Dopo una lunga negoziazione che si è chiusa prima di Natale è stato raggiunto l'accordo che comporta nuovi oneri e fissa i tempi di ultimazione dei lavori: 30 giugno prossimo.
Una volta inaugurato, si potrà scrivere un libro sui lavori di recupero del Galli: tempi, costi, contenziosi e tanto altro. E uno dei principali autori non potrà che essere lui, l’Ing. Massimo Totti. L’ultimo capitolo della saga che riguarda la ricostruzione del Galli è stato scritto da una delicata, complessa e lunga vertenza che ha contrapposto amministrazione comunale e appaltatore generale, ovvero Cooperativa CMB di Carpi (capogruppo) e Idrotermica di Forlì (mandante), che si è chiusa con un accordo fra le parti.
Diverse le riserve che erano state avanzate dall’appaltatore, oltre 20, per lavori relativi a due diversi anni (2016 e 2017) e ben più salata la somma inizialmente pretesa. Ma il tavolo negoziale ha portato a chiudere la vertenza con una somma di 324.500 euro (iva inclusa), a seguito di un lavoro massacrante coordinato dall’Ing. Massimo Totti, che per ripercorrere tutta la vicenda ha riempito una voluminosa relazione di ben 66 pagine.
L’appaltatore ha richiesto maggiori oneri, ma anche tempi più lunghi per portare a termine il progetto, incappato nei ritrovamenti archeologici che hanno comportato una complessa campagna di scavi. Strada facendo, la “trattativa” ha fatto decidere l’appaltatore a cedere su diverse riserve e l’accordo è arrivato poco prima dello scorso Natale.
“Il Responsabile Unico di Procedimento ritiene che l’Amministrazione non sia in possesso o abbia acquisito elementi strutturati sia in termini tecnici che di diritto tali da far prevalere la sua posizione e garantire così il buon esito di un eventuale contenzioso giurisdizionale”, si legge nella delibera di giunta del 16 gennaio che ratifica l’accordo.
Significativo quello che è stato messo nero su bianco nel corpo della delibera: “Preso atto che il Responsabile del Procedimento fa presente che il ricorso ad una vertenza comporterebbe inevitabilmente tempi lunghi per la conclusione del contenzioso, significativo dispendio di ulteriori risorse pubbliche unitamente all’alea del giudizio, con il rischio inoltre del mancato rispetto dei termini di completamento dei lavori, che vedono impegnati sul complesso e delicato cantiere del Teatro ben 4 appaltatori oltre a numerosi altri soggetti interessati da forniture di completamento”. E “ritenuto che per il prevalente interesse pubblico alla conclusione del rapporto contrattuale in termini brevi e senza contestazioni di sorta delle opere appaltate nel quadro dell’opera in questione, che per articolazione, complessità e delicatezza delle lavorazioni, può essere considerata con caratteristiche di unicità e specialità nell’ambito dei lavori pubblici, il Responsabile Unico di Procedimento ha sottoposte alla Giunta Comunale per l’approvazione la Proposta di Accordo Transattivo concordato con l’Appaltatore Generale per la risoluzione transattiva del contenzioso sorto…” L’accordo fissa al 30 giugno 2018 il termine di ultimazione dei lavori.
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