E’ morto Vittorio Tadei, fondatore del gruppo Teddy

E’ morto Vittorio Tadei, fondatore del gruppo Teddy

E' mancato questa notte l'imprenditore Vittorio Tadei, fondatore di un impero nel settore dell’abbigliamento in Europa e nel mondo con la formula del

E’ mancato questa notte l’imprenditore Vittorio Tadei, fondatore di un impero nel settore dell’abbigliamento in Europa e nel mondo con la formula del “franchising in conto vendita”, partito da un piccolo laboratorio artigianale di maglieria nei primi anni 60 e oggi il gruppo Teddy fattura quasi 600 milioni di euro, è proprietario dei marchi Terranova, Rinascimento, Calliope e Miss Miss (l’ultima acquisizione in ordine di tempo, avvenuta due anni fa) e presente in quattro continenti: in oltre 30 paesi d’Europa, 11 in Asia, 2 in Africa e nell’America del nord (Canada). Era nato a Rimini il 6 aprile 1935. Lo scorso agosto era mancata la sua adorata moglie, Pinuccia.

Vittorio Tadei con don Oreste Benzi

Vittorio Tadei con don Oreste Benzi

Imprenditore vero, Vittorio Tadei, fattosi dal nulla e che ha saputo mettere insieme “una multinazionale a gestione familiare”, come ama definirsi, diffondendo fra i tanti suoi collaboratori e dipendenti (oltre duemila) il valore fondamentale e insostituibile di ogni persona che lavora in azienda, secondo la filosofia dell’essere imprenditori di se stessi. Ma la particolarità di Vittorio Tadei è stata quella di aver avuto successo facendo leva su principi che sembrano lontani dal business, ad esempio portando a lavorare per lui tantissime persone con problemi: “accanto ad ogni 5 persone cosiddette normali ce n’è una meno fortunata, aiutata a vivere una vita normale, poiché è solo attraverso il lavoro che una persona acquisisce la sua dignità”, spiegava.
teddy-minMa accanto al gigante della intrapresa economica, c’è l’uomo di profonda fede (raccontano i familiari che qualche giorno fa aveva detto “oggi è una grande giornata perché tra poco vado incontro al mio Destino” e aggiungono che “pur nel dolore siamo contenti perché lui oggi è dove è sempre voluto essere”) che è stato impegnato in importanti progetti di solidarietà in varie parti del mondo. Non si può non ricordare il suo legame con don Oreste Benzi, la Fondazione intitolata al figlio Luigi, così come altre cooperative sociali che portano il suo nome (come quella che ha sede a San Mauro Pascoli e che si occupa dell’accoglienza di minori e adulti in situazioni di disagio) e le gelaterie “Gigibontà” in Bolivia, Albania, Cile e Zambia, o il centro per ragazzi “Gigi Point” di Rimini. E poi l’aiuto alle opere cattoliche della città (come le scuole Karis Foundation) e alla chiesa, che gli valse l’onorificenza di cavaliere commendatore di S. Gregorio Magno, che gli venne consegnata in Vaticano da papa Benedetto XVI nel 2007. Un gigante buono, una persona umilissima, un genio imprenditoriale, uno che il nome di Rimini l’ha, davvero, esportato nel mondo ma che dalla sua città non ha ricevuto nemmeno un formalissimo “Sigismondo d’Oro”. Lui, però, è stato grande lo stesso. “Tutti coloro che vorranno salutare Vittorio”, fa sapere la famiglia, possono farlo presso la camera ardente presso la sede del Gruppo Teddy (al blocco 91 in via Coriano 58 – Gros Rimini), oggi fino alle 20 e domani dalle 8.30 alle 15. Sempre domani, alle 17.30, il funerale in Duomo.

La Comunità Papa Giovanni: “Tadei, uomo giusto e amico dei poveri”

Questa fotografia compare oggi sulla home page del gruppo Teddy con la scritta "Grazie Vittorio"

Questa fotografia compare oggi sulla home page del gruppo Teddy insieme ad un grande “Grazie Vittorio”

Oltre al cordoglio dell’amministrazione comunale di Rimini, della Fondazione Carim (“un grande uomo, che con discrezione e senza alcun protagonismo ha inciso profondamente nella vita di chi lo ha conosciuto, a Rimini e nel mondo”), di cui era socio, e di Confindustria Romagna (“Esempio per tutti noi soprattutto nel sostenere e promuovere un’idea di impresa fondata sulla Responsabilità Sociale, intensa come mezzo per fare crescere il benessere di tutta la società”, scrive Paolo Maggioli), è da segnalare quello della Papa Giovanni.
“La Comunità Papa Giovanni XXIII si stringe attorno alla famiglia per la perdita del carissimo Vittorio Tadei: «Amico dei poveri, uomo ricco della giustizia e misericordia di Dio», lo definisce Giovanni Ramonda, responsabile generale della Comunità.
“Per la nostra Comunità Vittorio è stato molto più di un caro amico. Circa quarant’anni fa ha avuto inizio la sua profonda amicizia con don Oreste Benzi ed insieme hanno condiviso tante battaglie. Vittorio, con la sua sensibilità e infinita generosità, ha permesso alla Comunità e a don Oreste di aprire tanti cammini di riscatto e salvezza per i più poveri. Nei primi anni ottanta è stato fondamentale il supporto di Vittorio per dare accoglienza e speranza ai giovani che cadevano nel vortice della droga. Altrettanto importante è stata la collaborazione per l’apertura delle case di rifugio e protezione per le vittime della prostituzione che necessitano di un luogo protetto dove essere accolte”, scrive la Comunità fondata da don Oreste Benzi.
“La sinergia del bene fra Comunità e Vittorio Tadei ha varcato anche i confini dell’Italia, viaggiando assieme a don Oreste per l’apertura delle prime missioni in Zambia, Russia, Bolivia e tanti altri paesi. In particolare ricordiamo le strutture messe a disposizione dei più piccoli ed indifesi dal gruppo Teddy S.p.a. in Bolivia per i Chicos de la Calle (ragazzi di strada) e l’immancabile sostegno per il progetto Rainbow realizzato in Africa per i bambini malnutriti e gli orfani vittime dell’AIDS. Certamente l’azione generosa di Vittorio per i più indifesi, sempre fatta nel silenzio o ancor più nel segreto condiviso solo con don Oreste, ha cambiato la vita di innumerevoli vite umane, ma innanzitutto vogliamo ricordare Vittorio come uomo innamorato di Gesù, dalla fede matura e profondissima che ha sempre caratterizzato il suo agire sia in campo filantropico quanto commerciale nella gestione della sua azienda. Ogni mattina, sino a quando gli è stato possibile, Vittorio alle 6.30 lo si trovava presso la parrocchia della Resurrezione in preghiera e meditazione attendendo la messa parrocchiale celebrata da don Oreste o don Elio Piccari. Lo ricordiamo per la sua semplicità disarmante ed il suo gioviale e simpatico carattere romagnolo, che mai ha creato distanze con chi gli chiedeva un incontro. Da oggi Vittorio sarà in compagnia dei suoi cari e certamente di don Oreste; assieme continueranno ad indicarci la strada da seguire quaggiù”.

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