Sentenza di fallimento “La Voce”: quasi 11,6 mln di debiti

Sentenza di fallimento “La Voce”: quasi 11,6 mln di debiti

Diciassette istanze di fallimento. Presentate dal procuratore della Repubblica, da ex direttori (due) e giornalisti del quotidiano, e anche dalla Casa

Diciassette istanze di fallimento. Presentate dal procuratore della Repubblica, da ex direttori (due) e giornalisti del quotidiano, e anche dalla Casagit, la Cassa autonoma di assistenza dei giornalisti. La sentenza del Tribunale di Rimini, sezione fallimentare, è datata 2 luglio ma è stata pubblicata ieri. “I requisiti di fallibilità devono ritenersi sussistenti” in quanto i debiti di Editrice La Voce srl ammontavano, al 31 dicembre 2014, a quasi 11 milioni 600 mila di euro, come risulta dalla documentazione prodotta dalla società. “Lo stato di insolvenza è acclarato dal mancato adempimento delle obbligazioni nei confronti dei creditori”, si legge ancora nella sentenza e “dalla ingente perdita (3.211.527,54 euro) maturata nell’esercizio 2014”.
Editrice La Voce aveva inizialmente chiesto l’ammissione alla procedura di concordato preventivo, senza depositare nei termini prescritti il relativo piano, poi ai primi di luglio ha chiesto il proprio fallimento. Il Tribunale ha dichiarato improcedibile la domanda di concordato e, allo stesso tempo, il fallimento della Editrice La Voce (curatore fallimentare è Giuseppe Savioli). Il 5 febbraio è stata fissata l’udienza per procedere all’esame dello stato passivo.
Nel frattempo La Voce prosegue le pubblicazioni con una nuova società, che fa capo ai figli di Gianni Celli, Nicola (amministratore unico) e Camillo.

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