 2023 che celebrerà la venuta del santo in città, ad 800 anni da quel 1223 che lo vide presente per predicare e combattere l’eresia patarina compiendo altresì miracoli (quello della mula e la predica dei pesci) noti in tutto il mondo», spiega il Centro intitolato a Giovanni Paolo II.
Aggiungiamo noi che parlare di Sant’Antonio da Padova a Rimini significa immediatamente creare un link al Tempietto di piazza Tre Martiri e l’aspettativa diffusa è che questo luogo simbolo della città possa presentarsi degnamente restaurato per il grande appuntamento degli otto secoli dal passaggio del Santo.

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