In una delle zone più ambite di Rimini ci s'imbatte in questo spettacolo. Che ricorda le conseguenze di un terremoto.
La zona, centrale ma tranquilla, è una delle più ambite di Rimini. Tra il ponte di Tiberio e Castel Sismondo e a pochi passi da piazza Cavour, al 29 di via Italo Flori (angolo via Padre Savino Tosi) si trova questa casa, il cui corpo laterale è crollato diversi anni orsono.
L’implosione ha sbalestrato a terra il soffitto, ma risparmiato i muri perimetrali. A sconsolata memoria è rimasto un mozzicone di balaustra che proteggeva probabilmente una piacevole terrazza.
A destra come a sinistra, sulla stessa direttiva, la sequela di belle ville e villette creano un severo contrasto visivo.
Questa rubrica nasce per porre l’attenzione sulle piccole e grandi brutture, gli sfregi al patrimonio ambientale, i molti edifici trascurati (talvolta totalmente abbandonati) della nostra città. Spesso si trovano in pieno centro o nella “vetrina” turistica di Rimini. Non è disfattismo, è amore per la città bella, perché solo accendendo i riflettori sulle brutture c’è la speranza che si possano sanare le “ferite” inferte sia per mano pubblica che privata. Allinearsi al ribasso, giustificare il brutto e arrendersi all’incuria e al degrado urbano, equivarrebbe ad una sconfitta. E se ha perso la città, per dirla con Niccolò Fabi, abbiamo perso un po’ tutti noi. Ci occuperemo anche del bello, di tutto quello che merita di essere segnalato. Comprese curiosità e stranezze. Coinvolgeremo molto volentieri quanti vorranno inviarci materiale fotografico interessante tenendo ben aperti gli “occhi sulla città”: redazione@riminiduepuntozero.it
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